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capitonnè

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(@aporia)
Post: 833
Prominent Member
 

Non essendo un tappezziere non conosco alcuni termini tecnici che tu usi ma tento una risposta ad uno dei problemi più cavillosi che ci siano: funzionalità o conservazione? Brandi ha liquidato il problema affermando che quando non si tratta di un'opera d'arte (oggi bene culturale) è necessario ristabilire solo la funzionalità. Oggi la discussione si è riaperta anche perchè il confine fra bene culturale e bene tout court non è così netto: possiamo affidarci solo alla burocratica dichiarazione o vi è altro? Non penso che vi sia una risposta che liquidi il problema una volta per tutte. Ogni oggetto è diverso e quindi ogni intervento dovrà essere valutato sul momento. Esigenze del cliente, qualità del mobile e stato di conservazione sono elementi che spesso guidano il restauro. Tu poni un problema interessante: come comportarsi quando la tecnica originale (ad es. le bullette) crea problemi di conservazione? Normalmente i tappezzieri che conosco rifanno lo stesso tipo di tappezzeria che hanno trovato, ma io penso che cercare nuove soluzioni, esteticamente compatibili, reversibili e che risolvano meglio il problema della conservazione sia una strada più accidentata ma anche più corretta. Purtroppo sedie e poltrone, anche solo vecchie, non andrebbero più utilizzate, se restaurate in modo filologicamente corretto: ma questo non è tradirne la primaria funzione? A proposito di sedie cosa ne pensate delle colle poliuretaniche al posto della colla animale che cristallizza e le rende ballerine dopo poco?

 
Pubblicato : 26/01/2008 12:25 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Si tratta di un argomento che, se approfondito, diventa molto complesso e quindi intrattabile in un forum.
Per sintetizzare direi che i danni fatti dalle vecchie tappezzerie possono essere facilmente riparati sostituendo la perte di legno su cui vengono piantati quegli stramaledetti chiodini. In quanto all'imbottitura, io ho grossi problemi di respirazione in presenza della gommapiuma; su un cuscino di tale materiale soffocherei. So di essere eccezionale, ma anche ai comuni mortali, anche a loro insaputa, questi materiali provocano piccoli o grandi problemi. Non reputo che i vecchi materiali usati per le imbottiture siano meno igienici della gommapiuma; anche batteri, microbi e tarli emigrano solo dove trovano cibo, come i nostri nonni ed ora gli "extracomunitari". Le imbottiture con gommapiuma sono estremamente caduche; dopo pochi anni provocano fuoriuscita di polveri sulla cui innoquità nutro seri dubbi.
Per finire: appoggiare le mie terga sull'impronta di altre, mi fa sentire meno solo, mi fa sentire parte di una comunità che, se non altro,.... lascia un'impronta.
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 26/01/2008 6:37 pm
(@pin8cchio)
Post: 357
Reputable Member
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grazie,forse sono io che come si dice oggi ho masturbazioni cerebrali o più comuni "pippe mentali", ma più spesso di quanto si crede metto mano a sedute che risalgono ai primi del secolo scorso, spesso si tratta di coordinati, 3 posti più 2 poltroncine, chi le possiede vuole fruirne ancora la funzione primaria e cioè appoggiare le terga , non gli do torto, anche se io non cambierei la mia vassily con nessun'altra seduta, la mia domanda iniziale era più diretta di quanto potesse sembrare e cioè: se rispetto l'immagine estetica iniziale, è giusto poter cambiare al fine di preservare il bene ? grazie comunque per aver risposto alla "chiamata di controllo".
Ps caro Pierpaolo da qualche tempo sono in commercio alcuni materiali detti a cellula chiusa, che non rilasciano polveri e non ne assorbono, esistono in diverse densità ed oltre ad essere igienici hanno la capacità di non avere memoria e conservare per moltissimo tempo la forma iniziale, si modellano benissimo, sono ignifughi, lavabili ed è possibile cosi' come si fa per i tarli, trattarli contro gli acari e i funghi, io di solito lo faccio.

Saluti

 
Pubblicato : 27/01/2008 2:03 am
(@pin8cchio)
Post: 357
Reputable Member
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Pubblicato : 28/01/2008 2:59 am
(@pin8cchio)
Post: 357
Reputable Member
Topic starter
 

ho cercato nei giorni scorsi di mettere a frutto tutte le opinioni, i pareri ed i consigli degli amici e delle amiche del forum, ho mantenuto la tecnica classica per l'imbottitura, con la sola variante delle graffe al posto dei chiodi e delle bullette in blister anzichè delle bullette singole, entrambe le scelte sono state dettate dalla necessità di ripristinare la funzione primaria dell'oggetto usando un metodo di fissaggio meno invasivo rispetto all'originale d'epoca, grazie a Pierpaolo  ad Aporia e all'amico Socrate per aver partecipato alla discussione che ha portato a questo risultato.
saluti 
queste che seguono sono le immagini di dopo cura

 
Pubblicato : 29/02/2008 2:43 am
(@saveriogweb)
Post: 131
Estimable Member
 

Vorrei riprendere questo vecchio post per approfondire l' argomento capitonnè, e pin8cchio mi sembra la persona giusta a cui porre il mio quesito. Mi trovo a dover restaurare due poltroncine  da studio. Il restauro ligneo e terminato ed ora devo procedere con la tappezzeria. Non saprei dire come era in origine perchè ho trovato in opera un rivestimento molto recente e fatto male. Guardando le sedie a me sembra stare molto bene un capitonnè. Vorrei pero realizzarlo con un tecnica appropriata e storicamente corretta anche a scapito della funzionalità. Mi sapreste dire come si realizzava il capitonne, partendo dal fissaggio sull' ossatura? il suppoto su cui va posata l' imbottitura, il tipo di imbottitura stassa e cosi via. Ho realizzato diverse sedie con cinghie di iuta, molle, crine, ovatta, sellerine ecc. Ma credo che il capitonne abbia un' altra tecnica. Ringrazio anticipatamenti chi vuole aiutarmi.

 
Pubblicato : 01/02/2010 5:20 pm
(@pin8cchio)
Post: 357
Reputable Member
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scusa Savè ma rientro da lavori esteri solo ora, e la tua richiesta merita un discorso più approfondito, in realtà il capitonnè classico è tecnica piuttosto complessa non tanto per l'imbottitura quanto per la formazione dei capitonni, mi ripropongo di risponderti a breve ma non prima di averti chiesto più informazioni sul fusto, nel frattempo puoi iniziare a procurarti crine vegetale, tela di juta, ago doppio e ago ricurvo, spago.
Rimando la tecnica vera e propria per cercare nei miei file se ho documentazione di un capitonnè classico realizato da zero, perchè altrimenti è difficile spiegarlo, solo qualche giorno e ci risentiamo,

saluti e buon lavoro

 
Pubblicato : 14/02/2010 8:04 am
(@saveriogweb)
Post: 131
Estimable Member
 

Ciao, scusate ma ho avuto problemi con il pc,
Si tratta di due sedie-poltroncine che poi metterò nello studio (vedi foto). Il restauro è completato ma ho dovuto trattare tutti i pezzi con paraloid per riforzare la struttura fortemente indebbolita dai tarli.
Nel frattempo una l' ho quasi finita, manca la passamaneria in qualche punto.
Non avendo trovato notizie storiche ho aggito secondo un criterio mio.
1) Ho inchiodato le fascie di juta. Due per verso tipo #.
2) Ho cucito sopra le molle. Ho messo molle basse, a quattro giri, per non occupare troppo spazio in altezza.
3) Purtroppo, quando andai ad incordare le molle, i chidi di tenuta sul fusto non tenevano in quanto, lo stesso era gia compromesso dai tarli, cosa che non ho riscontrato nell' inchiodatura delle fasce. Per tanto ho dovuto rinunciare al progetto e adottare un metodo meno invasivo.
4) Ho tolto le molle e lasciato le fascie di juta.
5) Ho poggiato sulle fascie una tela di juta e inchiodata leteralmente sul fusto.
6) Ho pogiato sopra gommapiuma ad alta densita ed ho sagomato i copitonni.
7) Ho rivestito la gommapiuma con una tela di cotone imbottendola con lanetta da tappezzieri.
8) Ho rivestito tutto con pelle come da foto allegata.

L' effetto non è male. Non credo che il metodo sia convenzionale pertanto non so la durata nel tempo.
Il materiale di cui parli già ce l' ho. Ho fatto altri lavori di tappezzeria su sedie da me restaurate.
Spero che mi potrai spiegare la tecnica originale. Un' altra sedia uguale mi rimane da fare e potre optare per un metodo più virtuoso.

 
Pubblicato : 28/02/2010 3:19 pm
(@saveriogweb)
Post: 131
Estimable Member
 

aa

 
Pubblicato : 28/02/2010 3:20 pm
(@saveriogweb)
Post: 131
Estimable Member
 

aa

 
Pubblicato : 28/02/2010 3:20 pm
(@pin8cchio)
Post: 357
Reputable Member
Topic starter
 

è un capitonnè atitpico Savè, mancano le immagini del sottofondo, non so come hai ottenuto i capitonni che solitamente sono losanghe, vedo che in prossimità del borletto l'imbottitura è lenta, ripeto: come hai ottenuto i capitonni? cioè sotto il rivestimento cosa cè? resto comunque del parere che quella superfice non è adatta ad accogliere un capitonnè, comunque potrebbe essere un buon banco di prova.

PS se i chiodi non vanno bene sostituiscili con punti metallici magari in acciaio sono molto meno invasivi, sicuramente filologicamente non corretti ma meno invasivi e più reversibili.

sangria y cerveza 🙂

 
Pubblicato : 08/04/2010 2:18 am
(@saveriogweb)
Post: 131
Estimable Member
 

Sotto il rivestimento c' è gommapiuma molto densa su cui ho tagliato i capitoni con il coltello, ho fatto poi un primo rivestimento con tela di cotone aiutando le forme con lanetta da tappezziere e sopra ho posato la pelle.
Sono andato, per lo più, ad intuito non avendo riferimenti.

Quale potrebbe essere secondo te la tappezzeria originale? Quando le ho comprate erano molto malmesse e la tappezzeria era rifatta in modo molto grossolano su una panchetta di compensato avvitato con viti. Veramente un lavoro fatto alla meno peggio.

 
Pubblicato : 09/04/2010 11:58 am
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