Ciao.

Anch'io ho o stesso problema con un tavolino dei primi dell'Ottocento in noce.

La procedura (estremamente invasiva) per raddrizzare una gamba storta è quella di inciderla abbastanza profondamente (almeno 2/3 dello spessore), morsettarla obbligandola nella corretta forma (procedura da eseguire con cautela e per gradi, per l'altro rischio di spezzarla), inserire e incollare delle lamelle della stessa essenza nei tagli realizzati.

Problemi: su una gamba di un tavolo storta, i tagli avverranno per lo più in senso trasversale alla venatura. Quindi da un punto di vista estetico l'applicazione delle lamelle potrebbe non essere gradevole.

Potresti optare per riempire i fori con un miscuglio di vinavil e segatura (ma potrebbe non reggere alla pressione) e poi mascherare con dello stucco, ma il risultato estetico non cambierebbe di molto.

Io, sul mio tavolino ho deciso alla fine di lasciare la gamba un po' storta. Di fondo, ha più di due secoli ed è anche giusto che abbia qualche piccolo difetto