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Salve,
mi intrometto nella discussione solo per fare i complimenti a roberto67. Hai fatto davvero un gran bel lavoro finora. Complimenti.
Bel lavoro Roberto, ciao a tutti leggendo questi post mi sono ricordata di un baule che ho trovato un anno fa e che ho poi lasciato nello scantinato perchè non sapevo proprio da dove cominciare per ridargli vita, mi piace tanto ma è ridotto molto male, adesso sfogliando il sito e anche il forum mi è venuta voglia di riprenderlo, e di cimentarmi, spero nel vostro aiuto, devo prima trattarlo con antitarlo? ha dei buchi..
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Bel lavoro Roberto, ciao a tutti leggendo questi post mi sono ricordata di un baule che ho trovato un anno fa e che ho poi lasciato nello scantinato perchè non sapevo proprio da dove cominciare per ridargli vita, mi piace tanto ma è ridotto molto male, adesso sfogliando il sito e anche il forum mi è venuta voglia di riprenderlo, e di cimentarmi, spero nel vostro aiuto, devo prima trattarlo con antitarlo? ha dei buchi..
Personalmente inizierei con una bella pulizia con aspirapolvere e successivamente rimuoverei la vernice con uno sverniciatore e contemporaneamente eliminerei la carta che riveste l'interno.
Di seguito si potrà affrontare il problema dell'antitarlo e della finitura.
Aspettiamo comunque pareri più qualificati ed esperti.
Ciao. Roberto.
Ringrazio per gli apprezzamenti al mio lavoro.
Invio queste immagini scattate dopo la seconda passata con olio di lino crudo, per mostrare il colore ottenuto.
Attendo ogni Vostro prezioso suggerimento, consiglio o commento specificamente sul colore e sugli eventuali aggiustamenti successivi se necessari.
Ciao. Roberto.
Bel lavoro Roberto, ciao a tutti leggendo questi post mi sono ricordata di un baule che ho trovato un anno fa e che ho poi lasciato nello scantinato perchè non sapevo proprio da dove cominciare per ridargli vita, mi piace tanto ma è ridotto molto male, adesso sfogliando il sito e anche il forum mi è venuta voglia di riprenderlo, e di cimentarmi, spero nel vostro aiuto, devo prima trattarlo con antitarlo? ha dei buchi..
Personalmente inizierei con una bella pulizia con aspirapolvere e successivamente rimuoverei la vernice con uno sverniciatore e contemporaneamente eliminerei la carta che riveste l'interno.
Di seguito si potrà affrontare il problema dell'antitarlo e della finitura.
Aspettiamo comunque pareri più qualificati ed esperti.
Ciao. Roberto.
Grazie Roby, la parte esterna è ricoperta da stoffa, almeno cosi mi sembra domani inizio a pulirla tutta e controllarla per bene, mi dispiace togliere la carta che c'è ma è impossibile recuperarla...
Belle le foto dei nuovi passaggi sulla cassapanca, come mai hai passato olio di lino crudo invece di un impregnante ? cosa cambia?scusa se chiedo ma non so proprio le differenze...
Un sentito ringraziamento, ecco la cassapanca nella sua collocazione definitiva:
Saluti. Roberto.
Dov'è finito il bel colore del noce? Sono le foto che virano sul rosso o hai esagerato con i coloranti? Inoltre la finitura è troppo lucida, ma anche questo potrebbe essere un difetto da foto.
Dov'è finito il bel colore del noce? Sono le foto che virano sul rosso o hai esagerato con i coloranti? Inoltre la finitura è troppo lucida, ma anche questo potrebbe essere un difetto da foto.
Ho rifatto la foto in una giornata di sole, la precedente era stata scattata con luce fioca e non rendeva giustizia ai colori!
Non ho aggiunto altro colorante rispetto alle foto del 06/01/2008, l'unica differenza tra la foto attuale e quelle del 2008 consiste nella mano finale di Linfoluce.
Roberto.
Dov'è finito il bel colore del noce? Sono le foto che virano sul rosso o hai esagerato con i coloranti? Inoltre la finitura è troppo lucida, ma anche questo potrebbe essere un difetto da foto.
No aporia, questo è propio un restauro fatto da cani!!!
Oltra ad avere completamente asportato la patina da una cassa di fine '500 ha quasi completamente rifatto le gambe, che erano si molto consumate, ma comunque in buono stato per una cassa di quell' epoca.
Ci sono molti errori ma non sarei così drastica! Magari i sostegni sono rimasti in un angolino del laboratorio e sono ancora recuperabili....La patina invece se n'è andata irrimediabilmente ma anche nelle prime foto non mi sembrava originale. Sbagliando s'impara...
...ma non su un pezzo si quest'epoca.
Dov'è finito il bel colore del noce? Sono le foto che virano sul rosso o hai esagerato con i coloranti? Inoltre la finitura è troppo lucida, ma anche questo potrebbe essere un difetto da foto.
No aporia, questo è propio un restauro fatto da cani!!!
Oltra ad avere completamente asportato la patina da una cassa di fine '500 ha quasi completamente rifatto le gambe, che erano si molto consumate, ma comunque in buono stato per una cassa di quell' epoca.
Gentilissimo Modenini,
non ho la presunzione di avere fatto un lavoro da maestro, come già scritto altre volte, non sono un restauratore (non lo sarò mai), sono soltanto l’ultimo degli hobbisti. Nella mia vita ho tentato “restauri” solo e soltanto su mobili di mia proprietà e di nessun altro!
Le chiedo se ha potuto vedere le immagini a pagina 2 e 3 di questa discussione, dove si evidenziano i sostegni “a zampa” prima e dopo gli interventi?
Preciso che solo uno dei sostegni posteriori è stato completamente rifatto e tenga presente che i sostegni erano talmente consumati che la cassa non rimaneva in piano (era zoppa), inoltre gli stessi si sfarinavano ogni giorno di più.
Ciò detto, ringraziandola per avere espresso il suo parere, a vantaggio di tutti i lettori, sarebbe molto interessante conoscere con un’ampia descrizione, come avrebbe agito lei se si fosse trovato ad affrontare un simile caso.
Roberto.
Al fine di facilitare la discussione inserisco link di altre immagini, per coloro che avranno la pazienza di esaminarle.
Caro Roberto,
intanto diamoci del tu 🙂
Ho sicuramente usato un tono "forte" nel mio commento, ma quando ha visto il risultato, mi piangeva il cuore...
non sto qui a soiegatipasso per passo come avrei agito io (anche perchè dovresti pagarmi, visto che è il mio lavoro 😉 )
ma quando si restaura bisogna per prima cosa pensare a rispettare l'originalità del mobile. Non era importante ricostruire tutte le parti mancanti, bastava armonizzare il tutto, aggiungendo magari, solo la zampa "zoppa", facendo attenzione ad utilizzare materiale coevo e che si accompagni all'originale (non puoi tassellare una parte marcia con del legno sanissimo. Ci sono metodi che permettono di saldare il legno che si sgalda, anche con delle iniezioni di acqua e colla...
Considera che un mobile che ha 400 anni, ha tutto il diritto di essere consumato.
P.S. Dalle nuove foto che hai postato si vede chiaramente che le gambe a zampa, sono state aggiunte in un secondo tempo alla cassa, che originariamente portava la gamba a castagnolatagliata direttamente sulle assi del fronte e deo fianchi. Il che mi porta a datare il mobile dal fine '500 della prima impressione ad un pieno '600.
io parlerei anche di 700! Datare in maniera precisa casse come questa è molto difficile, penso infatti che siano state prodotte, soprattutto fuori dai grandi centri, nella stesa maniera fino ai primi dell'800.
Ma non è questa la questione! Il problema sono i toni che spesso vengono usati nel forum rispetto al restauro ed ai restauratori, soprattutto hobbysti.
Ho già più volte parlato del mio pensiero sull'hobby del restauro e sul ruolo dell'hobbysta: ecologico e culturale.
Bene ha fatto Roberto a recuperare la cassa come ha ritenuto di fare, ho seguito, nei mesi, tutto il lavoro e so quanta passione e notti insonni sia costato il suo lavoro.
Chi, come me si confronta tutti i giorni con il mercato, sa che non esiste un solo modo di restaurare. C'è un restauro conservativo e c'è il restauro che io chiamo "antiquariale".
Roberto ha recuperato un pezzo di storia e cultura e l'ha inserito in un arredamento, bene! Per me è già un gran lavoro per un hobbysta!
Non tutti i mobili sono opere d'arte e non tutti devono stare nei musei.
Ed i restauratori dovrebbero scendere dalle torri d'avorio e mescolarsi alla gente comune, magari dando consigli anche senza farsi pagare... 🙂