Como con piedi tarlati
Condizioni Iniziali
E un cassettone di fine Ottocento con fianchi e piano in massello tinto noce e frontale dei cassetti e sguanci impiallacciati in noce. Penso sia questa una caratteristica particolare . Normalmente un pezzo è o tutto impiallacciato o tutto in massello. Questo comò è uno strano connubio di entrambe le modalità di costruzione. Su entrambi i fianchi e il piano sono presenti larghe fessure fessure che passano da una parte all’altra il massello. La ferramenta presente non è originale, è di alluminio e tra l’altro non completa. Nella foto viene riportato un particolare dei piedi torniti a cipolla. Viene evidenziato l’attacco del tarlo che praticamente a distrutto una parte di legno.
Intervento Eseguito
Intervento sulla struttura: Sono state chiuse le fessure con listelli in noce. Inoltre sono state ricostruite le guide e i registri dei cassetti che erano oramai consumati.
Dopo aver consolidato le parti della struttura, il mobile è stato spennellato, in tutte le sue parti non verniciate con antitarlo, Successivamente è stato lasciato per circa 20 giorni in camera a gas costruita avvolgendo il comò con teli di cellofan sigillati ermeticamente con nastro adesivo.
Passati i 20 giorni, tutti i fori dei tarli sono stati sigillati con stucco dopo averli siringati singolarmente con antitarlo.
Un intervento interessante è stato effettuato sui piedi. Se in un primo momento sembrava necessario dover ricostruire ex novo i piedi, da un più attento esame, ho deciso di recuperarli, consolidandoli con polaroid e poi ricostruendo le parti mancanti in parte in stucco a gommalacca ed in parte in noce.
Intervento sulla rifinitura
Una volta consolidata la struttura, si è passati alle rifiniture. Le parti ricostruite sono state mordenizzate in noce. Il comò è stato pulito con una soluzione composta in parti uguali di di trementina, alcool e sverniciatore liquido. In questo modo non si è intaccata minimamente la patina. Tutte le parti non verniciate, dopo essere estate pulite dalla polvere con pennello a setole dure e aspirapolvere, sono state spennellate con gommalacca a bassa concentrazione, “disinfettando” e pulendo così tutta la carcassa. Poi si è lucidato a gommalacca rifinendo la lucidatura a cera.