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Buongiorno a tutti gli amici del forum.
Sto restaurando un armadio a 2 ante (arte povera).ho sverniciato il mobile eliminando un terribile smalto verdastro.Dopo la sverniciatura ho constatato che l'armadio e' stato costruito con 3 legni diversi e precisamente castagno,pioppo e abete.Le bugne delle ante quindi risultano essere di essenze diverse.
L'anta sx ha la bugna inferiore in pioppo e quella superiore in castagno.
L'anta dx ha la bugna inferiore in castagno e quella superiore in abete.
Stesso discorso per i fianchi.Considerato che il mobile non e' di grande valore, vorrei provare a finirlo con una laccatura veneziana.Chi di voi conosce questa tecnica? E magari e' disposto a dispensare utili consigli? ;D ;D
Grazie
Splendida scelta! Non se ne può più di mobili nati in legni vari per essere poi laccati o verniciati con vernici coprenti che vengono spellati e mostrati in tutta la loro nudità! La laccatura è un lavoro un po' lungo e spesso richiede abilità da pittore. Come lo immagini l'armadio? il primo passo è la preparazione: stesura di colletta (colla di coniglio o da falegname molto diluita) su tutte le superfici da laccare: tanto più otterrai una superficie liscia e curata tanto meglio verranno le parti eventualmente brunite.
Ciao Otello,
mi unisco all'entusiasmo di aporia; ma perché non pensi eventualmente ad una pittura a base di tempera all'uovo? E' laborioso, ma dà anche molte soddisfazioni. Comunque il procedimento iniziale è quello che ti è stato suggerito nel post precedente.
Grazie per le informazioni aporia.
Mi hai chiesto come immagino l'armadio...Mi piacerebbe di un bel bianco avorio e poi .. visto che le bugne sono riquadrate con dei bacchettini, potrei magari laccare i bacchettini usando del verde o in alternativa un bel turchese.Per quanto riguarda il primo passo sei stata molto chiara.
ora vorrei passare alla seconda fase.
X Stefan.
Mi parli di pittura a base di tempera all'uovo.Mi piacerebbe approfondire l'argomento.Quali sono i materiali e soprattutto le varie fasi x mettere in pratica questa tecnica?
Grazie
Allora, per quanto riguarda la tempera ci sono un'infinità di ricette e tantissimi metodi di applicazione e preparazione del fondo.
Una volta sul sito del Forum avevo trovato un intero capitolo che parlava dell'argomento, con la descrizione dettagliata dei pigmenti necessari, delle resine, delle vernici da addizionare, dei fissativi. Dovresti trovarlo ancora da qualche parte. Se ha difficoltà posso trovarti alcune informazioni su un ottimo abecedario pittorico che ho utilizzato diverse volte.
Andando proprio all'osso: si tratta di miscelare uova, pigmenti e acqua, olio di lino. Di aggiungere un po' di permetrina all'emulsione così ottenuta. Stendere più mani, per aumentare l'effetto coprente, dare un fissativo a base alcoolica, passare la cera o una vernicetta trasparente protettiva.
Attenzione: ricorda che la tempera asciugando cambia tono (chiaro/scuro) quindi servono sempre delle prove!
Io ho dovuto ricorrere alla tempera all'uovo per il restauro di una libreria archivio in pino. La pulizia con dimetilsolfossido, mi ha permesso a suo tempo di non danneggiare la preparazione originaria del fondo. Ma al riguardo puoi trovare qualcosa nella parte del Forum dedicata al restauro pittorico.
Fammi sapere se ti servono altre info e buon divertimento
Grazie Stefan per i preziosi consigli!! 😀
Nel mentere ho sbirciato quà e là e, devo dire che ci sono tanti metodi per mettere in pratica questa tecnica.
Non ti nascondo che ho molta confusione in testa. ???
Visto che l'esperienza non ti manca, vorrei chiederti una ricetta per la preparazione del colore.Poi strada facendo ti stresserò ancora per le altre fasi.
Per esercitarmi ho usato una semplice tavola e, per il momento, ho trattato con colla di coniglio molto diluita.Dopo l'asciugatura ho carteggiato e steso gesso di bologna con colla di coniglio per preparare il fondo.(4 mani con relative carteggiature tra una mano e l'altra).
Grazie Otello
Ciao Otello,
scusa la mancata risposta, ma l'influenza mi ha impedito anche di leggere le novità sul Forum.
Se sei ancora interessato ed hai un po' di pazienza, appena trovo un momento di calma di descrivo nel dettaglio come sono intervenuto sulla libreria/archivio di cui ti parlavo e posto un paio di foto.
Fammi sapere se non hai già risolto in altro modo. a presto!
Ciao stefan.Spero che l'influenza abbia subito una sonora sconfitta!!
Riguardo l'interesse....Sono molto interessato e paziente.
Nel mentre ho combinato qualche danno.
In una precedente tua risposta mi hai parlato di tempera all'uovo ed io curioso come sono ho fatto qualche ricerca.
Sul libro "MANUALE DELLE TECNICHE DI RESTAURO - DORATURE E LACCHE - (Loredana Rizzo)ho trovato una ricetta per preparare la tempera all'uovo di cui tu parlavi in altra risposta.per la precisione : 2 parti di tuorlo d'uovo
3 parti di aceto
1 parte di olio di lino
Si emulsiona il tutto, si passa in un colino a maglia fine e la tempera è pronta.
Ho aggiunto alla tempera la terra di colore verde (MAIMERI) pensando che avesse un bel potere colorante.
RISULTATO DISASTROSO!!!!
Sicuramente ho commesso qualche errore.
Hai consigli utili per la preparazione della tempera e le modalità di applicazione?
Grazie
Ciao Otello,
allora, in linea di massima quella che hai preparato è una tempera. Ma ci sono tante altre ricette. Sono tutte elencate in una dispensa sul sito nella sezione dedicata alla pittura. Quella di 'grassa' di De Chirico è facile, ma se guardi più avanti trovi una serie di ricette prese dal libro della Brazzi "Abecedario pittorico".
Non mi hai spiegato la natura del 'guaio che avresti combinato', ma tiro ad indovinare sulla base della mia esperienza. Innanzitutto, ti servono pigmenti di diverso colore: oltre al verde che vuoi utilizzare, ti serve del bianco di titanio e del nero. In questo modo puoi correggere a piagcimento le gradazioni del colore che vuoi applicare e aumentando la concentrazione di pigmento puoi variare la saturazione del colore.
Se l'emulsione risulta poco coprente: potresti aver aggiunto poco pigmento, puoi aumentarlo (ma senza eccessi)oppure stendi più strati (con pennellate leggere, stendendo in un unico senso per non asportare la tempera che hai già steso).
Il colore finale cambia una volta che la tempera è asciutta: è normale. La tempera tende a scurire dopo l'asciugatura. Devi fare delle prove prima e poi preparare tanta tempera quanta te ne serve per finire il lavoro; è molto difficile infatti riprodurre una tempera perfettamente uguale all'altra per fare delle riprese cromatiche.
Non preoccuparti per la conservazione del prodotto, se aggiungi un pochino di Nipagina e un po' di alcool all'emulsione si conserva bene in un barattolo chiuso anche per parecchie settimane. Ricorda però che ogni volta devi rimescolare l'emulsione, perché in quanto tale, a riposo, tende a scindersi a scindersi nuovamente. L'aceto va bene.
(segue)
Fai asciugare bene tra una passata e l'altra.
Quando hai raggiunto l'intensità di coloritura che consideri adeguata puoi procedere come segue per la finitura:
al tetto la tempera ti sembrerà piuttosto ruvida, quindi puoi provare a brunirla con apposito attrezzo oppure puoi strofinarla (con mano leggera) con un panno di cotone.
Fatto ciò, procedi con un fissativo per tempere a base alcoolica. Non spennellare troppo perché rischi di asportare la tempera. Ma stendi in un unico verso con passata unica.
Fai asciugare bene, poi scegli: cera o vernicetta. La cera si dà nello stesso modo dei mobili, ma l'encaustico è più ricco di essenza di trementina che di cera. La vernicetta va bene, ma rischia con il tempo di ingiallire.
Insomma, tienimi informato su come vanno le cose e buon lavoro. Mi raccomando, datti una letta alla dispensa sul sito perché è veramente buona.
Ciao
Grazie Stefan per la valanga di informazioni che mi hai fornito!!
Scusami anche per il ritardo nella mia risposta.
il mio piccolo grande dubbio è il seguente:
In fase di prova ho acquistato il pigmento verde ossido della "Maimeri".L'omino che mi ha venduto il pigmento mi ha detto che i pigmenti tanto piu sono puri tanto piu costano e soprattutto la resa di un pigmento puro è maggiore.
(per la cronaca una bottiglietta con tappo di sughero oltrettutto molto carina alla modica cifra di 16,00 eurini).Nel primo esperimento forse ho messo poco colore e quindi il risultato non è stato molto soddisfacente( un po slavatello!!!)
Considerata la mia inesperienza nel campo della decorazione mi sono chiesto: forse per laccare una credenza dovrei fare prima un salto in banca!
considerata la tua preparazione e professionalita', potresti illuminarmi sulla purezza del pigmento?
In particolare se acquisto un pigmento verde ossido a ¤ 9,00 al Kg o 50 gr. di verde ossido di una marca xyz a ¤ 16,00 qual'è la differenza tra i due prodotti? Sono stato consigliato male dall'omino del colorificio o ...forse sono un pirla???
Grazie
La differenza sta nella confezione. Ieri ho acquistato un Kg. di ossido ad ¤ 5.
Controlla sul sito di coloreamico.
pierpaolomasoni
Caro Otello,
pierpaolo ha ragione.
Tieni presente che di pigmenti verdi ce ne sono in gran varietà e di pregio differente. Anche questo l'ho appreso sia da L'Abecedario pittorico che dalle dispense in rete.
Per laccare un armadio intero è inutile ricorrere a pigmenti preziosissimi che vengono utilizzati invece per restaurare (o eseguire) dipinti o affreschi di pregio.
Io ho 'ereditato' alcuni di questi pigmenti dal bisnonno di mia moglie che era un apprezzato restauratore di opere pittoriche. Taluni sono ormai irreperibili, altri oggi hanno un costo inarrivabile. Li tengo lì, belli sigillati a mo' di reliquie.
Vai tranquillamente sul verde ossido o su altri prodotti che non ti prosciughino il portafogli, anche perché se non ho capito male stai dando la tempera ex novo.
Sono sicuro che riuscirai a finire il tuo restauro con soddisfazione e non ti scoraggiare, se non viene subito bene la tempera ti permette qualche correzione o evtl di ricomnciare daccapo. L'importante è procedere di fase in fase, passando alla successiva solo quando sei soddisfatto della precedente. Non correre!
Buon lavoro
Grazie infinite dei preziosi consigli.
Cominque ti aggiornerò