Benvenuto nel Forum

Accedi o Registrati per poter inserire domande o rispondere agli amici della Comunity.

Per qualsiasi problema scrivi a: inforestauro@virgilio.it

Consigli restauro f...
 
Notifiche
Cancella tutti

Consigli restauro finestra e scuri

59 Post
7 Utenti
0 Reactions
29.6 K Visualizzazioni
(@antony)
Post: 295
Reputable Member
 

Scusate ma non si crea comunque confusione chiamando pittura quello che sulla confezzione ha scritto impregnante e impregnante l'olio di lino?

 
Pubblicato : 18/09/2012 12:00 am
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
Topic starter
 

Grazie mille BLO 😉
Seguirò le tue utili indicazioni!

 
Pubblicato : 18/09/2012 9:10 am
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

Quando parlate di applicare olio di lino e non olioresina, mi spiegate meglio?
Grazie.

 
Pubblicato : 18/09/2012 9:26 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Per Antony: forse non mi sono spiegato bene. Vernici sono tutti i prodotti trasparenti, quindi gli impregnanti, le cere, la gommalacca, gli oli, i poliuretani trasparenti ecc. Pitture sono tutti i prodotti cromaticamente coprenti, per es. gli smalti.
Il termine impregnante indica solo una funzione: quella appunto di impregnare. Gli oli, per esempio, possono essere usati sia come vernici impregnanti, sia come vernici filmanti.

Per olioresina si intende una miscela di uno o più oli e di una o più resine.
L’olio di lino cotto che si trova in commercio per lo più è cotto più volte ed ha l’aggiunta di un essiccativo.
Differenze: l’olioresina ha caratteristiche teoricamente migliori; spesso viene aggiunto olio di tung che conferisce maggior durezza, e le resine in linea di massima dovrebbero dare più brillantezza e durabilità nel tempo. Il deterioramento della vernice è dato dal dissolvimento dell’olio: se hai dato un’olioresina la resina resta, e se sopra vi hai dato della cera, rasta anche la cera; quindi la protezione dura più a lungo.
L’olio di lino singolo può andar bene nelle parti non raggiunte dal sole e forse è più elastico. Comunque si tratta di differenze minime. Trattandosi, in questo caso, di un fondo che verrà coperto da una pittura, va benissimo l’olio.

Paraloid: si tratta di una resina acrilica: volgarmente “plastica”. Le sue caratteristiche sono molto diverse da quelle del legno. In primo luogo non è traspirante. Trattandosi di infissi che devono sopportare sbalzi di umidità notevoli, eviterei proprio per evitare muffe e marcescenze.
L’olio di lino non altera la traspirabilità del legno.
Perché piuttosto non i silicati?

 
Pubblicato : 18/09/2012 10:42 am
 BLO
(@blo)
Post: 146
Estimable Member
 

Per Antony :

Per pittura si intende tecnicamente una finitura pigmentata colorante e totalmente coprente ad alto contenuto solido ( tra il 40 ed il 50 % ) di olio siccativo , pigmenti e resina.
Il vero impregnante ha un contenuto solido tra olio, resina ( ed eventualmente pigmenti se è colorante nonché, opzionale, additivi antimuffa ) tra il 10 ed il 20% , il resto è solvente che ne deve agevolare la penetrazione.
Da una ventina  d’anni circa si trovano sul mercato dei prodotti che sono una via di mezzo tra l’impregnante e la finitura ( chiamati impregnanti ad alta resistenza , cerati ecc. ) che hanno un contenuto solido ( tra olii, resine , cere ,e  pigmenti, se colorati, )  tra il 25% ed il 40% .
Questi prodotti , nati per motivi di praticità, hanno la pretesa di voler impregnare, colorare ( se pigmentati )  impermeabilizzare e finire il legno in 3 mani . A differenza delle vernici o delle pitture non sfogliano ma sfarinano col tempo e , quindi, rendono  più facile la manutenzione.
Normalmente si danno 2 mani di impregnante classico seguite da altre 2 di impregnante cerato o ad alta resistenza. Essendo spesso questi impregnanti ad alta resistenza composti da resine poliuretaniche il risultato estetico "suona" plastico . 
   
L’olio di lino è un olio siccativo che può essere componente ( nelle relative percentuali ) tanto di un impregnante, tanto di una pittura , tanto di una vernice ( per vernice si intende una finitura trasparente ad alto contenuto di resina che sfoglia col tempo  ) tanto di un’olioresina ( finitura trasparente ad alto contenuto di olio  e poca resina che si consuma e sfarina col tempo  ) 
Per fdoncamillo :

La vera olio-resina applicata a più mani contestualmente impregna e fa da finitura. Non è necessario applicare prima l’impregnante.
Nel caso di Mahalo ,che deve applicare come finitura una pittura bianca coprente, e necessario prima impregnare il legno per cui le alternative sono :
1) Applicare  un impregnante classico ( 10-20% max solido ) trasparente ( con o senza additivi antimuffa ) ( p.s. l’impregnante classico trasparente contiene olio di lino con o senza resina sintetica + solvente + eventuali additivi ;
2) Impregnare con olio di lino 20% + 80% solvente;
3) Impregnare con olioresina ( che contiene olio e resina ) 20% + 80% solvente ;
4) Vernice trasparente alchidica 10% ( che contiene poco olio e molta resina ) + 90% solvente ; 

Un’impregnazione di olioresina al 50% nel caso di Mahalo potrebbe tirar fuori  troppo i colori naturali dell’essenza del legno , risultato  inutile, se non controproducente, per una finitura finale bianca coprente.

Vedo adesso che Pierpaolo mi ha preceduto, ma diciamo sostanzialmente le stesse cose. 

 
Pubblicato : 18/09/2012 11:54 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Si, solo che tu hai la precisione e l'esaustività di un chimico delle vernici!

 
Pubblicato : 18/09/2012 12:54 pm
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
Topic starter
 

Gentilissimo  BLO 😉
Le informazioni aggiuntive che hai scritto sono molto chiare e hai risposto ad un ulteriore dubbio che mi era venuto in merito alla percentuale di diluizione...quindi perfetto direi!
In settimana andrò a prendere il linfoil e appena avrò sverniciato la finestra e pulita con il metodo che mi hai suggerito procederò ad impregnarla col linfo + diluente
Come diluente cosa è meglio utilizzare? Terpeni, essenza di trementina, acqua ragia, petrolio bianco...se pensate che ce ne sia uno migliore di un altro...
E per utilizzare il linfoil negli interni di un mobile che dovrà contenere biancheria è possibile usare un diluente a base di limonene o terpeni in genere? Quello di Geal in caso potrebbe andare o puzza?
Grazie ancora a tutti per l'interessamento e i vostri interessanti contributi 😉

 
Pubblicato : 18/09/2012 2:34 pm
(@alessandro-livi)
Post: 146
Estimable Member
 

per ppm: su quali elementi ti basi per affermare che una resina alchidica (linfoil) è traspirante mentre una resina acrilica (paraloid) non lo è?

per mahalo: normalmente non si usano impregnanti  olioresine o altri prodotti per gli interni dei mobili ben conservati (soprattutto quando poi saranno utilizzati per gli usuali utilizzi domestici)i se non una spennellata di gommalacca diluita.

 
Pubblicato : 18/09/2012 8:44 pm
 BLO
(@blo)
Post: 146
Estimable Member
 

            Per Mahalo
          Acquaragia e petrolio bianco sono diluenti che hanno tempi di evaporazione molto veloci e spesso  sono impiegati negli impregnanti in commercio.
            Come diluente delle olioresine si preferisce la trementina ( che ha un costo superiore, in base alla purezza ) per i seguenti motivi :
1) Ha tempi di evaporazione molto più lenti e, quindi, consente all’olioresina ( che ha tempi d’assorbimento più lunghi avendo un maggiore contenuto di solido, tra olio e resina,  rispetto all’impregnante ) di essere assorbita meglio dal legno .
2) La lentezza d’evaporazione torna comoda  all’operatore dando maggiori tempi di “ apertura “ alla finitura ( e quindi consente di lavorare su zone più ampie ) considerato che l’olioresina va applicata a pennello fino a saturazione , lasciata riposare fino ad assorbimento ed asportata con uno straccio nell’eccedenza prima che inizi a seccare.
3) L’essenza di trementina ( che ha costi variegati a seconda della marca e della purezza ) contiene piccole quantità di una sostanza resinosa ( l’olio di trementina ) che ben si amalgama  con l’olio di lino o l’olioresina e contribuisce a tirare fuori i colori dall’essenza del legno ( tonalità arancioni-rossastre ).     
Per l’uso che ne devi fare ( impregnante ), mi orienterei su una più economica acquaragia inodore.

Per gli interni mi sembra che il consiglio di alessandrolisi sia saggio.

 
Pubblicato : 18/09/2012 10:08 pm
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
Topic starter
 

Blo le tue spiegazioni sono esemplari mi hai chiarito bene le idee grazie mille! Mi tornerà utile anche in futuro..
Per il discorso interni anche io ho sempre "ovattato" cassetti e ripiani nel caso in cui fossero di essenza pregiate...in questo caso il mobile ha fodere di mogano ed ha bisogno di essere nutrito. Quindi magari linfo ben diluito e poi un'ovattata potrebbe essere una soluzione buona penso...
Grazie ancora gentilissimi 😉

 
Pubblicato : 18/09/2012 11:45 pm
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

Mahalo,
per gli infissi esternamente sei costretto a pitturare per oblighi condominiali, ma l'interno potresti lasciarlo a vista!! pitturare il legno mi sembra un reato!!!

 
Pubblicato : 19/09/2012 9:09 am
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
Topic starter
 

Mhà...il fatto è che a me  sta doppia finitura mi sa tanto di moderno, mi ricorda tanto le finestre legno/alluminio e  mi convince poco a livello estetico....
No mi sembra di aver mai visto infissi vecchiotti tipo i miei con doppia finitura...li ho sempre visti o in legno o tutti dipinti...
Pero ci sta che mi sbaglio eh...ripeto non è che sia un esperto di infissi... 😉

 
Pubblicato : 19/09/2012 11:04 am
 BLO
(@blo)
Post: 146
Estimable Member
 

Di niente , Mahalo.

Scusa ma che intendi per " ovattare " i cassetti?

 
Pubblicato : 19/09/2012 11:35 am
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
Topic starter
 

Haha...scusa tu..a volte mi esprimo male..è un modo per dire che li lucido con un tampone fatto di cotone (ovatta) NON avvolto dala tela e immerso in gl al 25% circa......prime mani senza olio e poi a sfumare con un po di alcool e seccare l'olio rimasto...
Vengono bene senza esagerare ovviamente...almeno si evita l'effetto "gomma a pennello" che trovo decisamente troppo rustico suuna fodera di mogano e orrendo su una fodera di legno dolce ...perlomeno a me non piace.
Se gli interni sono pregiati pennellare gl e pagliettare è un insulto...
Se sono in legno dolce pure perché anziché rimanere del bel colore naturale diventano arancioni...
Quindi a gusto mio personale o "ovattata" o nulla (o carta o stoffa).
Veramente aprire i cassetti e trovarli "a posto" è piacevole...e sono quei particolari che ti fanno davvero gustare il mobile antico....
Ciao!

 
Pubblicato : 19/09/2012 12:12 pm
 BLO
(@blo)
Post: 146
Estimable Member
 

    Cassiopea ha detto : << ...impregnare non serve a nulla, anzi impedisce alla pittura di aggrappare bene, >>.

    Se non impregni, quando la pittura dell'infisso inizierà a craccarsi ed a sfogliare, l'acqua piovana si infiltrerà tra il legno a nudo e le parti poco aderenti della pittura stessa . Il ristagno ripetuto dell'acqua porterà  muffa o , peggio, marcimento del legno.   

     
   

 
Pubblicato : 19/09/2012 12:16 pm
Pagina 2 / 4
Condividi:
Translate »