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FINITURA PORTONE CON OLIORESINE

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(@otello)
Post: 41
Eminent Member
Topic starter
 

Buonasera a tutti. Vorrei chiedere agli esperti del forum un consiglio per la finitura di un portone con olioresine.Premetto che il portone e' in noce sulla parte esterna mentre,l'interno e' in abete.La pulitura e' stata effettuata con sverniciatore (Remopai).Ora dovro' consolidare la parte inferiore gravemente danneggiata a causa della pioggia e decisamente "sbiacata"rispetto alla parte superiore.Ilpassaggio successivo sara' quello di ricostruire e reintegrare fasce, cornici ecc. Dopo aver terminato tutti i lavori di piccola falegnameria ho deciso di finire il portone con oliresina.Ho preso in esame i prodotti della GEAL ed ho ordinato:
1)LINFOSOLV
2)LINFOIL PER ESTERNO
3)LINFOIL pigmentato noce (per tonalizzare la parte inferiore con quella superiore)
4)LINFUORI (ho letto sulla scheda tecnica che scherma e protegge contro i raggi UV)
5)LINFODRESS
Come posso secondo voi avere un buon effetto finale con i prodotti da me ordinati?

 
Pubblicato : 25/04/2012 11:49 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

In questi casi di solito,dopo aver finito la parte di falegnameria,  procedo così:
do una mano di linfo diluito almeno al 50%: ciò mi permette di avere un’idea delle tinte finali e, quindi, di sapere di quanto devo scurire le parti sbiadite. A questo punto tonalizzo col linfonoce o con terre sciolte in un po di linfo, agendo con un pennello o con uno straccio. Lascio asciugare bene e poi do l’impregnazione col linfo puro. Se occorre lo ridò: è tutto in base a quanto il legno assorbe.

 
Pubblicato : 26/04/2012 7:14 pm
(@otello)
Post: 41
Eminent Member
Topic starter
 

Grazie per la risposta Pierpaolo. (abbiamo lo stesso nome).
I dubbi che mi attanagliano sono i seguenti:
Dopo aver effettuato l'impregnazione di base, magari con LINFOIL,come devo usare secondo te il LINFUORI e il LINFODRESS visto che il risultato finale deve essere decisamente cerato?Seconda domanda, tra una mano e l'altra, considerando una temperatura media di 20-22 gradi, quanto tempo deve intercorrere tra una mano e l'altra?terza domanda....sulle stuccature vorrei utilizzare araldite SV427 (CTS).Un collega mi ha suggerito di utilizzare polvere di legno (noce nel caso specifico) impastata con un prodotto sintetico..per intenderci il fondo alla nitro della sayerlak SU220 con polvere di legno di noce. Che ne pensi?

 
Pubblicato : 26/04/2012 9:16 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Linfoil e linfoil per esterno sono pressappoco la stessa cosa. Li puoi mescolare o alternare come vuoi.
In successione teoricamente devi usare linfo, linfuori e linfodress (che è una emulsione di cere e oli).
Però, una volta fatto questo trattamento, puoi ridare uno qualsiasi dei prodotti. Unica eccezione è il linfuori, che deve essere seguito o dal linfo o dal linfodress.
Non so se il concetto è chiaro: linfo e linfodress sono costruite sulla concezione delle protezioni antiche e possono essere mescolati e alternati. Il linfuori è un protettivo in base acqua che va dato come mano non finale.  Fra una mano e l’altra bastano 12 ore, ma se sono di più è meglio. Dopo ogni mano ti conviene dare una pagliettata, leggera se non vuoi troppo lucido, pesante se preferisci il lucido.
In quanto allo stucco, se usi l’araldite puoi pigmentarla con un po di terra, oppure puoi colorarla in fase di verniciatura con anilina ad alcol: prende facilmente il colore. Il metodo del tuo collega non mi pare valido: la polvere di legno resta troppo chiara, e tingerla, poi, così impastata di nitro, sarebbe piuttosto difficoltoso. Ma con un po di buona volontà si fa anche questo.
Veramente mi chiamo: Pier, Paolo, Luigi, Aristodemo. Pesante, vero? ti invidio!

 
Pubblicato : 26/04/2012 11:28 pm
(@otello)
Post: 41
Eminent Member
Topic starter
 

Grazie per le delucidazioni Pierpaolo.
Rispetto al tuo nome spero che non firmi con tutti i nomi!!!!!!!
In compenso oltre a S.Pietro e Paolo puoi festeggiare  altri Santi durante l'arco dell'anno.
Saluti.

 
Pubblicato : 27/04/2012 2:43 pm
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

Pierpaolo, mi spiegui bene come si procede con il LINFOFUORI, la geal dice che si puoi usare come unico trattamento o preceduto da il linfo,
per linfo si itende il linfoil giusto?

con il lifofuori ho trattato due piccole finestre è l'effetto estetico non è niente male!!

nella foto una delle finestre finite con linfofuori.

 
Pubblicato : 08/05/2012 9:27 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Linfoil: linfo per gli amici.
Il linfuori non l'ho nemmeno mai provato. Presumo sia un po più carico di resina e di olio di tung, quindi tenda un po a filmare. Penso che per l'uso ti debba attenere a ciò che consiglia la Geal. Il linfo come prima mano dovrebbe avere il senso di penetrare di più.

 
Pubblicato : 08/05/2012 1:08 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Sono andato a vedere la scheda di sicurezza, e ho capito perchè lo avevo scartato a priori: non è altro che un linfo in base acqua, al quale sono stati aggiunti dei polisilossani (idrorepellenti).

 
Pubblicato : 08/05/2012 1:17 pm
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

In pratica vi è del silicone?
lo hai scartato in quanto potenzialmente cancerogeno?
filmando non fa respirare il legno? al contrario di quanto sostiene la casa produttrice?

 
Pubblicato : 08/05/2012 3:04 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

No, non vi è del silicone. I silossani sono delle macromolecole molto interessanti che vengono usate solitamente nella protezione e nel restauro della pietra. Per dirla in breve, hanno un gran potere di penetrazione e riescono ad andare a rivestire un gran numero di molecole senza intasare lo spazio che vi è tra di esse: quindi riattivani la traspirazione ed impediscono all'acqua di viaggiare; per esempio, contrastano il fenomeno di Juri invertendo il menisco (umidità di risalita ecc..). Il motivo per ciu non l'ho mai usato è dato dal fatto che è in base acqua. Leggendo la scheda mi viene da pensare che i chimici Geal sono piuttosto geniali. Se hai letto tutti i post, ti ricorderai che tempo fa avevo parlato di chimici che mi avevano detto in segretezza di aver usato del silicato di etile (che normalmente si usa per consolidare la pietra) come consolidante del legno. Ora mi rendo conto di come quei geniacci portino avanti la sperimentazione di nuove molecole. Sta di fatto che io ho la testa dura e mi trovo bene col linfo. Diciamo che sono un cane fedele.

 
Pubblicato : 08/05/2012 5:35 pm
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

Il linfuori lo aquistato eroneamente facendo confusione, infatti credevo di aver aquistato il linfoil da esterno!  al primo utilizzo lo diluito con la trementina 😮 si è sviluppata una puzza che svegliava i morti!!

Masoni, il linfuori non ti piace per via della base ad acqua,  perchè come hai gia detto le vernici ad acqua sono cancerogene?

 
Pubblicato : 09/05/2012 9:07 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Non è la cancerogenità che mi spaventa; in fondo anche l'olio di lino è cancerogeno, e stabilire quale lo sia di più e quale meno, mi pare assurdo dal momento che lo si può fare solo a livello statistico e non personale. Se hai letto gli interventi di BLO ti ricorderai che risulta che le vernici ad acqua creano un film pieno di microcavillature e che quindi non sono idrorepellenti. La Geal sopperisce a ciò consigliando di dare prima il linfoil e mettendo nel linfuori dei silossani. Probabilmente è una soluzione valida, ma preferisco i vecchi sistemi. Il linfo in esterno dura dai 5 agli 8 anni. Per me è già un ottimo risultato.

 
Pubblicato : 09/05/2012 11:42 am
(@otello)
Post: 41
Eminent Member
Topic starter
 

Tornando a bomba sto' procedendo al restauro del portone.prima pulitura con remopai.(buon risultato) il problema e che il legno soprattuto nella parte inferiore risultava "grigio" e, spinto dalla curiosità, ho utilizzato pulegno sempre della GEAL con ottimi risultati.Nel mentre ho preparato un campione di finitura con noce coeva e presto postero' delle foto.
Per realizzare il campione di finitura le modalita' operative sono state le seguenti:
1) prima mano LINFOIL per esterno diluito al 50% con il suo diluente. mi pare linfoservice
2)spagliattatura con lana "oooo" e seconda mano con LINFOIL puro.
3)spagliattatura e idem come sopra anche per la terza e quarta mano.
4)spagliattatura e due manidi LINFUORI.
5)spagliattatura e mano finale a base di LINFODRESS. Spazzolato con una comune spazzola di quelle che si utilizzano per lucidare le scarpe.
RISULTATO Eccezzionale!
La nota critica e che per avere i prodotti che ho utilizzato, il rivenditore ufficiale mi hafatto 3000 problemi.
Della serie: Signora avrei bisogno di 5 Lt di pulegno......e lei....e ma io non posso ordinare solo 5 Lt
di prodotto. E Quindi come fa un piccolo artigiano ad approvigionarsi di quantitativi umani e non industriali

 
Pubblicato : 12/05/2012 11:54 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Immagino che anche nella seconda e terza mano abbia usato il linfoil per esterno.
Tale prodotto non è altro che linfoil per interno con l'aggiunta di paraffina; personalmente preferisco il linfo (per interno) perchè la paraffina toglie traspirazione. Comunque ti consiglierei di usare il normale linfo per la prima mano.
In quanto all'approvigionamento puoi telefonare alla Geal e chiedere quali altri rivenditori vi siano nella tua zona, e, magari spiegare il problema. Di solito le confezioni sono da 6 litri per i barattoli da un litro, o taniche da 5 litri.

 
Pubblicato : 13/05/2012 1:06 pm
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

Usando il linfo da interno, (per l'esterno) la differenza sta solo in una minor durata? o aggiungi qualcosa per sopperire alla mancanza della paraffina?

 
Pubblicato : 14/05/2012 8:54 am
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