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a barca 66 lovere – A quest'ora la sciura Maria avrà probabilmente risolto il suo problema di manutenzione di mobilio "lucidato alla francese" e il mio messaggio non le serve più. Se così non fosse, potrebbe trovare qualche ispirazione sul mio sito neonato www.geranium.it 🙂 😀
Ciao, Nausicaa.
Uso olii essenziali e cere da molto tempo e ho anch'io ottenuto ottimi risultati. Ho dato un'occhiata al sito e mi hanno lasciata perplessa alcune affermazioni tipo: "essenza "dura", tanto più Geranium lavora in profondità, e il manufatto viene recuperato alla sua bellezza: sempre, naturalmente, se in precedenza lucidato, mai grezzo". Perchè? La porosità del legno in genere permette una maggior penetrazione dei prodotti anche se quando parliamo di tarli è ininfluente, in quanto non è possibile raggiungerli se non con sostanza gassose e sottovuoto.
Non concordo con l'affermazione "poi rifinire con la gomma lacca, ogni superficie nascosta del manufatto (il retro, il sotto, l'interno e ogni lato dei cassetti, i ripiani interni, ecc.)", molto diffusa fra antiquari e restauratori perchè nei mobili di alta epoca significa far perdere in un sol colpo buona parte del valore.
E' alquanto strana anche l'idea che uno straccio possa incrinare il legno come affermato nel sito: "usare – per la manutenzione del legno, (ma anche del marmo) – soltanto cenci di cotone o di lino (cioè di fibra vegetale), possibilmente logori, perchè la lana, a suo dire, rischia di incrinare, nel tempo, le fibre del legno."
Mi spiace essermi dilungata un po' quindi aggiungo solo che per la Legge e per essere considerato valido e professionale un prodotto deve riportare precise indicazioni sulla composizione, anche se è di origine naturale. Se io fossi allergica al tal olio essenziale e lo spalmassi, senza saperlo, sul cassettone in camera da letto potrei subire seri danni alla salute!