Pieve di S. Vito: Consolidamento
Indagini strutturali e progetto di consolidamento antisismico
A seguito dell’evento sismico del 21 agosto 2000 la chiesa di San Vito a Morsasco (Al) ha riportato danni tali da indurre le autorità competenti a sollecitare un intervento urgente di miglioramento sismico.
In base a quanto stabilito dal Piano di interventi urgenti su edifici storico-monumentali ed artistici danneggiati dal sisma del 21 agosto 2000 la chiesa di San Vito, classificata come edificio di uso saltuario, in condizione di inagibilità ed in scadente stato di manutenzione, è stata inserita nel Programma attuativo nel livello di priorità 2.
La redazione del progetto di intervento è giunta alla fase propositiva definitiva solo dopo avere affrontato in modo accurato una prima fase conoscitiva. Durante questa prima fase di conoscenza sono state eseguite una serie di indagini preliminari così organizzate: sopralluogo ricognitivo, rilievo critico (geometrico e tecnologico), analisi delle caratteristiche dei materiali e del loro degrado e rilievo del quadro fessurativo e deformativo. La sintesi di queste informazioni ha permesso di acquisire una maggiore conoscenza della fabbrica, rispetto al suo attuale stato di conservazione, e di formulare una diagnosi dei dissesti collegata alle molteplici cause. In questa fase sono state anche compiute una serie di indagini strumentali di tipo non distruttivo (indagini soniche e prove dinamiche sui tiranti) finalizzate all’individuazione puntuale delle parti maggiormente ammalorate.
Il passo successivo è stato quello di analizzare e verificare le condizioni di stabilità dell’edificio, stabilendo l’effettiva necessità di un intervento di consolidamento strutturale in base al grado di sicurezza dello stato attuale.
Infine si è proceduto, sulla base delle conoscenze acquisite, alla formulazione di un progetto di consolidamento il più possibile rispettoso delle esigenze reali dell’organismo architettonico, valutato tanto dal punto di vista tecnologico e strutturale, quanto da quello storico e documentario.
RISULTATI DELLE INDAGINI DIAGNOSTICHE
L’ edificio è stato sottoposto ad una serie di indagini diagnostiche finalizzate a valutare l’effettivo stato di conservazione della fabbrica:
1. prove dinamiche sui tiranti;
2. prove soniche sulla muratura;
3. esame endoscopico;
4. monitoraggio termoigrometrico generale e puntuale.
1.Prove dinamiche sui tiranti
Le prove dinamiche sulle catene sono state effettuate per valutarne lo stato di tiro.
Sono stati utilizzati servoaccelerometri che hanno rilevato le frequenze principali dopo aver eccitato le catene con un colpo di martello in direzione orizzontale; i segnali analogici sono stati acquisiti con scheda Normal Instruments, modello DAQPad MIO I 6E-50, a 16 bit e 6 canali single-ended. Un programma di acquisizione ha registrato gli accelerogrammi successivamente rielaborati – con un programma specifico – per ottenere lo spettro di Fourier al fine di determinarne il tiro.
2. Prove soniche sulla muratura
Le indagini soniche sulla muratura hanno permesso di determinare il modulo elastico medio della muratura consentendo di individuare i punti in cui le caratteristiche della struttura non erano buone. Sono state effettuate con strumentazione SQS system della Ditta Boviar, composta da un martello strumentato (che genera l’onda sonora che attraversa la muratura), da un sensore ricevente (accelerometro) e da uno strumento di misura (oscilloscopio) che acquisisce il segnale determinando la velocità di propagazione dell’onda sonica nel materiale della struttura in esame. Le misure sono state rilevate in direzione verticale sulla stessa faccia ad una distanza di un metro tra il punto di battuta e il punto di ricezione (con il numero dispari sono stati indicati i punti di battuta, con il numero pari quelli di ricezione).
Nel grafico sono state riportate le velocità di propagazione, da tali valori si è risaliti a un valore medio di 684 m/s; da questo valore, considerando una densità media di 2000Kg/cmq e un rapporto E/G=4, si sono ricavate le seguenti stime dei moduli dinamici: |
3.Esame endoscopico
L’ indagine endoscopica ha permesso di ispezionare -in modo molto puntuale- parti della struttura altrimenti inaccessibili. È stato effettuato con endoscopio modulare rigido con una lunghezza massima di 150 cm, con lampada alogena sull’estremità dell’obiettivo, dotato di zoom che consente di ingrandire le immagini sino a 20x e micro-videocamera (interfacciabile con un PC) |
4. Monitoraggio termoigrometrico: GENERALE E LOCALE
Il monitoraggio termoigrometrico generale è stato effettuato con un apparecchio elettronico per la misurazione dell’umidità dell’aria e dei materiali da costruzione, il GANN HIDROMETTE RTU 600, dotato di elettrodi ad infissione per la misurazione in profondità (sino a 70 mm). Lo strumento ha consentito di effettuare sia il monitoraggio delle condizioni termoigrometriche interne ed esterne della chiesa che l’analisi puntuale dell’umidità interna di alcuni materiali da costruzione.
Il monitoraggio termoigrometrico locale, invece, è stato effettuato con un apparecchio elettronico per la registrazione dei dati attinenti la temperatura e l’umidità relativa dell’ambiente, SMART READER PLUS 2. il monitoraggio è stato effettuato nel periodo di 24 giorni (dal 15 marzo al 7 aprile 2002). I dati registrati dai due logger utilizzati sono stati elaborati con un programma specifico con un PC.
Il grafico ottenuto dall’elaborazione dei dati registrati dal logger posizionato nella zona absidale (monofora destra) evidenzia come a fronte di una variazione di temperatura abbastanza contenuta (compresa tra gli 8 e i 13°C) quella dell’umidità relativa presenti invece valori molto distinti tra loro da un giorno all’altro |