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sto restaurando un vecchia credenza in noce ho le fiancate sbriciolate completamente all'interno le vorrei rinforzare con del consolidante fatto da me con acqua e colla , o pensate che ci sia qualche altro metodo o prodotto. saluti a tutti.
Acqua e colla???????????????????????????lo usavano ma non lo usare pure te...azzereresti la traspirazione del legno e rovineresti il mobile; qualcuno può suggerirti Paraloid B52, in concentrazione 5-7%(diluente o acetone....), io come forse altri ti consiglio olio di lino o meglio linfo (diluito, prima..)...!!l'ho provato tempo fà, ero un pò scettico, adesso l'ho sposato appieno!!!
Cmq aspetta altri suggerimenti...magari ci sono idee migliori..ciao ciao 😉
Vi sono vari sistemi, dal paraloid alla segatura mescolata con colla. L’inconveniente è che più o meno tutti tolgono traspirazione al legno. Io di solito preferisco consolidare con olio di lino. Per stabilire la procedura esatta dovrei poter vedere il mobile. Se l’ammaloramento è molto avanzato farei una prima impregnazione con olio di lino crudo mescolato al 50% con acquaragia (da crudo penetra più in profondità) in modo che arrivi sino alla parte buona. Dopo qualche giorno impregnazione con olio di lino cotto. Devi dargli il tempo di essiccare. Ricorda che l’essicazione avviene per ossigenazione, quindi devi fare in modo che non si formino grossi cumuli; magari procedi per impregnazioni successive aspettando che la precedente sia asciutta. Se la situazione non è drammatica dovrebbe bastarne una. Passata finale col linfo che, contenendo una resina, conferisce maggior resistenza meccanica. In certi casi conviene usare uno spruzzino da giardino anziché il pennello.
Il paraloid è molto usato: in pratica plastifica il legno.
Segatura e colla (o la perlinata o il vinavil) possono servire come consolidamento riempitivo, ma io preferisco consolidare con olio e magari coprire tutto con pannelli di legno.
Buon divertimento
mentre scrivevo Marco mi ha prevenuto; sostanzialmente diciamo la stessa cosa
pierpaolomasoni
pierpaolo grazie delle tue informazioni ma volevo chiederti quanto tempo ci vuole x ascigare l'olio ciao
Difficile rispondere. Vi sono troppe variabili: la quantità dell'olio, la temperatura, la quantità di ossigeno con la quale viene in contatto.......
Queste operazioni vanno fatte con calma, conviene non aver fretta. Un sistema per abbreviare i tempi è di aggiungere un essicativo. Oppure usare una vernice che lo contenga già, per esempio il linfo, o usare delle lampade uv.
Se ti può consolare, i tempi tecnici sono lunghi, ma i tempi effettivi di lavoro sono brevi.
pierpaolomasoni
lo scorso anno consolidai con olio di lino crudo alcune porte inizio secolo, niente di che ma siccome erano in linea con le cornici che invece erano di pregio, la proprietà decise per un loro consolidamento che mi fu affidato, sperimentai l'olio di lino crudo per la sua capacità di penetrazione, sicuramente un risultato centrato, ma tempi di lavorazione lunghissimi, ho accelerato l'essicazione sempllicemente esponendole al sole, ma comunque sono partite tre settimane, di contro c'è che il trattamento le ha rese dure come il ferro, avvo problemi in corrispondenza delle serrature, dove lo spessore appariva estremamente sottile, ma l'olio ha ridato elesticità e corpo ad un legno(douglas) che appariva secco e friabile.
ora uso il linfo e i tempi sono ridotti.
volevo sapere qualcosa di piu sul linfo caratteristiche e modo duso grazie a tutti x i suggerimenti
Il linfo è una vernice costruita su un formulato storico: olio di lino+una resina+un diluente. Vernici del genere vengono prodotte il Italia anche da altre ditte (Durga, New chemical prevention, ecc....). Tali vernici venivano già prodotte in epoca preistorica.
Le variabili sono la proporzione diversa tra l'olio e la resina, la resina usata, eventuali altri oli. La chimica moderna ha tentato di creare altre vernici, ma i risultati sono sempre stati negativi. Per esempio i poliuretanici, oggi molto usati, inventati da Otto Bayer, a parte la loro tossicità, danno luogo ad una pellicola che dopo poco tempo si staccherà dal supporto.
Le olioresine sono immuni da tali fenomeni perchè penetrano nel legno, creano una pellicola sottilissima che col tempo si dissolve (per un eventuale restauro non occorrerà sverniciare, ma soltanto ridare la vernice). Lo spessore del film è in base al numero di mani che si danno. Vi sono poi tutte le variabili di queste vernici, che possono essere con una maggior quantità di olio, per esempio, e di conseguenza più elastiche, o con meno olio e più resina, quindi più rigide e fragili. Vi sono olioresine costituite da standolio (olio cotto più volte), e potrei continuare; le variabili sono pressochè infinite.
Nel mio lavoro ho scelto di specializzarmi col linfo (a volte uso altre vernici) perchè mi pare sia la vernice più versatile, adatta a coprire la maggior parte delle esigenze.
pierpaolomasoni
Per curiosita che uso se ne faceva del linfo durante la preistoria?
Volevo semplicemente dire che le olioresine erano già presenti presso tutti i popoli più antichi e non si sa quale fu il primo ad usarle, come la biacca e la calce.
pierpaolomasoni