Il mobile inglese
In questo articolo cerchiamo di raccontare la storia del mobile inglese , gli artisti che hanno dato il nome agli
argomenti di antiquariato, storia del mobile, gli stili, riconoscere i falsi
In questo articolo cerchiamo di raccontare la storia del mobile inglese , gli artisti che hanno dato il nome agli
Fonte: Sergio Salomone collaboratore esterno della ditta Studio Laboratorio di Antichità s.a.s. Alla metà del ‘700 in Europa viene profilandosi una sostanziale
A Giovanni Galletti, nominato ebanista reale, vennero assegnati, quale dimora e sede della bottega e come già ne aveva goduto l’illustre predecessore, alcuni locali presso la Regia Università di Torino, sita in “Contrada del Po”.
Fonte: Alessandra Doratti Da un certo punto di vista si può dire che il revival egizio sia uno stile che
Riconoscere lo stile Carlo X non è difficile Consiste, in primo luogo, nell’impiego dei legni chiari, come olmo, frassino, acero biondo
Nel Settecento in Italia sono molti gli ebanisti con nomi di origine straniera, ma non mancano le opere dovute ad artisti italiani che oggi sono considerate autentici capolavori:
Il Barocco è quello Stile dominante l’Arte Italiana durante i secoli XVII e XVIII in architettura, pittura, scultura, ma che coinvolse nel suo sviluppo, tutte le altre forme d’arte e d’espressione. Caratteristiche del Barocco sono la grandiosità, il movimento, lo sfarzo.
Trionfavano dunque forme rigorose , mobili sorprendenti che si ispiravano all’antico Egitto, come quelli disegnati da Pierre Legrain (sedie intagliate minuziosamente che non sarebbero sfigurate nelle regge dei faraoni) e da Carlo Bugatti che accentuava l’esotismo dei suoi incredibili divani con pergamene, petti di leone e scaglie di madreperla.
“Volete comprare un’opera? È sconsigliato farlo in Italia. Parola della piattaforma Mutualart,
Nello stesso periodo in cui Gaetano Descalzi, di cui abbiamo parlato nella puntata n. 24, si impone a Chiavari per innovazione e genialità creativa, sbarca a Genova un mobiliere inglese: Henry Thomas Peters.
Fonte:Sergio Salomone collaboratore esterno della ditta Studio Laboratorio di Antichità s.a.s. L’umanista quattrocentesco Pico della Mirandola con una sua frase sintetizza lo