06 – Cinque minuti di Antiquariato: Carlo Mollino
Gli esclusivi mobili di cui parliamo non rientrano letteralmente nella categoria antiquariale ma ormai divenuti iconico riferimento di stile senza tempo, reputo doverosa la loro menzione.
Fonte: Sergio Salomone collaboratore esterno della ditta Studio Laboratorio di Antichità s.a.s.
Carlo Mollino – I Mobili
Oggi un omaggio ad un concittadino, eclettico genio creativo, la cui unicità lo rende meritevole di attenta sottolineatura.
Gli esclusivi mobili di cui parliamo non rientrano letteralmente nella categoria antiquariale ma ormai divenuti iconico riferimento di stile senza tempo, reputo doverosa la loro menzione in questa rubrica.
Carlo Mollino è un artista e designer, appassionato di forme e movimento ma anche pilota di aerei, maestro di sci e inventore di auto. Nasce a Torino nel 1905, in tutta la Sua vita si spinge con ingegno a proiettare e immaginare un futuro lontano anzi anticipandolo, in una visione personale profondamente controcorrente rispetto alla cultura dell’epoca.
Il padre, ingegnere progettista di oltre 400 edifici tra cui l’ospedale Molinette di Torino, per citarne almeno uno, il più grande d’Italia in quegli anni, alla Sua morte lascia al figlio una cospicua eredità che permetterà a Carlo di sviluppare, senza condizionamenti economici, la geniale creatività per cui sarà sempre ricordato.
Nel 1931 Carlo Mollino si laurea in Architettura, gli edifici da Lui progettati nel periodo fascista, prendono fortemente le distanze, stilisticamente parlando, dall’architettura di regime.
Nel secondo dopoguerra Il Palazzo della Camera di Commercio di Torino, l’Auditorium della Rai e il progetto realizzato per il Teatro Regio, sanciranno la Sua celebrità.
Ma Carlo non si limita a questo. La poliedricità dei suoi interessi lo portano ad occuparsi magistralmente di fotografia, nel 1949 pubblica il volume: “Il messaggio dalla camera oscura”.
Eleganti e conosciute in tutto il mondo sono le foto erotiche da Lui eseguite, se ne contano più di 1300. Appassionato sciatore, nel 1950 dà alle stampe il trattato tecnico: “Introduzione al discesismo”. Tra i numerosi brevetti anche alcuni dedicati al mondo dello sci.
Aviatore acrobatico, assieme all’Ing. Luigi Faraggiana e altri tecnici, negli anni ’50 e ’60, progetta aerei. Nel 1955 una Sua creatura la Bisiluro, auto da corsa fortemente innovativa, corre a Le Mans. L’elenco delle Sue competenze e innovazioni pensate e progettate sarebbe ancora lungo ma ci soffermiamo ora su un aspetto forse sconosciuto ai più: la progettazione di mobili e arredi.
Mollino è uno straordinario designer non legato all’industria, i suoi mobili sono quasi sempre dei pezzi unici. La sinuosità di alcuni di questi progetti evoca le forme del corpo femminile come la sedia Agra, il tavolo Arabesco e la sedia Gaudì. Le sue creazioni sono sintesi fra perizia artigianale, sperimentazione di nuovi materiali e tecnologie costruttive. Dal legno massiccio sagomato e plasmato al compensato curvato a strati sovrapposti; uno dei suoi brevetti, che utilizzerà ampiamente nella progettazione degli arredi e soprattutto delle sedie e che Lui stesso definirà “barocco torinese”.
Di ispirazione aeronautica è il Tavolo denominato “Reale”. Progettato per la Reale Mutua di Assicurazioni Torino. Nel 2006 da Christie’s questo tavolo viene aggiudicato all’Asta alla cifra record di 3,8 milioni di dollari. Di analoga ispirazione la Lampada Cadma, della metà degli anni ’50, a forma di elica. Di contenuto tecnologico è la poltrona Gilda del 1954. In omaggio al grande statista piemontese, realizzata in legno di quercia, è la Scrivania Cavour del 1949. E ancora il Tavolo Vertebra progettato per la casa editrice Lattes di Torino. Circa del 1955 sono i letti sovrapponibili progettati per La Casa del Sole di Cervinia. Il Cabinet del 1953 per Casa Cattaneo a Varese. Alla riscoperta in modo significativo delle opere di Carlo Mollino ha contribuito, con le Sue riedizioni magistralmente eseguite, a partire dal 1982 la ditta Zanotta, con inserimento in catalogo di svariati pezzi. Mollino morirà per infarto, a soli 68 anni. il 27 agosto 1973.
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