Arte e Artisti

Claudio Nicoli

 La simbologia.
Va sottolineato ancora che egli reca in sé due “musei interiori”, due costanti di forza che lo portano ad operare con poetica sapienza e tensione controllata da una mano guidata dalla mente, che plasma e lavora di scalpello la materia. Reca nel proprio spirito ed humus terreno il Museo “frequentato” per riconoscere e stabilire confronti e quello “interiore” che è viaggio di invisibili emozioni, frutto di incontri e scontri.

L’ emozione per Nicoli è il momento antecedente all’atto poetico, è la commozione per l’amore che diviene corpo di donna, forma, armonia, materia tattile.
Quando riesce ad esprimere materialmente il sentimento in energia astratta, questa “trascorre” attraverso I atto, non delle mani artigiane, bensì quello che realizza la perfetta coniugazione di mente e cuore. Attraverso la nascita magica della forma-oggetto egli può liberare l’impulso ombroso del proprio inconscio. Sono lavori dove sono ancora una volta visibili le simbologie sessuali, figure maschili effeminate e figure femminile mascoline, commistioni che affondano le proprie radici proprio nel Mito archetipico dell’Ermafrodito.

Un giorno Nicoli ha scritto : “Dove la materia si aggruma, là c è il dolore, dove si spiana, la luce scorre e si adagia“. Vengono incontro all’osservatore attento ricerche plastiche dalle masse mai sbilanciate, sensuali nudi distesi, ritratti quasi a tuttotondo, altre strutture invece sono in incavo, crateri dove penetra l’ombra, dove la luce non scorre più e il messaggio plastico si fa teso, inquieto.

Nicoli: “Atena con Gufo” -Bronzo

 h. cm.40 – unico 4/6- 

In Galleria “Arte e Restauro”

 

 

Egli definisce lo scheletro, l’architettura della figura, l’uso della superficie, la pigmentazione che può essere scuro, ottone dorato, marrone, verde.

E’ questa la “pelle della forma”, una sorta di decoro ottico, ma in verità il gioco è un altro. Sono qui in atto le combinazioni degli elementi dove la fenditura della luce gioca sulla massa ; poi sopravviene e si sovrappone l’ ombra che rende arcano il movimento di questi corpi in attesa di eventi.

 

 

L’ osservatore scopre linee forza, linee di tensione, di dinamismo, di nobile staticità.
“La percezione dell’occhio è un po come il battito del cuore. Se non si passa attraverso l’ombra non si può vedere la luce – dice Claudio Nicoli – e la scultura è atto d amore ed atto di verità.”
Si avverte in questo artista una fede profonda nell’immaginazione, come unica cifra per captare la realtà. Perché la realtà non si presenta mai nella sua interezza e solo l’artista sa riconoscervi ciò che “potrebbe essere”.

Nicoli: “Europa e Giove” – Bronzo  h. cm.58 – unico 1/3 – 

In Galleria “Arte e Restauro”

 

La vocazione poetica.
Perché solo attraverso la soggettività lucida del visionario la realtà assume contorni leggibili e comunicabili e traduce l’essenza delle cose in una lingua comprensibile. Claudio Nicoli procede lungo una linea che ha sempre mirato, sin dagli inizi, all’immagine umana.

 

 

 

Nicoli:  “Grande guerriero seduto”   Terracotta h. cm.88 – unico

In Galleria “Arte e Restauro”

Nicoli: “Paesaggio”  Terracotta h. cm.37 l. 50 – unico

In Galleria “Arte e Restauro”

 

Nella produzione di questo fine secolo, l’artista dimostra di essere nel pieno della sua maturità creativa. Grazie alla sua poetica egli può confrontarsi con i Maestri che attraverso i secoli hanno costruito il grande museo della nostra storia dell’arte. Questo specchiarsi, interrogarsi e prendere posizione e, quindi, ogni volta rischiare, è il risultato di una scelta di un proprio linguaggio, di una vocazione irripetibile fatta di tensioni intellettuali inesauste.
Le variabili all’interno delle sue tematiche ne fanno uno scultore versatile: i suoi cicli sono essenzialmente tre, i nudi, i guerrieri e cavalli e cavalieri. I nudi di donna, narrano la bellezza, sono sensuali e nell’atto provocatorio non rappresentano solo la sessualità, ma anche una idealità solare. In quanto alla rappresentazione del mito del guerriero in essa sí trova un immanenza misteriosamente pagana; si tratta di maschere che sono la mimesi simbolica del conoscibile.

 

Nicoli:  “Maternità”  Terracotta h. cm.42  – unico In Galleria “Arte e Restauro”

Nicoli:  “Belleforonte e la chimera” –   Fiberglass  h. cm. 200 – unico

In Galleria “Arte e Restauro”

Nicoli:  “Don Chisciotte”  Bronzo  h. cm.180 – unico 2/2

In Galleria “Arte e Restauro”

 

Non c è volto umano in cui questa metafora poetica non appaia annidata, quindi scovata, per poterla finalmente liberare e, quindi, riconoscere. Il tema dei “Cavalli e cavalieri” è forse l’aspetto più importante della sua ricerca, ciclo che lo affascina sin dagli anni giovanili. Egli realizza nel cavaliere l’equilibrio fra volumi metallici e la carnalità epica dei muscoli. Nel cavallo ci si confronta con il vitalismo dinamico della natura animale. Il collo proteso, il muso espressivo che pare nitrisca al sole, le zampe che spiccano un salto, riecheggiano forme monumentali di arcaica bellezza. Queste realizzazioni plastiche realizzano un perfetto equilibrio di masse nella plastica compattezza della forma e si sintonizzano in una vibrazione che accomuna le due diverse nobiltà.

 

A Claudio Nicoli si deve dare atto che, all’interno di ogni suo lavoro, si avvertono in modo nitido premesse arcaiche, che nulla tolgono a un pathos contemporaneo.
Nella sua sperimentazione si nota ancora un costante rovesciamento delle regole tradizionali.
Egli riesce ad essere eretico e nel contempo severo, rigoroso nel suo richiamo alla classicità, e rivoluzionario nell’esplicitare le lezioni apprese dalle modalità della raffigurazione contemporanea. L amor fati è da sempre la sua musa : un fato le cui memorie sono antiche, e parlano di apollo, Dioniso, Eros.
Emblemi, archetipi primordiali di un artista che, in una sua poesia assai bella, canta : “Icaro presuntuoso, \ pazzo, disarmato \ rapido colpo d ali, \ incurante cavaliere, \ caduco, \ all’ombra dei loro scudi, \ rifiutasti, \ per morire infine, \ libero.”

Nicoli:  “Guerriero accovacciato”  Bronzo  h. cm.42  – unico

In Galleria “Arte e Restauro”

 

 

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