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Ciao a tutti
Voi che vernice usate per i piani dei tavoli che devono essere usati per mangiarci sopra??
La gommalacca so che è sensibile al calore e per questo non è consigliabile....
Mi date qualche info???
Grazie
Molto dipende dall'essenza lignea di cui è fatto il piano
cosa c'entra l'essenza?? se il problema è la vernice, in questo caso la gommalacca...
non credo ci siano differenze tra un piano di noce e uno in abete
grazie
Che palle.
Se dico che dipende ANCHE dall'essenza dipende anche dall'essenza ti è chiaro o no?
Anzi già che ci siamo diciamone pure un'altra: dipende da che tavolo è, stile, epoca, legno...vabbé?
In caso non te ne sia accorto è un forum che parla di restauro non di bricolage e fai da te.
E' un segreto di stato? Non si può sapere che tavolo è?
Personalmente se non è un tavolo antico nemmeno ci perdo tempo a rispondere.
Comunque per tua informazione due cosette te le dico cosi magari ti togli sto tono saccente da somaro:
1- Un piano in noce è bello trattato in una certa maniera un piano in abete trattato nella stessa maniera fa schifo.
2- Alcune essenze come il teak o in certi casi il mogano o alcuni legni di conifera come il larice addirittura sono belli senza alcun trattamento. Anche la quercia e simili a me piacciono più naturali possibile o al limite con trattamenti poco filmanti.
3- Legni con una fibra compatta andrebbero comunque rifiniti a poro chiuso (a gusto mio), legni con una fibra larga come una casa magari è preferibile lasciarli aperti
4- La gommalacca non è di per sè un limite se ci devi solo mangiare basta avere delle accortezze ma se ci devi pure preparare da mangiare e usarlo come tavolo da cucina ci possono essere delle finiture piu o meno adatte...ma tu mettici la poliestere che fai prima
Mahalo, giornata no?
Spero di non innervosirti anch'io. Non sarei così meticoloso dal momento che la gommalacca, assai recente, nn è mai stata usata per oggetti di uso comune perchè troppo fragile e deteriorabile. In passato si usava olio di lino cotto o una vernice composta da olio e resina. Molto semplicemente si può usare olio di lino cotto. Basta tirarlo bene e darlo due o tre volte. E va bene su qualunque legno!
Ma no non è questione di giornata no...
Però cosi sembra di stare su un forum del bricofer...
Ci sarà qualche differenza tra un tavolo inglese georgiano in mogano o un tavolo tirolese in cirmolo o una cassetta della frutta tamburata anni '50
Si vabbé l'olio di lino non sbagli mai ma sapere che essenza è e/o se già rifinita ecc...non è che sia una questione di lana caprina. Se per ipotesi avesse una vernice sintetica l'olio che ie fa? E se fosse un bel noce antico a poro chiuso magari ci vedrei meglio la cera. Oppure la tanto vituperata gommalacca su un mogano inglese '800 è la sua con tutto il bene del mondo x l'olio ma insomma...o se fosse teak magari anche non metterei nulla forse non so dipende anche dallo stile. Cioè qui chiedi un consiglio anche in base allo stile ecc...sempre ammesso e non concesso che si tratti di un tavolo e non di un mobile da pollaio
Poi chiedere è lecito rispondere (a modo) è cortesia e se mi sento rispondere così da un ignorante (nel senso che ignora) mi girano le palle
forum del bricofer ...esatto.
credo che fare una domanda su un forum sia più che lecito!! e rispondere in modo educato sia la base delle discussioni. Se sei arrabbiato per i fatti tuoi non c'e motivo di rispondermi male, tanto più che non mi conosci.
Il quesito è generico.... non ho specificato quale legno sia perché attualmente non c'e nessun tavolo (non parlo di tavoli nuovi, sia ben chiaro!!)in fase di lavoro, ma era solo per sapere in casi di restauro di tavoli per uso pranzo/cena/colazione che tipologia di vernice bisogna usare per non creare il solito problema delle macchie bianche dovute alla gommalacca
Con questo credo di aver risposto a mahalo e sinceramente se hai intenzione di iniziare le tue discussioni con "che palle" puoi evitare anche di rispondere a questo post
per pierpaolomasoni
Con l'uso dell'olio di lino non si rischia di scurire il legno??
L'olio di lino da l'effetto bagnato. Non è tossico. è sempre stato usato come vernice sino all'avvento della gommalacca e delle vernici sintetiche. è idrorepellente e lascia traspirare il legno. Bisogna solo saperlo dare.
mi spiegheresti come bisogna dare l'olio di lino?? si stende allo stesso modo di quando do la gommalacca??
Va dato diluito?? oppure lo spennello più spesso??
grazie
In linea di massima l'olio va dato in abbondanza; bisogna aspettare che penetri in profondità (10-15 minuti), poi si devono levare le eccedenze con una pennellessa o uno straccio. A distanza di almeno un giorno si ripete. Più volte si ripete e più filmazione si ottiene. In Italia sotto la denominazione “olio di lino cotto” a volte ti danno dello standolio: cotto più volte, quindi più denso. Lo si può diluire con acquaragia. Poi si trovano delle vernici con caratteristiche precise. Io usavo il linfoil della Geal o le vernici della Durga (ditta molto seria). Sono composti più complessi e con caratteristiche specifiche, ma l'uso è simile. Da tener presente che dopo l'essiccazione avviene una polimerizzazione grazie all'azione dei raggi uv (i vecchi liutai esponevano gli strumenti al sole); solo a questo punto la vernice esplica le sue caratteristiche. Comunque, se ti interessa, da qualche parte in questo sito vi è una sezione con un estratto del manuale che avevo scritto.
grazie per la tua spiegazione
Se non ricordo male....mi sembrava di aver letto che andava diluito con alcool o con trementina... sto dicendo una stupidaggine???
Dando più volte l'olio di lino cotto puo succedere che il mobile diventi più scuro???
L'olio lo posso dare anche su un fondo gia lucidato a gommalacca?? oppure lo devo dare su legno senza la presenza di nessuna vernice
La vernice più usata in Italia nel 6-700 era diluita in trementina veneta, ma va bene anche l'acquaragia, o il limonene.
La tinta che ottieni alla prima mano è quella finale.
L'olio va dato sul legno grezzo. In certi casi si può dare anche sulla gommalacca, ma diventa un'operazione assai complessa (al limite lasi può anche stoppinare). Va benissimo su certe pitturazioni del passato esaurite. Di solito si tratta di biacca, pigmenti ed olio. Col tempo l'olio perde la polimerizzazione (in pratica si polverizza) e la pittura assume un aspetto lattiginoso. Basta ridare l'olio e la pittura torna come nuova.
ultima domanda e poi non disturbo piu ;D
Nei messaggi precedenti parlavi di standolio. Io ho sotto mano un olio di lino cotto della sprintichimica che si chiama olio di lino cotto puro a tripla cottura. Questo è uno standolio???oppure è effettivamente olio di lino cotto
È standolio perchè è cotto più volte: è più denso, quindi fa più fatica a penetrare, ma asciuga più velocemente. A seconda della porosità del legno bisogna dosare la diluizione. Si deve pensare alla vernice come ad un impregnante, e se si vuole una filmazione la si ottiene con più passate successive. È un concetto un po' diverso da quello che abbiamo acquisiti con le vernici moderne, ma ha dei vantaggi. Pensa, per es., agli infissi. Con l'olio, che dura 6 o 7 anni, basta poi ridarlo senza sverniciare!