05 – Cinque minuti di Antiquariato: Les Voyeuses
Fonte: Sergio Salomone collaboratore esterno della ditta Studio Laboratorio di Antichità s.a.s.
Les Voyeuses (Le Guardone)
Il ‘700 è un periodo di grande raffinatezza che vede l’invenzione di nuovi mobili da utilizzare specificatamente per ogni attività della vita quotidiana.
Nel XVIII secolo, in Francia sotto i regni di Luigi XV e Luigi XVI i vari ceti sociali sono divorati dalla passione per il gioco. Nelle bische si gioca ai dadi, la strada è teatro del gioco delle tre carte o delle lotterie ambulanti. I proprietari delle taverne installano in fondo alle loro bettole, il biliardo e autorizzano i clienti a giocare a carte, favorendo così il consumo di alcool e cibo. Giocare il denaro è proibito ma le autorità chiudono entrambi gli occhi, attenti a mantenere, per quanto possibile, la pace sociale e l’ordine pubblico. Nei palazzi nobiliari la Corte e l’Aristocrazia sono senza freni. Nei grandi saloni si gioca al Pharaon, al Tric Trac, le somme puntate sono considerevoli e le rovine che interessano anche grandi famiglie, numerose.
Il ‘700 è altresì un periodo di grande raffinatezza che vede l’invenzione di nuovi mobili da utilizzare specificatamente per ogni attività della vita quotidiana. Essere spettatori ai tavoli dove si svolgevano i giochi, qualunque essi fossero, era occupazione correlata a questa passione sfrenata, per cui nasce l’esigenza di fare ciò nella maniera più comoda possibile. I falegnami in voga dell’epoca inventano dunque particolari tipi di seggiola per favorire l’esigenza dei loro ricchi committenti. La Voyueuse, letteralmente
La Guardona, è un particolare tipo di sedia imbottita con la seduta in forma di trapezio particolarmente accentuato, cioè con un sedile molto più largo nella parte anteriore e particolarmente stretto nella parte posteriore, in modo da consentire di sedersi comodamente a cavalcioni. Era generalmente imbottita e veniva usata per seguire le partite, per questo lo schienale terminava con un piccolo piano d’appoggio, anch’esso imbottito, per poggiare comodamente i gomiti. Essendo scomodo a causa delle gonne voluminose e soprattutto sconveniente per le Dame sedersi a gambe divaricate, ne viene messa a punto una versione femminile. E’ una Voyeuse bassa con appoggio quadrato che permetteva di inginocchiarsi e appoggiarsi comodamente. Da cui il nome: “Voyeuse a Genoux” o “de Dame”.
Questo tipo di Voyeuse per signora, spesso è stata confusa con l’inginocchiatoio da preghiera. Di derivazione da questi tipi di seduta è la cosiddetta Ponteuse, nome derivato dal verbo francese -ponter- che significa nei giochi d’azzardo l’azione di puntare una posta di denaro. In tale seduta la parte imbottita ove si poggiano i gomiti, nasconde un vano per la custodia dei gettoni o del danaro. Evoluzione della Ponteuse è la Fumeuse che leggermente più bassa, nasconde nel vano dell’imbottitura sulla parte alta dello schienale il vano ove contenere il necessario per fumare: il contenitore del tabacco, le pipe e tutto quanto il resto utile allo scopo. Terminiamo la curiosa rassegna ancora con una Voyeuse ma a tre gambe, così concepita per facilitarne lo spostamento e ridurne l’ingombro; è tipica dei Paesi Bassi e delle Fiandre, da cui appunto prende il nome di Flamande.
La produzione di questo tipo di sedili continuerà per tutto il secolo XIX declinandosi nei vari stili in voga e a volte con innovazioni curiose come la Fumeuse con doppio schienale qui presentata. La stessa impresa Thonet, oggetto di nostra precedente lezione, a testimonianza dell’interesse manifestato dal mercato, non mancherà di avere in catalogo contrassegnata con il numero 47, la Sua proposta.
Gli altri tutorials di Sergio Salomone
Vedi tutti gli articoli di Sergio Salomone