3 – La scagliola: tecnica dei decori e finitura
Gli artisti creavano schizzi e bozzetti che, approvati dal committente, venivano trasferiti sulla scagliola tramite ricalco o spolvero.
Gli artisti creavano schizzi e bozzetti che, approvati dal committente, venivano trasferiti sulla scagliola tramite ricalco o spolvero.
Le città di Siena, Assisi, e Firenze sono da ricordare per le straordinarie realizzazioni dei più grandi artisti italiani dell’epoca.
Nel Cinquecento assistiamo ad un accrescimento della ricchezza, con il conseguente aumento di beni di lusso e la nascita dell’ ebanista.
Le botteghe artigiane hanno sempre cercato di mantenere le proprie formule di preparazione segrete; tuttavia la tecnica di lavorazione non ha subito nel tempo cambiamenti sostanziali.
Venezia divenne un centro di produzione vetraria dal X secolo, con innovazioni come il cristallo.
Non ci sono fonti medioevali che trattino dei legni. E dopo la caduta dell’impero romano molte cognizioni furono perdute, come l’uso della pialla.
La scagliola rientra in quel tipo di pratiche artistiche, che tendono a stupirci per la loro stessa natura curiosa e particolare, sia per il piacere estetico.
Oggi la più antica testimonianza della lavorazione del vetro è costituita dal ritrovamento di una barra di vetro blu (XXIII secolo a.C.) in Mesopotamia
Il legno è il materiale più adoperato nella storia dell’umanità. Indagheremo l’aspetto del suo impiego ai fini della fabbricazione degli arredi.
Prendiamo in considerazione alcune delle pietre più usate per i manufatti artistici dove vengono applicate con la tecnica dell’intarsio lapideo
In Germania venne messa a punto la tecnica della “tarsia ad incastro”. Essenzialmente essa consisteva nel sovrapporre due o tre