lo vendono in colorifici - belle arti.
io l'ho usato soprattutto per tingere l'encausto; però il suo uso principale è, diluito 50% - 50% con la trementina,  quello di creare la patina (sporcare ad arte) alle dorature soprattutto di orone. é una tecnica un pò complicata che usa in contemporanea anche cenere, borotalco , colori acrilici, terre , fissatore o gomma lacca decerata ecc ecc e ottiene l'effetto di "anticare" il manufatto.
ciao
mario

grazie tante per la risposta ..io ho letto qualcosa qua sul forum e pensavo si potesse usare per creare finte venature ad esempio in un pezzo di impiallacciatura da sostiture per renderla uguale al pezzo originale

a tal proposito si usano le aniline.

grazie pomacciolo teoricamente sapevo delle aneline ma qui su un forum avevo letto che qualcuno usava il bitume per fare la stessa cosa ed ero curioso  😉

Riprendo questa discussione un po' datata, perchè ho trovato questo curioso video su come procurarsi l'olio di catrame . Attenzione, solo per uomini duri e puri.

link    http://www.youtube.com/watch?v=zv0JMKbFsrQ

Si può tranquillamente usare anche per fare venature: è più facile delle aniline perchè si può lavorare con uno straccio; l'importante è che la tonalità sia quella giusta.

http://www.antichitabelsito.it/bitume_liquido.htm  ciao Pierpaolo questo secondo te va bene per fare venature?

Sì, certo, ma se compri del normale bitume in colorificio spendi meno ed hai pressapoco la stessa cosa. Puoi aggiungergli acquaragia o trementina per diluirlo, stenderlo a pennello e poi venarlo con uno straccio grossolano; se ti accorgi di aver sbagliato puoi lavarlo con acquaragia sino a completa asportazione.

Chiarisco un equivoco nel quale io per primo son caduto, anche per via dei termini in inglese.

Catrame e bitume sono materiali simili , ma differenti.

L’olio di catrame ( in inglese TAR ) di pino ( quello di cui al video ) è un liquido vegetale denso , di colore bruno-marrò , ottenuto dalla distillazione distruttiva dei ceppi di pino che si trasformano in carbone. Ha proprietà idrorepellenti e viene usato nella preservazione delle barche ( in Svezia , Stockholm Tar ) o del legno all’esterno , diluito con olio di lino e trementina.

Il bitume, materiale di colore bruno-nerastro, solido o semisolido a temperatura ambiente, si ricava dalla lavorazione del petrolio grezzo ma a volte si forma naturalmente ( bitume naturale o gilsonite ) .  Mescolato con pietrisco e sabbia dà l’asfalto. E’ noto che il bitume di giudea ( Bitume, olio di lino, argilla e trementina ) è usato per invecchiare e scurire il legno.

Domande :

L’olio di catrame, che dal video sembra avere buone proprietà tingenti ( bruno-marrone), può essere diluito in olioresina , anche in piccole quantità,  per dare al legno un color noce ?

Catramina ed olio di catrame, sono la stessa cosa o sbaglio ?

Qualcuno ha mai usato l’olio di catrame per colorare ? 

ma non fa spessore ? piu o meno e come usare i colori ad alcool?

Per quel poco che ne so io, anche se di derivazione diversa si tratta di materiali organoletticamente simili. So che il Bitume di Giudea ha stretta attinenza col petrolio: veniva raccolto da sorgenti naturali credo vicino al mar Morto, ma anche in Italia nel piacentino e da qualche parte sull’appennino tosco emiliano. Nelle stesse zone vi erano sorgenti di olio di sasso.
Ho spesso usato un prodotto venduto come catramina. Denso, va diluito con acquaragia, con un colore che, a seconda della concentrazione, va dal nero al marrone, di essicazione lenta se poco diluito. Crea spessore minimo, anche in questo caso a seconda della diluizione. Lo si può unire all’olio come pigmento, e viene diluito anche dall’alcol.

ok grazie mille Pierpaolo dell informazione  😉

Curiosando nel web ho letto che l’olio di catrame di pino ( pine tar oil )  è detto anche “trementina impura “ ( impure turpentine ) perché contiene olio di trementina e resina ( colofonia ) .

Con procedimento analogo si può ottenere, dalla corteccia , l’olio di catrame di betulla :

link : http://www.youtube.com/watch?v=CC7i5CY6XNo&feature=related