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Mi ero ripromesso di non intervenire sinché questa presenza assurda disturba il normale scambio di idee, ma di fronte ad affermazioni fuorvianti e persino pericolose, mi sento in dovere di una precisazione.
Non è assolutamente vero che i solventi inodori siano meno dannosi degli altri (addirittura non emanerebbero vapori nocivi!!!!). Io li reputo più pericolosi per il fatto che la mancanza di odore fa sì che non si sia avvertiti quando se ne stanno respirando i vapori tossici.
Mi sembrerebbe giusto che chi afferma che i solventi inodori sono poco tossici ne respirasse un poco, non molto, soltanto quel che basta per un edema polmonare.
L’etichetta non dice niente, a parte i simboli e le sigle di pericolo che pochi sanno interpretare: si deve consultare la scheda di sicurezza.
Pierpaolo perchè esimerti dall'intervenire mi dai la possibilità è lo stimolo a dare un informazione corretta come dici tu, ti ricordi sui flatting è stato molto interessante smentirti, questo è un ottimo scambio di idee molto costruttivo, ti allego i link di due fra i migliori prodotti per combattere il tarlo con le schede di sicurezza di cui parli sempre tu, buona lettura, prodotti che utilizzo abitualmente proteggendomi con la maschera antigas e i guanti, per me è sempre un piacere leggere i tuoi interventi.
http://www.sinopiarestauro.it/public/upload/documenti/allegati/fascicolosinotar.pdf
P.S. pin8occhio la mia casa è aperta a tutti è non nego un consiglio a nessuno, non ho segreti di bottega, il moderatore non mi può bannare penso che gli facciano piacere i miei interventi 🙂 Forse sognava da anni una cosa del genere 🙂
che palle!! "chi predica al deserto perde il suo sermone, chi lava la testa all'asino perde il sapone " io ho segreti di bottega, se tu non ne hai...
fine delle trasmissinoni
Dai pin8occhio tu sei il più simpatico non te la prendere, ma il nostro caro pierpaolo si presta molto ad essere smentito che ci vuoi fare, la tentazione è forte, dai mi conoscerai al prossimo seminario, i proverbi che declami mi danno l'idea che sei campano, o sbaglio? Se mi conoscessi personalmente, non so se ti conviene ;D ;D ;D
Il titolare di Sinopia ha partecipato anche ad un mio seminario. È persona di tutto rispetto. Ti invito a non coinvolgerlo in volgari mistificazioni e sputtanamenti. Quella che tu chiami scheda di sicurezza è soltanto una pubblicità. Il link della scheda di sicurezza è questo, ma dubito che ti sia permesso di accedervi:
http://www.sinopiarestauro.it/public/upload/documenti/SchedeSicurezza/10900010001000.pdf
Se non hai nemmeno capito cosa è una scheda di sicurezza ti conviene un dignitoso silenzio.
Una scheda di un prodotto analogo alla quale forse puoi accedere è questa:
http://www.radis.it/docs/complet-antitarlo-sicurezza.pdf
Il tuo modo di intendere il restauro è esattamente uguale al modo che hai di intendere le schede di sicurezza: immagini pubblicitarie.
Pierpaolo la scheda tecnica non smentisce quello che ho detto fino adesso anzi semmai conferma quello che ho scritto dall'inizio, ossia che la permetrina è un veleno, consigliare l'olio di lino e le oleoresine è semplicemente ridicolo serve solo a creare confusione, mi spieghi su un mobile laccato come fai ad intervenire, metti l'olio di lino anche li, quelle sedie che trattai erano laccate se mettevo l'olio di lino non avrei ucciso il tarlo vivo che era dentro, è un insetto molto resistente, quando non puoi fare un trattamento anossico, non ti resta altro che la permetrina, voi negate anche l'evidenza è denigrate chi non la pensa come voi con molta arroganza questo è sbagliato e impedisce un dialogo costruttivo......Il signor. Sinopia credo non si offenda i suoi prodotti sono ottimi, semmai è felice li ho fatto pubblicità non ti sembra?
A tutti questi seminari prima o poi ci parteciperò anch'io sono curiosa, dico sempre a me stessa di uscire di più.... 🙂 🙂 Si incontra tanta bella gente....
OFF-TOPIC
stupidi non hanno chiamato fulvio con le sue oleoresine e l'olio di lino avrebbe risolto il problema in un batter d'occhio
Cara Cassipea non potevano chiamarmi perche io, come è noto, non sono un restauratore professionista, anzi non sono nemmeno un restauratore.
Sai cosa sono? Una persona educata, un prof. in pensione che , adesso che ha tempo, coltiva quando vuole la passione di una vita. Passione, Cassiopea, passione e rispetto delle idee, di tutte le idee.
Vedi tra i tanti principi che ho fatto miei in gioventù, quando ero poco più che matricola (ma era il '68, quello che oggi studiano i ragazzini sui libri di storia)c'era l'idea madre di Voltaire più o meno sintetizzabile in" Pur non condividendo la tua idea sono diposto a mettere a repentaglio la mia sterssa vita perchè tu possa mentenere il diritto di esprimenrla"
Ecco Cassiopea, questa frase, citata e anche abusata, dovrebbe (ma sbaglio volutamente il tempo) caratterizzare una discussione/confronto.
Non amo ironizzare su chi non conosco, non l'ho mai fatto perchè a tutti debbo rispetto in primis, purtroppo non tutti la pensano così.
E qui ho concluso.
Ciao a tutti,
informo per chi fosse interessato (in paticolare Tullio che me lo ha chiesto) come sta proseguendo il mio "restauro".
Per ora ho acquistato lo sverniciatore, la paglietta metallica ed ho cominciato un poco il lavoro di pulitura che occuparà parecchio tempo in quanto chi lo ha verniciato (mio padre :'( ) ha talmente abbondato con la vernice che è presente in praticamente tutti gli interstizi; inolttre, purtroppo, le ore settimanali che posso dedicare a questa operazione sono poche, per cui i tempi si allunghengheranno di conseguenza.
Le novità sono: non credo che potro togliere i rinforzi in pioppo (ebbene si, sono 3) in quanto sono inchiodati alla struttura con borchie e soprattutto sono racchiusi da angolari in metallo lavorato che non vorrei mai rovinare. Mi toccherà quindi effettuare un'operazione antitarlo (non sono poi così messi male, ma vi posterò le foto ravvicinate.
Sono un neofita in questo campo, ma sono consapevole dei rischi che si corrono urilizzando sostanze tossiche per cui, nel caso decidessi di usare la permetrina presterò molta attenzione. Per ora infatti non ho trovato l'olio di lino cotto. Il problema comunque si porrà in futuro.
Sverniciando la serratura, sono emerse scritte in inglese, tra cui "CNN USA". Vorrei cercare di capire se tutto il baule è americano o solo la serratura.. l'ultima ipotesi mi sembra poco probabile.
Una piccola domanda: quando parlate di alcool vi riferite all'alcool denaturato (quello rosa per intenderci) vero?
Grazie
Marco
Per Cassiopea: quello che irriverentemente chiami sig. Sinopia è il Dott. Montagna che certamente si rende conto di quanto la pubblicità ai suoi prodotti fatta da certa gente sia dannosa.
Per Fulvio: siamo in buona compagnia. Alludo ai curatori del Museo del Louvre: quegli stupidi che per combattere i tarli usano aggeggi simili a metronomi che col loro rumore li allontanano (pensa che quegli stupidi in questo modo hanno risparmiato un mucchio di soldi pubblici, e non hanno nemmeno pagato tangenti al politico di turno!!!)! E poi vi sono anche tutti quegli agricoltori che anziché usare biocidi usano sistemi naturali che non inquinano e non procurano lavoro alle strutture ospedaliere e, quel che è peggio, sottraggono soldi a certa industria!
Finalmente si riparla del baule. Direi che è tutto americano. I listelli di pioppo certamente ti conviene lasciarli. Se vuoi disinfestarli senza troppi problemi ricoprili bene di sverniciatore (immagino si tratti di uno dei soliti sverniciatori universali a base di solventi: ammazzerebbero anche un cavallo ed i loro vapori penetrano certamente di più della permetrina). E poi tieni presente che i tarli sono come i topi: allignano in situazioni malsane, hanno bisogno di buio, silenzio, umidità. Molto spesso basta cambiare ambiente per vederli sparire. Come già detto in molti musei europei usano il rumore; basta una vecchia sveglia rumorosa e smettono di mangiare sino a morire. In restauro di solito si usa alcol a 90°, ma per lo sverniciatore va bene anche quello solito: serve per togliere eventuali residui di paraffina presenti nello sverniciatore e che potrebbero dare fastidio in fase di verniciatura; io uso solvente nitro: la sua azione è più violenta, anche se più tossico. L’olio di lino cotto lo trovi presso ogni buon negozio di vernici.
Pierpaolo sei assurdo parli di permetrina è poi utilizzi il solvente nitro per pulire un mobile, prodotto micidiale che emana una puzza e dei vapori terribili, l'acol rosa ossia quello etilico a 90 gradi va benissimo, per la gommalacca sempre quello etilico ma a 99 gradi, in base a una legge europea negli sverniciatori è stato eliminato il cloruro di metiline, sono un po più blandi ci mettono più tempo ad agire ma sono meno tossici.
Non parliamo dell'agricoltura tu non immagini neanche quello che mangi tutti i giorni sei un ingenuo, altro che permetrina, molto peggio informati, non credere anch'io preferisco l'agricoltura biologica 🙂
Sto usando uno sverniciatore specifico per legno (almeno c'è scritto sull'etichetta), che però funziona anche sul metallo..(sempre da etichetta)
Mi sa tanto di solito sverniciatore fatto pagare un po' di più.. :-
Tra l'altro erano disponibili anche all'acqua :o, ma visto il prezzo per ora ne adotto uno tradizionale..
Per i tarli per ora il baule è in un luogo dove la gente non soggiorna, ma di passaggio, se i tarli sopportano poco la luce ed un po' di rumore magari chissà che non se ne vadano da soli.. 🙂
Una volta ripulito per bene comunque mi permetterò di disturbarvi ancora.
Marco
Poliphouse hai ragione il costo dei nuovi sverniciatori è raddoppiato per la ragione che dicevo, è stato tolto il cloruro di metilene, sul barattolo dovrebbe essere specificato, purtroppo i prezzi sono lievitati in maniera assurda.....BUON LAVORO!! 🙂
Lo sverniciatore è universale in genere si può utilizzare anche sui metalli 🙂
Ho letto molto voracemente la vostra accesa discussione cercando di guadagnare il tempo perduto lontano da tutti voi. Avete detto moltissime cose interessanti, vi siete accalorati, accapigliati e spesso avete sostenuto idee false. Tutto questo fa parte del confronto e penso che lo scopo di un forum non sia dire a chi chiede un consiglio "si fa così", bensì cercare di esporre tutte le idee che ci sono in gioco di modo che possa farsene una sua. Permetrina sì o Permetrina no? Difficile rispondere ma proviamo: l'ecologista dice no perchè preferisce l'olio di lino che stranamente, insieme a condizioni di conservazioni buone, funziona; la soprintendenza dice sì perchè è molto di moda e risolve velocemente, quanto temporaneamente, il problema; io che mi sono avvelenata negli anni con tutti i peggio prodotti per il restauro dico no: meglio tentare una strada meno tossica. Se funziona bene, altrimenti ho sempre il veleno nella manica. Nel restauro, come in medicina, scienza dalla quale si prende a piene mani, due più due non fa sempre quattro.