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Ok mi avete convinto rischioderó le tavole ^^ ma le spine cosa sono? E dove si comprano??
Dipende, in un buon negozio di bricolage puoi trovarle anche di noce, in genere però sono di faggio.
Una spina è un cilindro di legno, in commercio le trovi in genere di 6, 8, 10 mm. Ma se non le trovi dell'essenza del tuo mobile devi fartele da solo; non è difficile.
Se, come immagino non hai una grande attrezzatura, ti bastano un trapano, una lesina e carta vetrata.
Prima tagli un listello quadrato della misura un po' piu grande della spina che dovrai realizzare, poi lo stondi alla bene meglio con una raspa, tanto quanto basta per inserirlo nel mandrino di un trapano.
Succesivamente dovrai realizzare una specie di tornio casereccio: fissa il trapano sul banco, inserisci la spina nel mandrino, inserisci la punta della lesina (o di un vecchio piccolo cacciavite appuntato) dall'altra parte della costituenda spina a mo' di contropunta e poi lavori con ....utensili di carta vetrata che avrai preparato spillandone dei pezzetti su piccole tavolette di scarto. Ti bastano due grane; un 40 per sgrossare e un 100/120 per rifinire.
Con il calibro controlla il diametro e con un po di pazienza, e di esperienza, si fa.
Se poi mi permetti, riferendomi alla tua penultima risposta, cerca di capire che questo è un forum dove non trovi solo gente come me, che nonostante l'età sono un pivello, ma fior di professionisti che, anche se non lo sai, ti stanno dando preziosi consigli non solo su come fare, ma sul corretto approccio al restauro, e lo fanno gratuitamente. Ti assicuro che vale la pena di ascoltarli sempre, anche se qualche volta non ti pare di capirli fino in fondo.
Si hai perfettamente ragione, chiedo scusa per la risposta precedente!
Tornando al discorso, quale sarebbe l'essenza del mio mobile? E se le spine sono di un'altra essenza che succede?
Grazie per l'aiuto 😀
Salve a tutti.
Il tuo cassettone è in noce, ha parti in massello come il coperchio ed impiallacciate, vedi i cassetti.
Il piallaccio è una sottile listra di legno pregiato incollato alla struttura vera e propria del mobile di essenza piu povera e quindi meno costosa.
@ Pomacciolo, potresti indicarmi quali elementi ti fanno pensare alla restaurazione?
A mio avviso siamo gia dopo il 1850, normalmente sul commercio questa tipologia passa come Luigi Filippo anche se in realtà siamo gia fuori da questo stile.
Per quel che riguarda le spine, come dicono i colleghi puoi fabbricartele in questo caso con del noce, oppure più semplicemente usare quelle in commercio che normalmente sono di Faggio, legno duro e compatto quindi adatto a questo scopo. Il fatto che siano di essenza differente non ci spaventa, basterà una volta inserite nella sede, colorare la testa con una puntina di anilina color noce.
Ho provato a togliere via i chiodi >:( ma la tavola si finisce a spaccare! Help me D:
premetto che non sono ferratissimo ma mi era sembrato di vedere dei piedi a vaso, ma forse mi stavo riferendo ad un altro cass.... :-X
Pippo sarà come dici dopo il LF ma insomma mi piace molto tra l'altro la patina e la forma dei cassetti un po da sistemare.... da trovare le bocchette giuste.....vedremo!
concordo, le spine non necessariamente della sua essenza, nei brico trovi quelle di faggio dell'8 e non stai a perdere tempo.
l'anilina noce antico con un pennellino sottilissimo e tutto ritorna.
Niente su come togliere i chiodi ? 🙁
magari cerca di battere dall'interno con un mazzuolo di legno, se si apre un po la tavola fai leva con uno scalpello pian piano.
con calma
Allora una cosa per volta:
1 - le spine di noce si trovano ai negozi OBI, sono d'accordo che il faggio colorato appare come il noce, ma io quando restauro cerco sempre di mantenere omogeneità nell'essenza; forse sono un po' matto, forse ho una visione fondamentalista dell'approccio filologico al restauro, ma faccio così. Naturalmente non mi permetto di criticare chi la pensa in modo diverso, è solo una questione di ...approccio appunto.
2 - togliere un chiodo arrugginito non è sempre facile,per farla breve puoi trovare qui qualche consiglio
http://www.inforestauro.org/index.php?option=com_content&view=article&id=873%3Alo-smontaggio-del-mobile&catid=48%3Afasi-restauro&Itemid=401&limitstart=4
3 - potrebbe essere un Luigi Filippo, ma il fatto è che in questo stile, che ha avuto una diffusione ampia per diversi motivi, spesso si vedono forti ....inquinamenti stilistici. Un mio amico antiquario in situazioni come queste (cioè quando non se la sente di metterci la mano sul fuoco) parla di eclettismo, ma in questo caso non direi
magari cerca di battere dall'interno con un mazzuolo di legno, se si apre un po la tavola fai leva con uno scalpello pian piano.
con calma
Non posso battere da sotto! il pianale di sopra ricopre un'altro pianale sotto! :S vedrò di seguire la guida passatami da Fulvio, che ringrazio 😉
è chiaro che si tratta di un luigi filippo!
ciò che mi fa specie è che non ci si chieda come quel....piffero di piano fosse fissato inizialmente!!!!
MAI VISTO UN PIANO FISSATO CON DELLE SPINE!!!!!! che. oltretutto, di qualunque legno siano non cambia, visto che la spina poi si vede di testa! e sarà comunque diversa dal piano.
Il più delle volte questi piani erano fissati con chiodi a farfalla. L'accorgimento di ogni buon restauratore che non desideri sacrificare tali chiodi (nuovi costano ¤4 cadauno) è di matrellare la testa di un chiodo nuovo in modo da renterlo a T.
Mi pare di averlo già postato: per toglierli il sistema consiste nel far leva con scalpelli sotto il piano; si toglie il piano e si martella il chiodo dalla punta.
LASCIA I CHIODI. NEMMENO I TUOI PRONIPOTI LI TROVERANNO ARRUGGINITI!
semplicemente con un punzone spingili unpo in dentro, così da poterli coprire di stucco, come facevano i nostri bisnonni che non avevano brico nè trapani elettrici.
Ubi maior minor cessat.
è chiaro che si tratta di un luigi filippo!
ciò che mi fa specie è che non ci si chieda come quel....piffero di piano fosse fissato inizialmente!!!!
MAI VISTO UN PIANO FISSATO CON DELLE SPINE!!!!!! che. oltretutto, di qualunque legno siano non cambia, visto che la spina poi si vede di testa! e sarà comunque diversa dal piano.
Il più delle volte questi piani erano fissati con chiodi a farfalla. L'accorgimento di ogni buon restauratore che non desideri sacrificare tali chiodi (nuovi costano ¤4 cadauno) è di matrellare la testa di un chiodo nuovo in modo da renterlo a T.
Mi pare di averlo già postato: per toglierli il sistema consiste nel far leva con scalpelli sotto il piano; si toglie il piano e si martella il chiodo dalla punta.
LASCIA I CHIODI. NEMMENO I TUOI PRONIPOTI LI TROVERANNO ARRUGGINITI!
semplicemente con un punzone spingili unpo in dentro, così da poterli coprire di stucco, come facevano i nostri bisnonni che non avevano brico nè trapani elettrici.Ho appena tolto i chiodi -.- è stato traumatico! E ora mi dici di lasciare i chiodi?? D: Decidetevi vi prego :-[
mai visto un piano fissato co dei chiodi!!!!! 😀