Casa Castellana in via Balbi Porta
Progetto di recupero e restauro conservativo di un’abitazione privata sita in Alice Bel Colle via Balbi Porta N.38 denominata Casa Castellana
Analisi del sistema morfologico-costruttivo
Dalla lettura delle piante e degli alzati del civico n.38 risulta che il palazzo è il frutto del frazionamento di un’unica proprietà che in origine si configurava come un imponente edificio signorile con cortile interno.
Attualmente l’accesso all’abitazione avviene dalla Via Balbi Porta con ingresso pedonale e dal portale in mattoni e cancellata in ferro con ingresso pedonale e carraio. Il prospetto lungo la Via Balbi Porta si sviluppa su due livelli dei quali il secondo (cosiddetto piano nobile) si prolunga a comprendere due ambienti voltati che in corrispondenza del primo piano appartengono ad un’altra proprietà.
fig.1: Prospetto su Via Balbi Porta | fig.2: Prospetto interno |
Il prospetto su Via Balbi Porta si presenta intonacato e rifinito con una coloritura verde salvia piuttosto recente (fig.1); quello interno, invece, conserva ancora all’altezza del primo piano il bugnato ad intonaco mentre tutta la restante parte di facciata risulta priva degli intonaci di finitura con il paramento murario in laterizi completamente a vista (fig.2). La lettura di questa porzione di alzato consente di individuare alcuni segni stratigrafici: la presenza di bucature arcuate (in seguito tamponate) in corrispondenza delle attuali finestre, una decorazione in leggero rilievo dei laterizi negli angoli superiori della facciata, un elemento ligneo che attraversa l’intero prospetto e che in passato assolveva con buona probabilità funzione statica.
E’ dunque ipotizzabile che in origine questa porzione di facciata fosse caratterizzata da un loggiato che si sviluppava su due livelli dei quali quello del piano superiore, corrispondente al salone di rappresentanza, di altezza superiore rispetto a quello del piano sottostante.
Che questa porzione di edificio abbia oggi un ruolo di maggiore rappresentanza rispetto alla restante parte di abitazione è certamente provata dalla presenza di suggestivi apparati decorativi anche se, da una lettura più attenta, emerge chiaramente l’importanza dell’interno piano nobile che conserva ambienti voltati dei quali, i due in aderenza al salone stesso, arricchiti da manufatti lignei di gran pregio e probabilmente da vecchie decorazioni murali in seguito coperte dagli scialbi attualmente visibili sulle volte. Proprio per questa motivazione, in via preliminare ai restauri, sarà avviata una campagna stratigrafica mirata e puntuale tesa all’individuazione di possibili apparati pittorici nascosti nel corso di precedenti azioni manutentive.
Il salone del piano terreno corrispondente a questa porzione di fabbricato è stato ridotto nelle sue dimensioni da una parete interna che, in esterno, si prolunga con un muro in mattoni pieni che segna, in maniera piuttosto antiestetica, il confine tra questa e l’attigua proprietà .
Su questa porzione di facciata sono state anche individuate tracce di un intonaco piuttosto antico la cui coloritura si avvicina a quella adottata per l’altra porzione di facciata e la cui finitura apparentemente ad affresco testimonia come in passato il prospetto fosse intonacato.
Dal cortile interno si ha accesso mediante una scala alla zona cantinata che presenta un ambiente voltato di notevoli dimensioni che si sviluppa sia sulla sinistra che sulla destra con due corridoi dei quali, quello sulla sinistra cieco mentre quello sulla destra scavato nel tufo e culminante in un ambiente pseudo rettangolare con volta in tufo e contrafforti in mattoni pieni raccordato ad un ambiente più piccolo a pianta centrale, anch’esso voltato (antica nevaia).
Dal punto di vista planimetrico l’abitazione comprende una zona cantinata e un primo e secondo piano: l’accesso al primo piano può avvenire, come spiegato, dal cortile interno mediante il vano scala addossato al prospetto o direttamente dalla porta finestra corrispondente al salone dipinto oppure dalla Via Balbi Porta mediante il vano scala principale.
Gli ambienti del piano terreno (in passato utilizzato come zona giorno ad uso cucina-soggiorno) hanno soffitto piano (con l’unica eccezione del salone dipinto) e sono caratterizzati dalla presenza di tre travature lignee sorrette da mensole (fig.3) e da una putrella in ferro inserita in tempi recenti come “collaboratore” statico. |
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fig.3: Travatura lignea a soffitto |
Dalla zona giorno mediante due scalini si scende al salone (minore) del piano terreno che conserva ancora apparati decorativi pittorici in corrispondenza della volta. Questo ambiente è stato recentemente diviso da una tramezza (a confine con la vicina proprietà) che interrompe in maniera anomala lo sviluppo originariamente simmetrico della volta.
La decorazione attuale (fig. 4), a motivi floreali in comparti geometrici, segue perfettamente la nuova configurazione della sala anche se in più punti è ancora visibile la decorazione precedente a rosoni che ogni probabilità proseguiva anche sulle pareti. Non è un caso, infatti, che nei punti in cui la decorazione più antica affiora risulti interrotta buscamente da quella attuale e che in corrispondenza delle |
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fig.4: Decorazione floreale attuale |
zone maggiormente interessate dai fenomeni di umidità, dove lo scialbo è ormai caduto, si percepisca la continuità della decorazione anche sulle pareti.
Come risulta dalla conformazione della volta, i saloni del piano nobile posti alla destra del vano scala erano in origine un unico ambiente che includeva il vano scala stesso mentre sulla sinistra si trovano tre ambienti voltati e un corpo di passaggio (che immette direttamente al salone) con solaio realizzato con travi in ferro (rotaie) e voltini in mattone .
Il salone del piano nobile è senza alcun dubbio l’ambiente più suggestivo dell’abitazione, abbellito da decorazioni murali che dalla volta proseguono lungo le pareti ed arricchito dalla presenza di sei portoncini lignei con pannelli sovraporta (fig.5). |
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fig.5: Il salone del piano nobile |
In centro volta un rosone polilobato, oggi ricoperto da una tinta blu scuro, conservava con ogni probabilità il dipinto più importante della composizione mentre a lato inserti damascati su fondo rosso (per buona parte ridipinti) incorniciano la scena centrale.
La scenografia dell’impianto architettonico alterna a decorazioni “simulate”, realizzate con tecnica a trompe l’oeil, manufatti lignei (con sovraporta) di pregevole fattura che conservano ancora la ferramenta originale.
La pavimentazione del salone è realizzata in marmette quadrangolari con decorazione modulare e cornice perimetrale e con motivo decorativo a tappeto in corrispondenza delle due bucature (fig. 6). Di buona fattura anche le tre porte delle due camere attigue al salone, i cinque sovraporta su tela raffiguranti vedute e la porta settecentesca con apertura alla piemontese. |
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fig.6: La pavimentazione del salone |