Interventi fai-da-te sconsigliati
a cura di Stefano Rogledi
Domanda
Salve,
le scrivo per chiederle informazioni in merito ad un pianoforte che ho “ereditato” da un lontano parente.
Si tratta di un pianoforte verticale, a due pedali ed a corde incrociate, con un intarsio “Aymonino” nel coperchio della tastiera.
Analogo marchio è riportato a fuoco nella cassa ed in una medaglia incastonata nel coperchio alto dello strumento (mi perdoni i termini probabilmente imprecisi, sono un neofita assoluto in merito); sulla medaglia è anche riportato una incisione (“Esposizione Nazionale Milano 1881”).
All’interno dello strumento è indicato un numero di serie (7103), che forse l aiuterà a definirne esattamente l’anno di fabbricazione.
Oltre a chiederle informazioni sullo strumento in questione, le volevo chiedere un parere tecnico di restauro (sono discretamente abile in lavori di bricolage). Abito in una casa molto asciutta e questo provoca il disseccamento, con conseguente ritiri e scollamenti vari, di tutti i mobili in legno, pianoforte compreso. Probabilmente per questa causa lo strumento non tiene più l’accordatura (entro due-tre settimane alcune corde perdono anche un semitono). Cosa posso fare?
E’ valido il tentativo di bagnare il legno e mantenere una fonte di umidità all’interno dello strumento? Posso inserire un tassello di legno nel foro del perno, dopo aver allargato il foro originale, e poi rifare il foro?
Se si, quale legno usare e di quale diametro devo fare il foro per il perno? Oppure sono costretto ad effettuare interventi più massicci ed onerosi?
Consideri che lo strumento è destinato ad essere suonato pochissimo e solo per diletto tra amici, pertanto non è richiesta alcuna particolare qualità sonora.
Inoltre, in passato, le corde delle ultime quattro ottave sono state spesso sostituite con altre di diametro diverso da quello originale, così che molte note vengono generate da tre corde di diametro diverso, con pesanti conseguenze sulla facilità di accordatura, e mi trovo in difficoltà per acquistare la corda giusta per sostituire quelle rotte o le molte deteriorate.
Può aiutarmi lei indicandomi quali diametri debbono avere le corde?
La ringrazio sin d ora per il tempo che vorrà dedicarmi e la saluto
cordialmente.
Carlo
Risposta
Gentile Sig.Carlo,
mi ha elencato una serie di “interventi” da…brivido
Bagnare il legno (mai e poi mai ), inserire tasselli e altre cose del genere sono destinate al totale fallimento. L’ enorme trazione delle corde aprirebbe una voragine intorno ai tasselli inseriti ecc..
Mi è capitato più volte di dover sostituire il somiere, anche su strumenti di pregio, nonostante disperati tentativi di alcuni tecnici incompetenti, che hanno messo in pratica le soluzioni più fantasiose in merito (perfino stuzzicadenti inseriti nel foro delle caviglie… )
Ogni commento è superfluo.
Quando un somiere si fessura, l’unica cosa da fare è la sostituzione integrale, per chi è in grado di farlo naturalmente (non molti in verità).
Si tratta di smontare integralmente la struttura dello strumento e ricostruirlo da capo. Un conto è essere pratici di bricolage, tutt’ altra cosa è un operazione chirurgica (di questo si tratta a tutti gli effetti).
Un lavoro simile è giustificato solo su pianoforti di pregio e valore, e questo (non me ne voglia) non è il Suo caso.
Per quanto riguarda le corde, e relativi diametri, ci vorrebbe un trattato per spiegare la complessità del tema e l’enorme variabilità che ogni costruttore adotta nello stabilire le misure e i diametri.(trazione, disarmonicità, rigidità, percentuale del carico di rottura, abbinamento alle caratteristiche della tavola armonica e della martelliera….)
Temi indubbiamente molto complessi, anche se il tutto sembrerebbe facile.
Cordiali saluti.