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Salve a tutti.
Approfitto della vostra sagezza, per chiedervi un consiglio. Vorrei costruire uno scrittoio con un intarsio sopra. Cosa mi consigliate effettuare un intarsio con tessere incassate di circa mezzo centimetro? oppure tessere fatte con piallacci (1mm)??
con il trascorrere del tempo quale dei due si deteriora di più?? Inoltre, in termini economici, quale dei due vale di più??
Vi ringrazio anticipatamente delle vostre cortesi, immancabili risposte.
Grazie tante.
senza dubbio!! e i mobili arrivati fino a noi, lo testimoniano, un lavoro di intarsio pregiato lo ottieni con la lastronatura, che anticamente veniva tagliata a mano e quindi si presentava con spessori disuguali, ma oggi puoi trovare un fax-simile ai rivenditori di legname, si chiama tranciato, lo trovi di tutte le lunghezze e la larghezza che vuoi, lo spessore va dai due ai tre millimetri, il masselletto di circa 5 mm, non te lo consiglio perchè, a meno che non sia un legno molto vecchio, di solito si spacca, si incurva etc. etc, l'impiallacciatura è ok , ma è sicuramente meno pregiata della trancia!!!
Correggetime se sbaglio ma io sapevo che la parola tranciato non indicasse uno specifico spessore dei piallacci ma semplicemente il modo con cui essi vengono prodotti, cioe tranciati via dal tronco o quarto di tronco; mentre in passato per fare i piallacci si usava la sega infatti ancora oggi per lavorazioni pregiate ci sono ditte che producono fogli di impiallacciatura di 3 mm appunto segati.
La grande differenza fra il tranciato e il segato è che il segato a la grana perfettamente chiusa, mentre il tranciatoa causa del tipo di lavorazione presenta una grana aperta si potrebbe dire spaccata, infatti in molte botteghe gli artigiani si fanno l'impiallacciatura (3mm) alla sega a nastro.
P.s io uso la parola impiallaciatura per tutti gli spessori indicando poi i mm.
Per quanto riguarda l'intarsio che devi fare diciamo che molto dipende dala tua capacita, diciamo che se lavori con l'impiallacciatura di 6-8/10 di mm e fai il foro contro foro col seghetto è molto piu facile che lavorare con spessori superiori ai 2-3 mm, ovviamente come diceva socrate se lavori con legno piu spesso il lavoro sara piu pregiato e durera di piu nel tempo.
Ciao
Grazie dei vostri consigli.
Domani vado dall'unica ditta che vende legname nella mia città, e mi informero della tipologia di piallacci che hanno.
Ciao a tutti.
Impiallacciature o tranciati sono la stessa cosa , possono variare gli spessori che vanno dai 2/10 di millimetro prodotti in giappone e supportati su carta ai 50/10 che oggi non si producono più dato che le trance adatte a tale scopo avevano delle muse pesantissime ed erano molto lente , ora sono state soppiantate dalle"verticali" che sono molto veloci ma arrivano a tranciare sino allo spessore si 20/10 di millimetro .
Poi vi è il segato che viene prodotto tuttora con vecchie macchine e parte da uno spessore di 50!10 di mm.
La differenza io credo sia sopratutto nell'evaporazione che viene effettuata sui tronchi per poterli tranciare , a parte le essenze che per necessità vengono tranciate "crude" e principalmente i legni bianchi , acero , abete o faggio crudo cosa che invece non serve nei segati .
Sul fatto della "grana" chiusa od aperta sinceramente non capisco a cosa ti riferisci .
Sul fatto degli spessori per l'intarsio effettivamente è più piacevole lavorare con spessori di 20/10 rispetto al 6/10 che è quello attualmente in uso , bisogna però dire che la gamma di colori naturali nelle essenze attualmente prodotte è di gran lunga superiore negli spessori di 6/10 rispetto agli altri .
é il solito problema di spiegare a parole cio che in realta ti farei capire in 5 secondi se fossi da me in bottega, comunque ci provo, se fai una reintegrazione su un mobile che ha un impiallacciatura metti di 2-3mm di spessore e usi un foglio di tranciato, e fai poi lo stesso lavoro con lo stesso legno ma segato, lisci il tutto con la rasiera e poi applichi la finitura; e li che noterai una differenza abissale, io dico grana piu aperta( nel tranciato) forse non è il termine giusto ma lo vedi anchge a occhio nudo, che la fibra del tranciato appunto per il tipo di lavorazione e come spezzata/strappata, mentre quella del segato e bella compatta regolare... di piu non so che dire 8)
Hai perfettamente ragione , probabilmente vedendo le due cose lo capirei anch'io .
Nel mio intervento voloevo solo dire come vengono differentemente trattati i tronchi per la sega e per la trancia .
Per un poco ho anche pensato che tu ti riferissi ai pori del legno .
Controllerò la cosa mettendo direttamente a confronto del segato e del tranciato dello stesso spessore e che sia stato lavorato sia sul quarto che sul largo .
Ciao mario