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diluizione gommalacca

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(@peggy_suicide)
Post: 3
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salve a tutti un saluto a tutti gli utenti del sito/forum - sono nuovo appena registrato - al momento ho seguito solo questa discussione perchè mi interessava comprendere il discorso della diluizione della gomma lacca -

premetto innanzitutto che non ho mai lavorato su veri mobili antichi, a parte qualche piccolo oggetto non di grande valore, il mio istruttore fino ad un pò di tempo fa era un signore anziano il quale possedeva un mesticheria dove vendeva tantissimi prodotti. egli, in quanto io avevo dei mobiletti in abete di svezia grezzi mi insegnò come trattarli ( secondo il suo metodo ovviamente ) - successivamete ci ho realizzato il mio studio -

descrivo l'iter

- una mano di turapori - nitro (marca tassani )
- scartata con orbitale dopo 24 ore
- due mani di gommalacca - da passare con pennello sottili largo 50 mm - dati nell'arco di 48 ore 24 la prima 34 la seconda
- una scartata con carta abrasiva ( ora non ricordo di che misura )
- per gli sportelli un passaggio con cera - data con panno di lana sensa lucidatura - 6 mesi di attesa per passare la seconda mano - al che altri sei mesi e poi lucidatura -

- per i fianchi i sopra ed i sotto - un passaggio con miscela molto diluita di lucidina + nitromat (ucic) miscelata 250 ml di lucidina e 500 ml di nitromat allungata con diluente nitro -

l'uomo in questione mi prepararava la gommalacca già diluita ( ad una diluizione purtroppo ignota ) - è passato un anno e questa bravissima persona purtroppo  è morta - ed io mi sono ritrovato a dover preparare dei nuovi mobiletti identici ad i precedenti com lo stesso sistema - ma per la gommalacca sono ad un punto morto - l'unica cosa che so è che lui la chiamava abtn - facendo varie ricerchè l'ho trovata a circa 10 euro al kg

da qui le mie domande -

- quale diluizione usereste voi - in modo da non colorare troppo il legno e farlo tornare come i mobili già trattati ?
- ho trovato vari tipi di gommalacca sul net - a parte la abtn la extra chiara decerata in scaglie e la rubino decerata in scaglie - ( prezzi molto alti 33 eur il kg ) - sapreste per mia curiosità spiegarmi l'utilizzo ?
- nella discussione ho letto effetto caramella - sapreste spiegarmi cosa significa in parole molto povere -
- inoltre ho letto che si usa tamponare - cosa significa eseattamente - e con cosa si tampona ?

scusate se sono stato prolisso

un nuovo saluto a tutti

marcello
 

 
Pubblicato : 01/09/2008 10:23 am
(@aporia)
Post: 833
Prominent Member
 

Strano procedimento e molto incongruente: la gommalacca data a pennello su vernici a nitro è totalmente inutile. La gommalacca deve essere stesa a tampone sul legno grezzo altrimenti filma (come le vernici sintetiche che hai usato) ed è sprecata. Il procedimento è ben spiegato su questo sito. "Effetto caramelloso" è un modo di dire per indicare verniciature filmanti e magari non in modo uniforme (la gommalacca dovrebbe rimanere solo nei pori). E' molto difficile fare una nuova verniciatura a distanza di un anno perchè nel frattempo quella vecchia si è già alterata. I diversi mobili subiranno un invecchiamento diverso. Puoi fidarti solo del tuo occhio e cercare di avvicinarti il più possibile al pezzo iniziale.  La gommalacca più è raffinata, più è chiara, più costa (almeno in linea generale). Quella completamente decerata è più fragile e si usa solo per particolari lavori ad intarsio (ad esempio per mantenere molto chiare le parti in bosso o avorio).

 
Pubblicato : 02/09/2008 11:55 am
(@peggy_suicide)
Post: 3
New Member
 

grazie della spiegazione - per quanto incongrunte significhi privo di coerenza - il sitema che ho adattota a me è sembrato soddisfacente - ovviamente nell'ottica delle mie esigenze e della "qualità" si fa per dire del legno che ho adoperato e dell'esperienza che ho - ad oggi gli sportelli su cui ho dato la cera e che ho lucidato di recente mi sembrano venuti davvero bene......

effetto film ? cosa intendi esattamente

thx ancora

 
Pubblicato : 02/09/2008 1:04 pm
(@pin8cchio)
Post: 357
Reputable Member
 

infatti è un procedimento privo di coerenza.
una delle diatribe più accese del forum è quella di chiudere il poro, nella gl c'è chi usa la pomice e chi no, c'è chi ci crede e chi no, ma nessuno mi sembra usi turapori e prolunghi il processo di lucidatura per un anno o giù di li, in quanto al risultato bisogna vedere quale è il temine di paragone che adottiamo, prova un poco a paragonare i tuoi sportelli a uno specchio che invece di riflettere in maniera fredda lo fa con toni caldi e poi facci sapere. Ps il forum ha una miniera di post sulla lucidatura con una casistica paurosa, basta spulciare un poco e si trovano risposte impensabili.
un saluto

 
Pubblicato : 04/09/2008 3:26 am
(@peggy_suicide)
Post: 3
New Member
 

paragonarlo ad uno specchio ....... no non ho certo quelle pretese .... non cerco una riflettenza di un parquet trattato ad olio e poi a cera ..... se quello è il limite che tu intendi o forse oltre .... si fa per dare delle pietre di paragono in quanto è sempre molto difficile spiegarsi a parole su cosè che valsono sullo solo sull'impressività visiva...

io ho detto che mi sono accontentato .... per il materiale ed il valore che avevo nelle mani ................

secondo me non è un processo privo di coerenza .... per esempio ho coltivato la passione per la fotografia da tanto tempo  fino al punto da realizzare sviluppi con formule mie ... che vendevo addirittura ... da quella esperienza ho capito che le strade sono spesso tante ed ognuna porta a risultati diversi e che spesso le cose che scoviamo avvengono per coincidenze molto strane in quanto noramelmente si cerca un qualcos'altro .... come per citare il modo con cui è stata scoperta l'aspirina o addirittura le micronde..........

poi sai ... mi ripeto ognuno ha un procedimento ed ognuno risultati diversi come ne design guarda i mobile della lago della misura emme o della pianca...............

magari prima di dire che non ha coerenza ........ prova... comunque

dico che è coerente per questi motivi

1) il turapori si da diluitissimo tale che penetri ma no crei una sorta di barriera - o megli osi da per far rizzare il primo pelo .... come si dice dalle nostre parti...

2) dopo la levigatura con l'orbitale la gomma lacca a seguire è penetrante infatti le fibre del legno si rialzano anchessa molto diluita e seconda mano meno diluita ( suppongo alla metà )

3) finito questo prcedimeto si alza un altro strato di pelo ma molto più piccolo e la fibra leggermete rialzata dopo l'evaporazione dell'alcohol

4) a sto punto con una abrasiva di 380 circa si rileviga tutto le parti piane semplici con orbitale ed il resto a mano........

5) il legno diventa liscissimo e si passa la cera

6) sull'attendere forse mi sono spiegato male .... il far passare molto tempo è solo per la prima mano la prima prima che si da poi successivamente non c'è piu bisono ... da questa prima mano si attende 6 mesi e sil lucida passati sei mesi si da una seconda mano e si lucida il giorno dopo .... da qui ad intervalli regolari ogni 12 mesi

spero d'essere stato chiaro

per i consigli che mi dai leggerò ma tieni conto che io non mi leggerò tutto il forum.... per l'amor di dio!!! ma leggerò quello che mi serve in base alle necessità che ho al momento.....

alla terza domenica di settembre alla fortezza da basso a firenze c'è il mercatino all'aperto tante cose interessanti da vedere spero di trovare ciò che tu intendi per farmene un idea

see ya

M.

 
Pubblicato : 08/09/2008 5:55 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Non so come sia stata inventata l'aspirina, dato anche che era già conosciuta ed usata dai romani, e, prima ancora, dagli etruschi (le donne andavano a partorire sotto i salici per attenuare il dolore). Voglio dire che basta conoscere la storia, dal momento che i nostri antenati sapevano osservare la natura ed usarne i principi attivi senza doverli sintetizzare e snaturarli e magari dover respirare prodotti dannosi per la nostra salute.
Il modus operandi descritto mi sembra macchinoso, lungo e dai risultati pessimi.
Oltre che il risultato che si ottiene sul momento si deve pensare a quello a lungo termine. Sono sempre stato convinto che dopo la nostra morte vi saranno le nostre opere a testimonianza. é una forma di sopravvivenza. Trovo impressionante come nella nostra società che fa di tutto per neutralizzare l'idea della morte, l'idea dell'immortalità nei suoi vari aspetti tenda a sparire. Così ci troviamo a prendere come esempio positivo mobilastri di fattura industriale pessimi sotto tutti gli aspetti, tecnici ed estetici, che hanno come fine la caducità (perchè l'industria deve produrre) e rendere sopportabile l'invivibilità di spazi angusti; in compenso riescono ad accorciare la vita grazie ai biocidi ed ai cancerogeni che distribuiscono nell'ambiente. Ed intanto ascoltiamo panegirici sulla su una supposta "sicurezza"....
Scusate lo sfogo, ma questa mancanza di conoscenza della storia ed esaltazione di certo modernismo che presuntuosamente la ignora totalmente, mi fa perdere le staffe.
Un'ultima cosa: le grandi opere d'arte sono sempre state realizzate con materiali umili, per esempio il legno. Il compensato non è un materiale umile; è soltanto un materiale pessimo, pieno di colle ureiche, costa più del legno ma in compenso è tossico.
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 08/09/2008 6:39 pm
(@pin8cchio)
Post: 357
Reputable Member
 

chi non ti conosce direbbe che hai mangiato Pane e Foscolo, anche io credo con molta semplicità che continuiamo a vivere nel ricordo dei nostri cari e in generale per le cose che abbiamo fatto, si continua ad esistere anche nei manufatti che creiamo che mi piace pensare siano una sorta di accumulatori capaci di parlare di noi a chi verrà in seguito. Un mobile parla, parla dei traslochi, delle abitudini di chi lo ha posseduto, delle dimore che ha abitato, della cura che ha ricevuto, dell'abilità e della passione dell'artigiano che lo ha "generato" delle cose che ha contenuto nel tempo,( le macchie che non riesco proprio a togliere dal fondo dei cassetti dei comò sono quelle dei medicinali che resistevano sulle garze che si conservavano anche dopo l'uso)   Sono sicuro che l'amico peggy avrà modo di meditare e di toccare con mano coerente le sue scelte tecniche,orbitale compresa, che spero voglia destinare a manufatti di nuova costruzione, Per il resto credo che il forum sia attivo e bello proprio perchè ospita tutte le voci in maniera libera.
Ognuno si muove secondo le proprie opinioni e la propria esperienza, gli espositori del mercatino della fortezza da basso sono avvisati.
un saluto

 
Pubblicato : 09/09/2008 1:32 am
(@aporia)
Post: 833
Prominent Member
 

Ho dato io l'avvio alla polemica e la chiudo in modo un po' brusco. Chi fa affermazioni del tipo: "ma tieni conto che io non mi leggerò tutto il forum.... per l'amor di dio!!! " non mi sembra disposto ad imparare dai propri e dagli altrui errori. Quindi, visto che cercavi solo un plauso, il tuo procedimento è perfetto, i tuoi mobili sono perfetti e tu sei perfetto! Non ti preoccupare di chi è così scemo da cercare per tutta la vita di capire!

 
Pubblicato : 09/09/2008 11:27 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

non sarei così drastico. ciò che mi fa imbestialire è la presa in giro che subiamo.
è un po come quello che capita per i generi alimentari: un pomodoro viene pagato al contadino uno ed arriva sulle nostre tavole a cento. provate a confrontare il prezzo del pioppo e quello del compensato!!!!
certa industria ci fa strapagare i veleni coi quali ci intossica, quando spendendo meno potremmo avere materiali sani e duraturi. ma per accorgersene occorre diffidenza e volontà per fare qualche ricerca merceologica. e tempo; ma siamo sempre di corsa.....e poi capita come a me che mi sento spesso dire che ho la vocazione alla contestazione.
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 09/09/2008 5:48 pm
(@mario56)
Post: 33
Eminent Member
 

Scusa Pierpaolo ma mi sento un poco tirato in ballo .
Ti faccio rispettosamente notare che l'esempio del pomodoro con il compensato non lo vedo , semmai il pomodoro e la passata in vetro con il pioppo ed il multistrati, in mezzo alle cose vi sono una serie di lavorazioni industriali che necessitano di grossi investimenti.
Anche perchè se il profitto fosse come Tu pensi non avrebbero chiuso tutte quelle industrie del legno che stavano in brianza nel primo dopoguerra , anni 50  , 30 trancerie , oggi  7.
Non mi sembra la sede adatta ad una discussione sui prezzi e sui costi delle produzioni industriali dei giorni nostri , soprattutto perchè quello che Tu ritieni il prezzo del pioppo quello che pago io in tronco o quello che paga l'abbattitore al coltivatore per rivenderlo a me ?
Ed il prezzo del compensato qual'e' ?
Quello che paga il rivenditore per un autotreno o il prezzo di un pezzo di multistrati sezionato che aquista chi appunto utilizza solo pezzetti di legno magari per riparare ?
Mi piacerebbe parlarne , ciao Mariio

 
Pubblicato : 10/09/2008 7:19 pm
(@mastrogeppetto)
Post: 6
Active Member
 

non sarei così drastico. ciò che mi fa imbestialire è la presa in giro che subiamo.
è un po come quello che capita per i generi alimentari: un pomodoro viene pagato al contadino uno ed arriva sulle nostre tavole a cento... ecc.

Scusa Pierpaolo ma mi sento un poco tirato in ballo .
Ti faccio rispettosamente notare che l'esempio del pomodoro con il compensato non lo vedo , semmai il pomodoro e la passata in vetro ... ecc.

Ma siamo sempre nello stesso trhead?  ;D

 
Pubblicato : 12/09/2008 11:19 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Non mi sono spiegato bene e me ne scuso. La presa in giro che accusavo non si riferiva a chi lavora, inizia produzioni quando conviene economicamente e le cessa quando non sono più remunerative. Mi riferivo al sistema che ci fa credere cose false.
Il costo del pioppo è certamente inferiore a quello del compensato, e, se non è stato essiccato in forno con conseguente impregnazione con biocidi, non è tossico per noi poveri umani, e la sua durata è di gran lunga superiore a quella del compensato. il compensato è un agglomerato di colle ureiche altamente tossiche (soprattutto quello prodotto in Italia; quello tedesco, grazie alle loro leggi, lo è meno).
Insomma, mi sembrerebbe logico, dovendo febbricare un mobiletto, usare del pioppo anzichè compensato; usare vernici classiche anzichè intrugli di solventi e prodotti di sintesi che non danno certo risultati soddisfacenti.
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 12/09/2008 7:01 pm
(@mario56)
Post: 33
Eminent Member
 

Mi trovi d'accordo con Te quasi in tutto .
Sulla produzione in Germania meno , poichè i componenti delle colle sono gli stessi , le colle che usiamo in Italia  sono tedesche , i risultati identici ma si può barare su come presentare le analisi che vengono effettuate .
E' un discorso lungo e complesso , se ti fidi Ti posso assicurare che e' un problema meramente economico , quello che produciamo noi italiani è forse anche meno tossico di quello prodotto  dalle industie a capitale straniero .
Se invece ti riferisci alla tossicità dell' MDF allora il dicorso cambia , ma  questa è un'altra storia.

 
Pubblicato : 12/09/2008 7:50 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Mi sento spesso dare del cinico, ma ancor più spesso la realtà mi dice che pecco di buonafede. Comunque sempre di materiali tossici si tratta.
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 12/09/2008 10:38 pm
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