Benvenuto nel Forum

Accedi o Registrati per poter inserire domande o rispondere agli amici della Comunity.

Per qualsiasi problema scrivi a: inforestauro@virgilio.it

Consigli restauro f...
 
Notifiche
Cancella tutti

Consigli restauro finestra e scuri

59 Post
7 Utenti
0 Reactions
29.6 K Visualizzazioni
 BLO
(@blo)
Post: 146
Estimable Member
 

Credo che P. Ambrosi , Direttore Tecnico Commerciale della Adler Italia , la differenza tra vernici, smalti e pitture la conosca bene .

Giusto per non fare confusione o , per usare parole a te care, fare falsa informazione.

Se non conosci la Adler , link : http://www.adler-italia.it/it/

 
Pubblicato : 25/09/2012 1:03 pm
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
Topic starter
 

Nei prossimi giorni mi dedicherò alla finestra. Oggi ho iniziato con gli scuri e le prime 2 mani di smalto sono venute via con lo svernicatore. Pero poi ho trovato una pittura grigioverde a cui lo sverniciatore non fa nulla o quasi.
Ora siccome si intravede un bel larice rossiccio sotto mi sarebbe piaciuto fare gli infissi colorati e pero tenere gli scuri di legno naturale.
Se pero diventa un lavorone lascio perdere e rivernicio tutto...
Che mi consigliate di fare?

 
Pubblicato : 12/10/2012 6:30 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Il bianco probabilmente è una nitro; il grigio (tinta tipica piemontese chiamata gridellino: grigio del lino) è una biacca: carbonato basico di piombo ed olio di lino. È rognosa da togliere. Potresti usare l’ Estrattore sverniciante della Geal, ma lo fanno solo su ordinazione. Prova col fon. È un peccato toglierla, ma è proprio tanto deteriorata! Ed una pittura simile per reintegrare non la trovi.

 
Pubblicato : 12/10/2012 7:50 pm
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
Topic starter
 

Si è peccato eliminarla ma davvero è malridotta...allora faccio tutto col phon e mi risparmio lo sverniciatore...ma secondo te vale la pena o meglio ripitturare tutto dello stesso colore? Intendo dire fare tutto sto sbatti e poi ritrovarsi con la finestra bianca e gli scuri di legno naturale ...di mio tenderei piu all'uniformità cromatica pero mi piaceva anche avere gli scuri di legno ma nn so se sia una scelta "stilistica" valida...
per le finestre nemmeno ci provo tanto dovrò ritinteggiarle farò solo carta vetrata per spianarle bene e via di pennello...
Grazie, gentile come sempre 😉

 
Pubblicato : 12/10/2012 8:13 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Certo è un bel larice, ma sverniciarlo bene è una rogna! anche usando il fon dovresti poi lavorare di sverniciatore!

 
Pubblicato : 12/10/2012 8:32 pm
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
Topic starter
 

Allora mi sa che li ripitturo...

 
Pubblicato : 12/10/2012 9:07 pm
 BLO
(@blo)
Post: 146
Estimable Member
 

Guardate un po’ cosa ho trovato ( in italiano )  : “LA VALUTAZIONE SPERIMENTALE DEI CONSOLIDANTI PER IL LEGNO”, a cura del Dipartimento di Studi per la Conoscenza e la Valorizzazione dei Beni Storici e Artistici - Università degli Studi della Tuscia – Viterbo.

Il Linfoil (miscela di oli vegetali, resine e cere dure in solvente alifatico ) è stato messo a confronto  con prodotti  che sono stati più specificamente studiati  per il consolidamento del legno : Paraloid B72 ( resina acrilica ) , EPO155, (resina epossidica ) ,  Templum EPO TOP ( resina epossidica ) , Regalrez1126 ( resina alifatica ) , Linfosolid (consolidante della Geal a base di polimeri acrilici ) .

Interessante mi sembra questo passaggio finale : “Le resine acriliche e alifatiche hanno mostrato una migliore penetrazione e una buona resa estetica ma un blando effetto consolidante, al contrario le resine epossidiche permettono un consolidamento efficace ma con variazioni cromatiche anche notevoli "

Considerato che il Linfoil non  è stato studiato con lo scopo specifico di consolidare il legno , una migliore penetrazione con blando effetto consolidante e senza variazioni cromatiche mi sembra già un ottimo risultato.

Allego il link : http://dspace.unitus.it/bitstream/2067/1270/1/116_PELOSI.pdf

 
Pubblicato : 13/10/2012 1:05 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Da una rapida lettura mi pare di cogliere alcune imprecisioni, (per es.: “Senza dubbio le resine acriliche hanno mostrato una migliore penetrabilità ed, in particolare Linfoil, per entrambe le specie legnose. “ Il Linfoil non è una resina acrilica!) è interessante e conferma le mie affermazioni sul potere consolidante dell’olio di lino, che poi non sono mie se non a livello di esperienza. Sempre parlando di esperienza sul campo, certamente le resine epossidiche hanno un alto potere consolidante, e cromaticamente conferiscono un forte effetto bagnato, leggermente superiore e più freddo rispetto all’olio di lino. Sarebbe interessante rivedere la tesi di laurea di Marco Susini (fondatore della Durga), sull’olio di lino; purtroppo l’ho persa. Tratta di sperimentazioni condotte nell’arco di 4 anni.
Trovo che la carenza di questo studio sia data dal non aver prestato attenzione alla permeabilità dei prodotti. Una ricerca seria dovrebbe prendere in considerazione anche questo importantissimo aspetto.
Ultimo appunto critico: la resistenza meccanica non è data solo da rigidità e durezza dell’oggetto, ma anche dalla sua elasticità; ciò non mi pare sia stato preso in considerazione. Le resine epossidiche (che ho usato come consolidanti), al contrario delle acriliche e dell’olio, spesso si rivelano troppo rigide, col pericolo di provocare distacchi della parte consolidata

 
Pubblicato : 13/10/2012 6:07 pm
(@alessandro-livi)
Post: 146
Estimable Member
 

A questo link c'è un interessante lavoro sulle vernici. C'è un capitoletto anche sugli oli siccativi.
www.dmfci.unict.it/siracusa/web1/materiale_didattico/m1.pdf

 
Pubblicato : 13/10/2012 6:25 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Lo conoscevo già. È interessante, ma contiene varie imprecisioni di tipo storico. Incominciando a rileggerlo, per esempio:
“note già agli antichi egizi: fino al 1800 l'olio di lino costituì pressoché l'unico veicolo per pitture e vernici. E’ iniziato allora l'impiego di oli cotti, oli modificati con colofonia e altre resine naturali per migliorarne la velocità di essiccamento e alcune proprietà del film. La prima fabbrica di vernici nasce in Inghilterra nel 1790 (in Italia nel 1860), e l’industria si sviluppa rapidamente in tutto il resto dell’Europa durante i primi anni del 1800.” L’olio è sempre stato mescolato alla resina. Lo stesso termine vernice deriva da Berenix: era una città sul mar rosso fondata da Tolomeo IV; nel suo territorio si estraeva la sandracca; i greci col termine berenix indicavano sia tale resina, sia la vernice.
Anche affermare che la prima fabbrica è nata in Inghilterra nel 1790 è completamente fuorviante. Basti pensare alla fabbricazione della biacca (repubbliche marinare ed Olanda) che aveva tutte le caratteristiche e le dimensioni di moderne industrie. Nel 600 in tutt’Italia era diffuso L’olio d’ambra di Venezia, per non parlare del Megylp olandese. Già dal 1000 vi erano grosse fabbriche di vernici e pitture!
Comunque sotto l’aspetto della chimica delle vernici direi che è ineccepibile ed interessante.

 
Pubblicato : 13/10/2012 7:55 pm
(@alessandro-livi)
Post: 146
Estimable Member
 

Probabilmente però la datazione riportata si riferisce alla nascita delle prime fabbriche concepite a livello industriale.

 
Pubblicato : 13/10/2012 8:16 pm
 BLO
(@blo)
Post: 146
Estimable Member
 

Lo conoscevo anch'io, quello studio, Alessandro. E' interessante, grazie.

 
Pubblicato : 13/10/2012 8:18 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Sì, probabilmente si riferisce alla cosiddetta nascita dell’industria, ma induce a far credere che gli artigiani prima di allora si fabbricassero le vernici. E' per questo che ho usato il termine imprecisione e non errore.

 
Pubblicato : 13/10/2012 8:40 pm
(@mahalo)
Post: 480
Honorable Member
Topic starter
 

Interessante...anche il fatto che se ne parli a livello accademico in ambito di valorizzazione dei beni storico artistici

 
Pubblicato : 13/10/2012 11:00 pm
Pagina 4 / 4
Condividi:
Translate »