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Appassionato di antiquariato con dubbi sui maledetti tarli

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(@gsardagna)
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New Member
Topic starter
 

Buongiorno a tutti, io sono nuovo da queste parti e non mi intendo di restauro ma sono un amante dei mobili d'antiquariato. Negli anni ho accumulato una discreta collezione di mobili del '700 che tengo nel mio appartamento ed uso con regolarita'. I miei dubbi e domande a voi del mestiere sono i seguenti:

1) Recentemente ho comprato ad un asta un mobiletto molto piu' recente che purtroppo ospita tarli (ho notato dei buchi "bianchi" e della polverina per terra). Adesso lo mando dal mio restauratore per fare un trattamento, ma mi chiedevo se non fosse gia' troppo tardi. E' possibile che i tarli fuoriusciti abbiano gia' depositato le uova in quelli fino ad adesso sani o preferiscono non viaggiare lontano e depositare le uova nello stesso mobile da dove sono usciti?

2) Quanto tempo ci mettono i tarli a riprodursi e a depositare le uova nei mobili? I tarli si riproducono fuori dal legno per poi rientrare a depositarci le uova? Quanto tempo stanno fuori in cerca della compagna per riprodursi? Non si riesce ad ammazzarli in questo periodo con normali insetticidi?

3) Ho trovato dei tarletti piccoli per terra ma mi sembravano tutti mezzi moribondi, e' possibile che il mobiletto fosse trattato e uscendo i tarli si avvelenino?

4) Ho letto in questo forum che la miglior cura contro i tarli e la cura dei mobili, io ho molta cura dei miei mobili, li tengo sempre ben puliti e li uso con regolarita'ma non li sposto e spennello tutti gli anni come alcuni dicono si debba fare. Ho anche letto che i tarli non amano i rumori e la vita mentre i miei mobili sono in una casa vissuta molto (ho anche due bambini piccoli molto rumorosi), luminosa e spesso areata. E' vero tutto cio' o sono dicerie di paese?

5) Ho letto in passato che i tarli non amano i legni troppo vecchi, ma cosa si intende per troppo vecchi, mangiano il legno del '700 o preferiranno rimanere sul mobiletto del '900 o addirittura gli armadi dei figli che sono moderni?

6) Cosa faccio mando dal restauratore tutti i mobili per un trattamento preventivo (esiste? e' efficace? vale la pena anche in caso di dubbio come il mio?) o aspetto avere la certezza che il mobile sia stato attaccato prima di mandarlo a trattare? Io sono sempre dell'idea che mobili del '700 non vadano maneggiati troppo, ho sempre paura che possanno danneggiarsi.

PS: Vi chiederete come mai i miei tarli sfarfallino in pieno inverno, beh devo dirvi che vivo a Buenos Aires e che per me sta iniziando l'estate...

Grazie a tutti e complimenti per il forum.

 
Pubblicato : 18/12/2007 11:55 pm
(@filippo-prompergher)
Post: 79
Trusted Member
 

Salve, sinceramente sono state poste tante domande, cmq non penso serva l'intervento "dell'esercito" per risolvere un normale problema di tarli come credo che sia.
Infatti, si è vero che quando il tarlo sfarfalla può deporre le uova in altri manufatti lignei ma normalmente i mobili con una buona finitura e posti in ambienti sani non sono facilmente attaccabili.
Se ha in casa diversi mobili settecenteschi quindi di pregio e non vuole avere i tarli per la testa, può far effettuare da una ditta specializzata una disinfastazione in camera a gas o altri metodi simili. Questi sistemi hanno il vantaggio di effettuare il trattamento senza dover ricorrerre alla sverniciatura del mobile come avviene con i normali antitarli liquidi.
In Italia ci sono un sacco di ditte che si occupano di disinfestazione, a Buenos Aires non sò.
Ciao Filippo.

 
Pubblicato : 19/12/2007 12:25 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

1) normalmente i tarli amano il legno nuovo e snobbano quello vecchio e sano, ma non metterei la mano sul fuoco per quelli extracomunitari: ho trovato tarli anche in compensati moderni (che sono incollati con poliuretanici)!!!
2) il ciclo di riproduzione è mediamente di due anni.
3) no. è normale che uscendo muoiano. Ci si accorge delle infestazioni sia per la polvere che per il grande numero di cadaveri.
4) non sono dicerie di paese, ma anche i bambini di notte dormono (per fortuna quasi tutti): io metterei una sveglia rumorosa dentro al mobiletto incriminato.
5) in line di massima i mobili nel 700 venivano costruiti con legno abbattuto con luna calante e stagionato con tutta una serie di accorgimenti che lo rendevano quasi, dico quasi, immune dalle aggressioni parassitarie. Avrei più paura per i mobili moderni, ma la fame rende ciechi.
6) non esistono trattamenenti preventivi. io proverei con l'olio di lino. Non vorrei essere accusato di fare pubblicità, ma proverei a passare il Linfoil della Geal (vende anche in Argentina) sia dentro che fuori i mobili, basta darne poco, con uno straccio umido; è un buon deterrente, un protettivo e cancella tante piccoli segni del tempo.
auguri
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 23/12/2007 11:05 am
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

Un antiquaria valdostana mi ha detto che i tarli odiano l'incenso quindi di usarlo in primavera e autunno per far girare alla larga i temuti tarli, qualcuno può confermare o smentire tale teoria?

 
Pubblicato : 23/12/2007 11:58 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Può darsi che funzioni, ma, se non sbaglio, in Svezia ne è stato proibito l'uso nelle chiese perchè ritenuto cancerogeno. Probabilmente stiamo superando i limiti. Siamo passati da un eccesso all'altro. Fino a vent'anni fa non esistevano sostanze cancerogene; oggi quasi tutto lo è. Sapevate che nel tabacco dei sigari veniva aggiunta una certa quantità di amianto per rendere la cenere più consistente???
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 24/12/2007 10:03 am
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