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Ho preparato una prima volta la ricetta dell' encaustico ( ricetta in se molto facile da eseguire ) secondo le indicazioni prese sul libro: Finitura e lucidatura nel restauro del mobile ed. IL Castello.
Le proporzioni sono 80/100 gr. di cera su un litro di essenza di trementina, riuscendo ad ottenere una buona crerma ( ho letto su questo sito proporzioni significativamente maggiori di cera) + un cucchiaio di terre colorate, noce chiaro per la precisione.
Ho poi tentato nuovamente la stessa ricetta perchè mi serviva un colore mogano, ma in questo caso il risultato è stata una sostanza assolutamente liquida che dopo oltre due settimane di riposo non condenza. Pensando che potesse essere vecchia la trementina ho ripetuto l'esperianza con trementina nuova, dividendo il composto in due barattoli diversi, il primo senza coloranti (era forse il mordente mogano la causa del fallimento? ) e il secondo nuovamente aggiungendo il mordente mogano. dopo due giorni il risultato è sempre una sostanza liquida.
Cosa può essere successo ? cosa secondo Voi può aver generato la differenza tra il primo e gli altri risultati ? proverò le Vs. proporzioni ma rimango curioso di come la stessa cosa abbia funzionato in un occasione e fallito nell' altre.
Grazie e complimenti per il Vs. sito che insieme a mia moglie abbiamo scoperto oggi.
se le proporzioni erano uguali ed anche le sostanze impiegate, io credo sia al temperatura la causa di tale differenza.
Ti ringrazio, e per quanto inesperto anch'io avevo pensato alla temperatura o che avessi chiuso i barattoli, dove avevo messo a riposare il composto, troppo presto, anche se avevo atteso che si freddasse.
Che Ti sembra delle proporzioni 80/100 gr cera su 1lt trementina?
Grazie comunque e se vorrai rispondere ancora.
rinnovo i complimenti al sito che ho iniziato a visitare da pochi giorni.
suppongo che per cera si intenda quella d'api. quasi mai tale cera si usa singolarmente perchè molto spesso risulterebbe appiccicosa anche dopo essicazione, altre volte torppo fragile e non persistente. il più delle volte veniva addizionata con cera carnauba, che ne accresce la lucentezza e l'indurimento. (direi circa 150 grammi su un chilo)
tutti i prodotti naturali sono soggetti a grandi variazioni di qualità dovute a vari fattori quali la stagione di raccolta e la provenienza; basti pensare alle varie qualità di miele: un miele d'acacia è molto dissimile da uno di castagne. la stessa differenza si riscontra nei vari tipi di cera d'api.
è per questo che le dosi delle ricette sono sempre solo indicative.
è l'esperienza che deve dirci quale è la densità giusta.
inoltre mi lascia perplesso il fatto di colorare la cera: in tal modo, data la diversità di assorbimento del legno nei vari punti, il risultato sarà una tinta non omogenea e disarmonica. meglio colorare il legno prima dell'inceratura.
pierpaolomasoni
Grazie.