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stavo restaurando una parigina in marmo, mentre svitavo un pezzo col cacciavite ho inciso il marmo, ora ho un segnetto, come faccio a toglierlo?
Quando un marmo è rigato le righe sono evidenti per via di un cromatismo chiaro dovuto a microfratture. Per eliminare questo effetto ottico le strade sono due: o si eliminano le microfratture (se le guardi al microscopio ti rendi conto che si tratta di polvere di marmo), e questo puoi farlo con spugnette diamantate, o usi una vernice che dia “effetto bagnato”: ve ne sono molte e di molti tipi; vanno dalle olioresine a certe cere. Per fare qualche nome, potrei consigliare il Litoluce della Geal. Si tratta di risimulare i legamenti originali del materiale riempiendo gli spazi vuoti che lo rendono polvere.
Ti ringrazio sei sempre molto professionale..
Un altro problema che è insorto è la presenza di 4 fori che probabilmente ospitavano dei fregi ora assenti, sono stati riempiti ma non so cosa è stato utilizzato, però da vicino si nota, vorrei riuscire a "stuccare" ed ottenere lo stesso colore del marmo, è possibile?
Avevi ragione,
con una cera dopo pochi secondi è stato assorbito ridando il colore originale, solamente in controluce si può distinguere un lieve solchetto, sto procedendo alla pulizia meccanica. Il marmo è molto incrostato dallo sporco e per lucidarlo in alcuni punti devo grattare con le unghie, l'unico metodo per non graffiare che mi viene in mente oltre a stuzzicadenti, dopodiché da un restauratore mi è stato consigliato di utilizzare olio paglierino, ora il mio dubbio è se l'olio paglierino essendo essicativo come dici tu col tempo svanisca..
Primo problema: ritocchi. Qualunque ritocco si vedrà perché fatto con materiale diverso dall’originario: pensa alla diversa rifrazione della luce: magari è invisibile da una certa angolazione, ma visibilissimo da un’altra.
Secondo: la pulitura: io procedo con un detergente basico. Al contrario del legno il marmo sopporta molto bene i prodotto alcalini e non quelli acidi. Le basi di solito sono ottimi detergenti. Devi soltanto rifinire con un liquido leggermente acido per neutralizzarle.
Terzo: olio paglierino, che non è essiccativo. Perché non rifinire semplicemente con una cera?
cera ricca di carnauba e...... tirare tirare tirare ed ancora tirare.
quoto Masoni.
grazie masoni e boris,
masoni sei molto ferrato, a volte non mi spiego bene purtroppo,
in questo orologio di marmo ci sono 4 buchi che sono stati riempiti con qualcosa che si vede da 20 metri, mi accontenterei di una stuccatura o di un pagliativo migliore di quello attuale, è logico che il risultato sarà sempre visibile, sto cercando il male minore, in alternativa potrei inserire delle borchiette di bronzo o dei fregi?!
per la pulizia, la superficie in controluce presenta delle opacizzazioni, per un detergente basico cosa intende? io stavo procedendo con acqua distillata e sapone neutro.. ma risultati zero! forse ci vuole qualcosa di più forte?
poi per rifinire, per la cera io ne utilizzo una microcristallina già pronta, però forse questa suggerita è meglio
Per le stuccature puoi usare lo stucco che usano i marmisti. Si tratta di un acrilico bi componente bianco al quale puoi aggiungere delle terre colorate per avere la tinta giusta.
Per detergente basico intendo… dovrei fare dei nomi, ma puoi anche realizzartelo da solo in modo un po’ naif. Compra un Kg. di soda caustica; prendi un secchio d’acqua e versala dentro lentamente. ATTENZIONE: NON FARE IL CONTRARIO. Un Kg. in 15-20 litri d’acqua. Attenzione che è un liquido parecchio caustico. Dopo l’uso devi lavare bene con acqua e poi con un liquido leggermente acido. Può andare bene anche dell’aceto bianco (un litro con un l. d’acqua).
La cera microcristallina non è altro che paraffina con un prezzo esorbitante. Va piuttosto bene per il metallo perché resiste bene al calore, ma per il marmo fa letteralmente schifo. Il suggerimento di Boris è ottimo. Io che non ho né tempo né voglia di preparare la cera uso cere già pronte: per esempio il Litoluce: è mescolata con una resina e resiste molto bene nel tempo, dando un bell’effetto bagnato.