Sto inoltre iniziando a preparare questo tavolo.

C'era una profonda e abbastanza larga spaccatura in mezzo che ho recuperato (seguiranno foto) con uno stucco che vi fara' inorridire: GL spessissima + un po' di pomice. Ma essendo un niubbio, con GL non faro' danni irreversibili.

Come vi sembra il tavolo? Ha pregio?
Consigli???

Grazie, Luigi Nox

per il tavolinetto scacchi, vado con il brillantato (se mi riesce, ovviamente)  ;D

Cosa diavolo è un Rolo??
comunque la scacchiera è carina, ha carattere.
Vorrei anche sapere cos'è il brillantante. In Piemonte si trovava una vernice da dare a tampone che chiamavano "lucidissima": si trattava di sandracca in alcol.
Per lo stucco, sì, io inorridisco. Perchè non hai usato gesso? e poi, come lo colori? Non è che il vinavil prenda bene il colore!!!

Salve, allora tutto quello che cito non è farina del mio sacco (ovviamente, dato che sono un totale inesperto, solo bisognoso di distrarmi un po' dal lavoro, ma in un campo che mi appassioni, come il vostro appunto); sono info che prendo qui e altrove.

Non ho detto brillantante, ma brillantatura, parola che mi avete insegnato voi: (brillantatura o lucidatura finale):
http://www.webalice.it/inforestauro/lucidatura_gommalacca.htm

Il tavolinetto mi sembra uno come quello di cui ho trovato in rete un esempio qui:
http://www.anticoantico.com/scheda_articolo_main.asp?ID=52376&lingua=ita
e qui:
http://www.museodellatarsia.it/servizi/menu/dinamica.aspx?ID=236

Per la stuccatura non ho mai parlato di vinavil, ho detto di aver fatto una GL molto densa con aggiunta di polvere di pomice.
Siccome non ho nessuno che mi possa insegnare qui sul posto, ho usato, a mio parere, un materiale per cosi' dire, "reversibile": con un po' d'alcol e paglietta potro' fare marcia indietro.

Ad ogni modo, se mi spieghi come si fa col gesso, o mi fornisci un collegamento internet da cui posso imparare, sicuramente adottero' questa soluzione. Grazie mille.

Comunque grazie dell'intervento, stavo pensando che foste tutti in ferie o che mi fossi presentato in modo particolarmente antipatico 🙂

Luigi

Cosa diavolo è un Rolo??
comunque la scacchiera è carina, ha carattere.
Vorrei anche sapere cos'è il brillantante. In Piemonte si trovava una vernice da dare a tampone che chiamavano "lucidissima": si trattava di sandracca in alcol.
Per lo stucco, sì, io inorridisco. Perchè non hai usato gesso? e poi, come lo colori? Non è che il vinavil prenda bene il colore!!!

Nel gergo commerciale Rolo (o rolese) è un aggettivo che si usa per oggetti (cassettini, scrigni, portafoto, portadocumenti, ecc..) e mobili (tavoli per l'appunto, cassettoni, credenze, ecc..) di fattura, appunto, del paese Emiliano noto per la tarsia.
Questo tipo di lavori è caratterizzato da bellissimi intarsi, che fino a fine 800 inizio 900, sono stati eseguiti con  grande maestria che poi si è andata perdendo, a mio avviso,  con l'avvento della meccanizzazione e la lavorazione in serie che si imponeva, soprattutto in luoghi turistici quali Nizza e Sorrento, dove era, in precedenza, arrivata a livelli qualitativi altissimi. Nel caso di Rolo sono caratteristici i lavori geometrici mentre soprattutto per Sorrento si trovano i tipici paesaggi con le classiche scene campestri con personaggi come i contadini, gli asinelli oppure le famose  tarantelle tipiche  degli storici Maestri Gargiulo o Grandville, oltre ai lavori geometrici  poi imitati e riprodotti fino ad oggi. Una curiosità è che nella mia zona (Sorrento) a volte può capitare di trovare oggetti rolesi spacciati per sorrentini... (chissa perchè ::) ;))
Tullio

Approfitto per rispondere alle domande, visto che mi ero dimenticato...
Si, ho aperto le foto e sono quasi certo che il tavolo sia pressappoco centenario, bella esecuzione e di solito l'effetto finale era piuttosto lucido.
Tullio

Ps toglimi una curiosità, il tavolino è di quelli che si apre vela tipo esposizione? (per intenderci quelli che per motivi di viaggio e espositivi portano un sistema a  piolo e blocco sotto a far ruotare la tavola superiore di 90°)

grande Tullio! proprio bravo, radicato al territorio, ce ne fossero.
Se comunque le tarsìe vi appassionano non potete non ammirare quelle del Piffetti e comunque della sua bottega che per generazioni ha servito le corti europee e si fregiava dello stemma di fornitore della real casa, le trovare alla reggia di Venaria a torino, tarsie su superfici curve in biaco e nero dove il bianco è avorio...mani e cervello d'oro per una scuola italiana che mi inorgoglisce...comunque.

Hai detto che vi sono ancora segni di tampone, tutto questo mi fa pensare ad una gl ancora da "lavorare", magari ancora un po carica, quindi il processo di brillantatura io se fossi in te lo eseguirei comunque,  magari per affinare la tecnica , in fondo...renderlo come dici tu semilucido è sempre possibile.

Saluti 

per Tullio, grazie delle informazioni!
e rispondo: no, non si richiude a vela.

grande Tullio! proprio bravo, radicato al territorio, ce ne fossero.
Se comunque le tarsìe vi appassionano non potete non ammirare quelle del Piffetti e comunque della sua bottega che per generazioni ha servito le corti europee e si fregiava dello stemma di fornitore della real casa, le trovare alla reggia di Venaria a torino, tarsie su superfici curve in biaco e nero dove il bianco è avorio...mani e cervello d'oro per una scuola italiana che mi inorgoglisce...comunque.

Hai detto che vi sono ancora segni di tampone, tutto questo mi fa pensare ad una gl ancora da "lavorare", magari ancora un po carica, quindi il processo di brillantatura io se fossi in te lo eseguirei comunque,  magari per affinare la tecnica , in fondo...renderlo come dici tu semilucido è sempre possibile.

Saluti 

Grazie anche a te. Ho già letto qui sul forum di un altro principiante che lottava con sottili righine circolari o semicircolari. Stessa cosa che mi accade.
Provo a utilizzare solo cotone, invece che lino -che è piu' grossolano- e allungo la GL con alcol per una penultima passata. Poi, seguendo le indicazioni di Aporia, provero' a lucidare con quasi solo alcol e poco bagnato (prova che del resto avevo fatto ed avevo avuto un bel successo, salvo che mi sono accorto alla fine di aver fatto uno striscione con la manica sigh! e quindi via di paglietta. Certo che vi fate venire dei bei muscoli eh! Io mi faccio aiutare anche da mia figlia, che mi sembra si stia interessando anche lei: penso sarebbe una bella cosa. Ora le passo un grande tagliere e proverà a portarlo a lucido tutto lei (sempre meglio di due ore di playstation, giusto?)

Grazie e buona giornata, Luigi

Appena inizi con il tampone di solo alcool devi appena sfiorare, con mano leggerissima, il piano. Aumenterai la pressione gradatamente. I segni del tampone non devono essere strisciate di gl ma solo di olio: nel primo caso devi ricominciare con un po' di gl diluita per scioglierli. Stucco a gl: molto resistente e difficilmente reversibile. E' un ottimo stucco ma non ho mai sentito dell'uso della pomice.
Se vorrai venire a vedere i mobili di Piffetti o Galletti o gli altri grandi ebanisti dovrai andare o alla Fondazione Accorsi o alla Palazzina di Stupinigi. Il doppio corpo mi sembra che non sia più in Sant'Uberto, ma potrei anche sbagliare: fa troppo caldo per andare alla Venaria a controllare!

Grazie Aporia dei consigli: in effetti li avevi già dati -credo nel 2009- e ne avevo subito fatto tesoro 🙂
Infatti stamane non è andata male, come risultato finale.
Purtroppo in un punto c'e' una macchia circolare che rimane stranamente opaca: sembrerebbe una vecchia macchia di un bicchiere o simile, non so.
E soprattutto non so cosa fare per eliminarla, rimane sempre un po' opaca.

Per lo stucco, immagino che non abbia mai sentito parlare di pomice, infatti e' stata una mia idea bislacca, nell'ignoranza.
Grazie e buona giornata, Luigi

Appena inizi con il tampone di solo alcool devi appena sfiorare, con mano leggerissima, il piano. Aumenterai la pressione gradatamente. I segni del tampone non devono essere strisciate di gl ma solo di olio: nel primo caso devi ricominciare con un po' di gl diluita per scioglierli. Stucco a gl: molto resistente e difficilmente reversibile. E' un ottimo stucco ma non ho mai sentito dell'uso della pomice.
Se vorrai venire a vedere i mobili di Piffetti o Galletti o gli altri grandi ebanisti dovrai andare o alla Fondazione Accorsi o alla Palazzina di Stupinigi. Il doppio corpo mi sembra che non sia più in Sant'Uberto, ma potrei anche sbagliare: fa troppo caldo per andare alla Venaria a controllare!

ehm, veramente sarei a 1300 km da Torino, la vedo un po' difficile.

Tutti al mare eh!!!!

beh, buon divertimento. alla prossima.  🙂
Luigi

Grazie Aporia dei consigli: in effetti li avevi già dati -credo nel 2009- e ne avevo subito fatto tesoro 🙂
Infatti stamane non è andata male, come risultato finale.
Purtroppo in un punto c'e' una macchia circolare che rimane stranamente opaca: sembrerebbe una vecchia macchia di un bicchiere o simile, non so.
E soprattutto non so cosa fare per eliminarla, rimane sempre un po' opaca.

Per lo stucco, immagino che non abbia mai sentito parlare di pomice, infatti e' stata una mia idea bislacca, nell'ignoranza.
Grazie e buona giornata, Luigi

Appena inizi con il tampone di solo alcool devi appena sfiorare, con mano leggerissima, il piano. Aumenterai la pressione gradatamente. I segni del tampone non devono essere strisciate di gl ma solo di olio: nel primo caso devi ricominciare con un po' di gl diluita per scioglierli. Stucco a gl: molto resistente e difficilmente reversibile. E' un ottimo stucco ma non ho mai sentito dell'uso della pomice.
Se vorrai venire a vedere i mobili di Piffetti o Galletti o gli altri grandi ebanisti dovrai andare o alla Fondazione Accorsi o alla Palazzina di Stupinigi. Il doppio corpo mi sembra che non sia più in Sant'Uberto, ma potrei anche sbagliare: fa troppo caldo per andare alla Venaria a controllare!

ehm, veramente sarei a 1300 km da Torino, la vedo un po' difficile.

Non tutti! Per me niente mare e forse niente vacanze! Meglio non pensarci...La macchia opaca mi fa pensare a qualcosa che "brucia" la gommalacca o ad un punto di maggiore assorbimento. Nel primo caso dovresti rimuovere la sostanza, in genere grassa, mentre nel secondo devi avere pazienza e rilucidare finchè il poro non si riempirà anche in quella zona.

GRAZIE MILLE 🙂

anche io restero' in ufficio e faro' finta di fare le vacanze "giocando" con i mobili e qualche altra cosuccia di rilassante.
Buon lavoro, Luigi

Non tutti! Per me niente mare e forse niente vacanze! Meglio non pensarci...La macchia opaca mi fa pensare a qualcosa che "brucia" la gommalacca o ad un punto di maggiore assorbimento. Nel primo caso dovresti rimuovere la sostanza, in genere grassa, mentre nel secondo devi avere pazienza e rilucidare finchè il poro non si riempirà anche in quella zona.

Cosa diavolo è un Rolo??

Vorrei anche sapere cos'è il brillantante. In Piemonte si trovava una vernice da dare a tampone che chiamavano "lucidissima": si trattava di sandracca in alcol.
Per lo stucco, sì, io inorridisco. Perchè non hai usato gesso? e poi, come lo colori? Non è che il vinavil prenda bene il colore!!!

i buoni mastri pochi, buoni critici a bizzeffe.
una buona lucidatura si ottiene anche con la gommalacca, ma e' un risultato che si ottiene con la gommalacca sempre piu diluita e col tempo, il gesso e' quello di bologna mischiato con una goccia di vinilica colorato con terre. 
Il rolo lo hanno gia ben spiegato.