22 – Cinque minuti di Antiquariato: Louis Delanois
Grande talento deve essere utilizzato nella costruzione delle sedute; esse devono essere confortevoli e allo stesso tempo eleganti grazie all’invenzione delle forme e delle decorazioni…
Grande talento deve essere utilizzato nella costruzione delle sedute; esse devono essere confortevoli e allo stesso tempo eleganti grazie all’invenzione delle forme e delle decorazioni…
Una seggiola “Comoda” o più brevemente “La Comoda”, è un sedile munito di un foro, generalmente circolare, per un utilizzo come toilette. In alcuni casi è l’adattamento di una seggiola, modificata per contenere un vaso da notte.
Nel vivace ambiente culturale palermitano della fine del sec. XIX, si sviluppa e afferma in tutto il mondo, una impresa di arredi che assumerà rapidamente importanza e proporzioni colossali.
Poche notizie si hanno sui primi anni di lavoro e sulla stessa Sua formazione; lo stesso dicasi, a causa di una lacuna nel registro dei battezzati della chiesa di Cissone, nelle Langhe in Piemonte, a riguardo dell’anno di nascita; sapendo però che morì all’età di 95 anni il 22 aprile 1780, si può ipotizzare che nacque intorno al 1685.
Altro protagonista della ventata di novità culturale che attraversa l’Europa negli anni a cavallo dei sec. XIX e XX è l’ebanista e progettista, milanese d’adozione, Eugenio Quarti,
“LAllievo” trasformato in Audiolibro, viene proposta, gratuitamente, in lettura integrale dello stesso autore
Nei luoghi recentemente drammaticamente noti per la disastrosa e infausta epidemia del Covid 19, per quattro secoli operò la bottega-azienda dei Fantoni di Rovetta; siamo in Val Seriana in provincia di Bergamo
Pagine interessanti ed esaustive sono state scritte, all’epoca in cui il Capello si era già ritirato dall’attività artigianale, da Michele Lessona, insigne studioso, che volle nel Suo saggio “Volere è Potere”, affiancare questo eminente personaggio alla galleria di altre illustri figure italiane.
Carlo e Piero Zen
Alcune grandi fabbriche di arredi nate tra la fine dell’ottocento e i primi anni del novecento, segnano la diffusione su larga scala di una produzione di buona qualità che permette ad un pubblico borghese e alto borghese di scostarsi dalla produzione di massa rivolta al mobile in stile o pseudo stile, per ricercare elementi rappresentativi di un gusto e cultura innovativa.
Il padre di André Charles Boulle anch’egli ebanista, durante l’apprendistato in bottega, trasmette al giovane figlio numerose tecniche artistiche, quali il disegno, la doratura, la scultura, l’intaglio e la pittura.
I mobili di Carlo Bugatti si distinguono per l’accurata qualità dei materiali, per l’originalità delle linee, fortemente ispirate dall’arte giapponese