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ciao.. qualcuno può spiegarmi la bellezza dell'impiallacciatura... fosse per me ne farei a meno... non rieco a capire il senso di coprire il legno; però vedo che nei restauri si tende a ripristinarla e non ad eliminarla... quindi vorrei sapere il perhè
prova a togliere la lastronatura su un Maggiolini, ti rimane una bella ossatura di pioppo tipo ikea vecchio. cosi ti rispondi da solo
Non te la prendere ma:
non capisco come possa essere formulata una domanda del genere, soprattutto da te
che scrivi su un forum di restauro.
Ciao.
Ammetto che la domanda è stata formulata male... ma dato che non sono un esperto le risposte mi aiutano a crescere e infatti ho avuto delle risposte esaustive nel campo storico e restaurativo....Però diciamo che la mia domanda nasce anche dalla contemporaneità oltre che dal restauro... mi spiego: oggi anche mobili con marchi prestigiosi presentano soggiorni o cucine finiti con impiallacciatura allora mi chiedo: Se quelli di un tempo fanno fregio dell'impiallacciatura come arte di chi con le mani e usando un sacco di legni diversi creava quei piallacci e conseguentemente opere d'arte.... oggi che avviene tutto con ciclo industriale com'è che un soggiorno mi costa un sacco di soldi e non è massello ???
Osservazione intelligente! Devi pensare al periodo storico in cui è nata l'arte dell'impiallacciatura: inizio dell'industrializzazione. L'industria si è appropriata di questa tecnica e l'ha adattata alle proprie esigenze: il profitto. Così si è imposta l'esigenza della caducità dell'oggetto e la sua produttività economica; l'estetica non si basa più sul connubio tra forma e bellezza dei materiali, ma unicamente sulla forma. L'oggetto deve avere una durata minima per essere sostituito incentivando nuove produzioni. Si chiama consumismo. In più aggiungi la formazione di monopoli che controllano l'esclusività del ciclo produttivo, dalle colle ai cascami di legno.
Sta di fatto che se fai un rapporto fra durata del mobile e costo ti rendi conto che un mobile moderno ha un costo annuo molto superiore di un mobile antico.
Sono felice tu abbia capito la mia osservazione.... Quindi complessivamente non sbaglia chi pensa che è meglio andare a comprare mobili delle poche marche che lavorano massello o farsi fare il lavoro dal falegname 😀
I mobili di legno sono senzaltro più duraturi e, quindi, più economici, ma resta il fatto che in linea di massima il legno che si trova in commercio, non essendo più trattato come una volta, non è più come i vecchi legni. Non sbagliano quelli che (nelle nostre campagne si usa ancora) alla nascita di un figlio abbattono un albero e destinano il legno ai mobili per quando il figlio si accaserà.
I legni moderni vengono abbattuti senza criterio, tagliati in tavole magari dopo un lungo viaggio, le tavole vengono tagliate col sistema radiale (solo le due centrali sono buone, ma vengono utilizzate tutte), passato in forni di essicazione ed in camere a gas (di solito formaldeide cancerogena anche dopo anni). Io amo definire i legni moderni "succedanei del legno", esattamente come i truciolati.
L'aspetto comico è dato dal fatto che stiamo disboscando il pianeta!
Non comico ma drammatico.
Tanto per farvi un'idea fate una ricerca sull'entità del disboscamento della foresta amazzonica, c'è da farsi accapponare la pelle.
Se solo ci fosse un po' più di cultura (nel senso lato di conoscere le cose, come ad esempio l'origine dell'atmosfera del pianeta e il suo mantenimento ) forse, e sottolineo forse, qualche cosa potrebbe anche cambiare; ammesso che si sia ancora in tempo.
Ma dispero!
Questi legni difficilmente tarlavano; pensate che la primavera prima dell'abbattimento venivano forati da parte a parte alla base o scortecciati per rallentare l'afflusso della linfa ed ottenere legno più duro e, d'inverno, dopo l'abbattitura, il tronco veniva immediatamente tagliato in tavole col sistema detto a quarto di ventaglio, che permetteva di avere tutte le tavole con la vena giusta. Se si ricostruissero mobili duraturi il disboschimento si fermerebbe. Da restauratore posso solo dire che quando mi trovo a disinfestare legni antichi non ho problemi, ma quando mi trovo per esempio di fronte a travi nuovi, so già che qualunque tipo di infestazione è praticamente inutile.
perchè questo? perchè il legno antico è più duro mentre quello modermo con i tagli indiscriminati che si fanno è più morbido e quindi è l ambiente ideale per i tarli?
i motivi sono molti. Anzitutto si abbatteva solo con luna calante, e si tagliavano immediatamente le tavole proprio per evitare marcescenze e conseguente insediamento di parassiti. Oggi gli alberi che vengono abbattuti in Amazzonia arrivano in Europa ancora in tronco, senza nemmeno essere scortecciati. Poi, tagliati in tavole, si procede all'essicazione in forno. Ciò provoca una repentina disidratazione del legno che con l'acqua perde molte sostanze importanti per la sua conservazione; a livello fisico si ha una abnorme apertura dei pori che renderà il legno ... come dire, spugnoso, insomma, perderà quelle doti di idrorepellenza tipiche dei legni antichi.
Questi legni moderni, a questo punto, devono per forza essere passati in camere a gas per essere disinfestati: i parassiti se li divorerebbero ancor prima di essere lavorati. Non dimentichiamo che i parassiti del legno sono come i topi: prolificano in ambienti malsani. Non dico che i legni antichi fossero immuni da tali aggressioni, ma che avevano molte armi per difendersi.