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Cassapanca

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(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Mi chiedo che senso ha la gommalacca. Io avrei dato solo il linfo, magari mescolato con un po di cera, e poi avrei incerato. Stai attento a non esagerare con la cera: di solito ne basta pochissima. Se ne dai troppa, col tempo tende a saponificare.
pierpaolomasoni.

 
Pubblicato : 20/08/2009 9:18 am
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

cera mescolata con linfo, in che quantita? e che effetto produce?
grazie

 
Pubblicato : 20/08/2009 6:33 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

è un sistema che veniva usato comunemente: prima passata con olioresina+ un 20% circa di cera d'api e poi cera. In questo modo oltre che risparmiare lavoro si crea un ottimo aggancio per la cera e serve anche da turapori.
In certe occasioni è utile anche la mescola contraria. Per esempio se devo incerare dei travi io aggiungo sempre alla cera un po di linfo: se vi sono sfarinamenti per vecchi tarli me li blocca. è anche possibile dare il linfo su vecchie cere o vecchie vernici. Penso che il 50% delle sverniciature col linfo si possano evitare.
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 20/08/2009 7:14 pm
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

Per il 50% delle sverniciature intendi dire , che i mobili trattati con il linfoil al momento di un successivo restauro non occore sverniciarli?

 
Pubblicato : 21/08/2009 5:40 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Capita spesso che vecchie vernici più o meno deteriorate, con una passata di linfo riprendano vita, ed anche i vecchi smalti opacozzati ed inariditi dal tempo.
Si deve pensare che l'olio di lino una volta dato, subisce un processo di essicazione per ossidazione ed un processo di polimerizzazione per influenza dei raggi uv. gli stessi uv. nel tempo. producono un processo inverso nei confronti dei polimeri; quindi l'olio tende a sparire. Ridandolo non si fa altro che reintegrare ciò che si era dissolto. Naturalmente non funziona sempre, ma vale la pena, prima di sverniciare, di fare qualche prova.
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 21/08/2009 6:47 pm
(@barca66lovere)
Post: 156
Estimable Member
 

complimenti a mastea per il lavoro e sopratutto per aver avuto la cosatnza di recuperare il coperchio originale in modo da mantenere la storia di questo cassone che dal punto di vista estetico a me piace molto.

per  pierpaolo : di solito tu parli di diluire il linfo in acquaragia.. che differenza  pratica c'e' dal farlo con il linfosolv e poi ...il linfo che tu misceli con la cera quanto e con cosa è diluito e la cera stessa che consistenza e che solvente ha in essere ??????
è chjaro che voglio rubarti esperienze ma tant'e' il linfo e i suoi utilizzi mi affascinano molto anche perche' il provare a recuperare le vernici originali di un mobile penso sia alla base di un restauro mirato a "conservare al massimo"  l'originalita' del pezzo e io penso sia molto importante e rispettoso del pezzo stesso e della sua storia.
grazie
giorgio

 
Pubblicato : 22/08/2009 1:44 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Sostanziali differenze tra il linfosolv (limonene) e l'acquaragia non ve ne sono.
I chimici della Geal sostengono che il linfosolv provoca un'essicazione più veloce.
Il limonene può provocare forme allergiche.
L'acquaragia dicono sia cancerogena (blandamente).
In passato ho spruzzato litri di linfo diluito in linfosolv su km di soffitti, senza adeguate protezioni, ed ora tale prodotto mi provoca mal di testa; quindi preferisco l'acquaragia, che anch'essa il più delle volte è distillata dal petrolio e, quindi, tanto sana non è, ma costa meno; te ne accorgi quando ne compri bidoni da l. 50.
Le cere solide di solito sono sciolte in acquaragia, ma ve ne sono anche in alcol (ciò può provocare incompatibilità tra prodotti: conviene fare un test preliminare, anche se basta l'olfatto).
Le cere liquide solitamente contengono limonene. Penso che ciò sia dovuto a motivi economici.  Ripeto: limonene ed acquaragia sono compatibili.
In quanto a dosi e consistenza dei vari prodotti io mi sono sempre affidato alla mia esperienza, sensibilità e problemi tecnici contingenti. Penso che dare una ricetta "buona per tutte le stagioni" sia per lo meno limitativo: devi calcolare un'infinità di fattori che vanno dal potere assorbente del legno alla temperatura ambientale... e, perchè no, al tuo umore.
Per maneggiare bene queste vernici devi pensare alla loro composizione, per la verità assai semplice: olio, resina, cera e diluente: tutti prodotti compatibili che puoi dosare come vuoi: l'olio da elasticità ed idrorepellenza; la resina da durezza e brillantezza; le cere hanno effetti variabili (mi dilungherei troppo) in linea di massima come finitura finale (quelle liquide come il linfoluce danno anche durezza ed aumentano l'idrorepellenza).
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 22/08/2009 10:36 am
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

Solitamente quante mano si danno di linfoil?

 
Pubblicato : 23/08/2009 10:42 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Non vi è una regola. è tutto in base al tipo di legno e al risultato che si vuole ottenere.
Se voglio una superficie lucidissima dovrò dare più mani; per una normale inceratura di solito basta una mano diluita ed una mescolata a cera.
Ma, ripeto, è tutto in funzione ai risultati che vuoi.
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 24/08/2009 8:48 am
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