Gli attrezzi del restauratore
Si potrebbe dire che una buona attrezzatura di alta qualità e completa di ogni accessorio sia indispensabile al lavoro. Se da una parte ciò è vero, io penso che inizialmente, sia sufficiente avere anche degli attrezzi del restauratore non eccelsi per qualità in quanto l’inesperienza all’uso di questi, porterebbe in breve a rovinarli dovendo affrontare poi spese esose per rimpiazzarli. Inoltre la completezza di una attrezzatura verrà portata a termine col tempo: gli attrezzi andranno acquistati quando il loro uso nel lavoro che stiamo facendo diventa necessario.
Banco da lavoro
Di costruzione robusta, e pesante, tale da non vibrare sotto gli urti prodotti mentre si lavora su di esso; formato da quattro gambe sostenenti un grosso piano.
E’ munito di due morse, la sinistra, detta “a banco”, e la destra detta “carrello”, la quale è in sostanza una morsa parallela.
Il piano presenta dei fori equidistanti per l’alloggio degli arresti a molla detti anche “cani” o “granchi“, che servono a fissare i pezzi da lavorare sul banco a mezzo della morsa a carrello; viene generalmente realizzato in un legno duro e compatto, ad esempio leccio, carpino o quercia.
Attrezzi del restauratore: Fattorino mobile o garzone
Si tratta di un asta retta da un treppiede e munito di un tappo spostabile a piacere detto “ascialone”
Viene utilizzato per reggere l’estremità delle tavole troppo lunghe per essere sorrette con la sola morsa a banco.
Attrezzi del restauratore: Strumenti per tracciare
- 1 – riga in acciaio, con spigolo smussato, lunga circa 1 m., per uno spessore di 5 mm; è utile per tracciare e verificare i piani;
- 2 – squadra di precisione, per tracciare e verificare gli angoli retti; alcuni modelli consentono di tracciare anche a 45;
- 3 – squadra falsa o mobile; consente di rilevare e riportare qualsiasi tipo di angolo;
- 4 – compasso per spessori esterni
- 5 – compasso per spessori interni;
- 6 – compasso a punte dritte; serve per tracciare circonferenze e archi di cerchio;
- 7 – compasso con sestante; indica l’angolo di apertura;
- 8 – metro allungabile;
- 9 – calibro di precisione; consente di misurare gi spessori esterni, interni e, tramite l’astina scorrevole, la profondità dei fori o degli incassi, con notevole precisione e rapidità;
- 10 – coltello per tracciare le linee che serviranno da guida al taglio;
- 11 – graffietto; usato per tracciare linee parallele ad un bordo; è costituito da un battente, dotato di una vite di bloccaggio, che scorre lungo un alberino, su cui sono sono fissate una lama e uno spillo d’acciaio;
- 12 – graffietto per mortase; dotato di due spilli, di cui uno mobile, che si può regolare sull’ampiezza della mortasa e del tenone;
- 13 – graffietto a lama; usato per tracciare controvena; la lama può essere rimossa per l’affilatura;
- 14 – matita da falegname
Fonte: ha collaborato il restauratore Fabio del sito Il Restauro del Mobile