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mi permetto una considerazione generale: una cosa è il fai da te su un mobile della nonna, che comunque deve essere fatto bene e per il quale potrebbe bastare un consiglio on line al neofita della materia, ma altra cosa è il restauro su un mobile antico. Perchè se chi, come me, fa il restauratore di professione, ma ben volentieri è disponibile per consigliare un hobbista, questo però non lo esime dal dare consigli professionali, a cui, piuttosto e in modestia, l'hobbista potrà dire: no grazie, lascio fare ad un esperto. Ma non ha senso suggerire tecniche in base al livello dell'allievo invece che alla storia del manufatto. Secondo me, s'intende, senza offesa per nessuno.
certo hai ragione, ma restauratori professionisti che passano la gommalacca a pennello e non sanno lucidare a tampone ne esistono eccome. poi non credo si sia creato un danno oltremodo, consigliando la gommalacca a pennello e non una comune vernice per porte.
E' bene non dimenticare che la tirata d'orecchie di Pin8cchio era particolarmente centrata sul.....carosello, sul quale anch'io, da un pulpito infinitamente più in basso, mi ero permesso di dissentire.
Ripeto, ammesso che ripetere giovi, quanto detto nel lapidario post del 21 aprile.
Fulvio
Spesso ho dissentito anch'io sull'uso di un solo prodotto" buono per tutte le stagioni" ma questo è uno spazio libero di confronto. Io non uso il linfoil o altri prodotti simili ma se qualcuno li ha provati e non si è trovato bene, parli! Se questi prodotti sono eccellenti ben venga la publicità, purchè ragionata.
Qua non si tratta di fare pubblicità, ma piuttosto, da parte mia, di convincere professionisti e dilettanti all'uso di quelle vernici che dagli inizi del '900 sono entrate nel dimenticatoio pur essendo più valide delle vernici moderne, e, nel caso del restauro, filologicamente corrette. Non esiste certo una vernice buona per tutte le stagioni. Spesso accanto alle mie citazioni sul linfoil ho citato anche le vernici della Durga e della New chemical prevention. Uno dei motivi che mi spingono a preferire il linfo è dato dal fatto che contiene una resina sintetica. Ciò permette a chi lo sa usare bene di apportarvi modifiche che non verrebbero sopportate da vernici composte da resine naturali. Per esempio una delle grandi distinzioni che veniva fatta nelle vernici tradizionali era data dalla proporzione fra olio e resine. Nelle vernici di tipo universali era di 3 a 1. aumentando la quantità di olio si otteneva una vernice a "lungo olio" più adatta all'esterno; al contrario aumentando la resina si otteneva una vernice "a corto olio" più adatta per mobili. Vi si può aggiungere della cera (cosa non possibile con altre vernici simili), ecc...
Se vogliamo parlare di pubblicità, io faccio pubblicità alle vernici tradizionali che nel restauro trovo corrette sia a livello estetico che tecnico. La traspirabilità data dall'olio di lino non si riscontre in nessuna vernice moderna (gommalacca compresa) e ciò è di fondamentale importanza per la conservazione del legno. Che poi usiate il linfo o l'Olio Duro, o l'Olioclear a me non importa. Mi importa che non si impacchettino vecchi mobili in inguacchi dannosi per loro e per voi.