ciao, non credo sia importante che rispetti la finitura originaria, io mi concentrerei, più sul risultato finale che vuoi raggiungere, per esempio , lucido ,opaco , cerato, a poro chiuso, poro aperto, chiaro, scuro ,venatura trasparente, un po colorato da render meno visibili i difetti, insomma devi farci capire come ti immagini il portone finito, tu prova vedrai che qualcuno ti dara buone dritte , ciao

Penso che dovresti darci qualche informazione in più: epoca, stile ed ubicazione. Altrimenti rischi di trasformare un antico portoncino, magari ottocentesco e quindi in origine, in genere, nero, in una porta in abete biondo, tipica del Trentino. Se invece, anzichè di restauro parliamo di decorazione, tutto è possibile, anche il lilla a pois gialli.

con un solo intervento, il "vecchio portone", è diventato un antico portoncino,  😮  sbalorditivo, più efficace del bicromato di potassio"

Si tratta di un portone semplice formato da due ante e un sopraluce , il tutto realizzato da tavole di abete fissate da chiodi. Il portone e fissato al muro con delle lame in ferro. Pensavo con il cliente che poi è mio cugino hihihihi di farlo una tinta noce chiaro in modo che si veda bene la venatura e di non farlo prorio lucido lucido....... il problema è che non so proprio come fare e non vorrei usare una di quelle vernici a due componenti o roba simile!! Io credo che il tipo do portone sia di fine ottocento giudicando dalla ferramenta presente. Quindi pensavo ad una finitura che si addica a quel periodo.....
Grazie ciao

Ti consiglierei una olioresina, una vernice che resiste bene alle intemperie, non filma, quindi la sua manutenzione è semplicissima perchè quando esaurita basta ripristinarla. Io, come già detto più volte in questo forum, mi trovo bene col Linfoil della Geal. Basta darlo in modo corretto, evitando che filmi. Spennellare abbondantemente e dopo mezzora togliere le eccedenze con una pennellessa pulita o con uno straccio. Esiste anche tonalizzata noce.
pierpaolomasoni

Per quel che riguarda il colore molti portoni in abete, durante l'Ottocento e nella mia regione erano praticamente neri ma se andiamo a vedere ad es. in Trentino erano chiari. Dipende dalla considerazione per il legno: l'abete, in molte regioni che possiedono localmente legni di maggior pregio, era considerato esteticamente pessimo ed utilizzato solo a fini economici, quindi era verniciato ad imitazione ad es. del noce e magari anche antico. Quindi quasi nero. Stile e luogo sono fondamentali per decidere.

Grazie per i consigli Pierpaolomasoni e Aporia!!!
Hai ragione Aporia sono andato in centro a "spiare" un po'.... la maggior parte dei portoni sono scuri, praticamente neri credo per camuffare il legno poco pregiato e i vari rattoppi fatti negli anni.
Adesso ho dei dubbi riguardo alla finitura da usare ???; io opterei per tenerlo di una tinta tendente al noce e sicuramente provando ad usare il Linfoil. Che ne dite?  😉

Sono contenta di averti messo il tarlo! Il problema è che adesso si apre una voragine! Possiamo ipotizzare una tinta scura ma non abbiamo né la certezza che sia vero né sappiamo quale fosse. Ammesso che si abbia la certezza è giusto rifarla? Personalmente penso che il falegname avesse scelto quella tonalità per motivi sia estetici sia funzionali (quelli correttamente individuati da te). Penso quindi che tradire l'originale possa dar vita ad un oggetto del tutto nuovo e che quindi abbia poco a che fare con il restauro (vedi i suddetti portoncini di un bel noce caldo e chiaro). Solo tu ed il cliente potete arrivare ad un accordo perchè le teorie sono davvero molte.

Ti ringrazio per i suggerimenti Aporia!! 🙂 Ammazza che tarlo che mi hai messo  ;D