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Ciao a tutti, mi sono appena iscritta al forum: sono totalmente inesperta del settore, ma affascinata dall'antico e dall'arte del restauro. Vedo che siete un bel gruppo di appassionati ed esperti del settore e spero vogliate accogliere una "pivella" come me!
La spinta decisiva ad iscriviermi è venuta dopo l'acquisto del mio primo pezzo di antiquariato (altri mobili in mio possesso sono di provenienza familiare). L'oggetto che ho acquistato è una consolle fine 800 in pioppo lastronato di noce. Ha una "patina" gradevole che vorrei preservare (di cera o forse gommalacca da tempo non ravvivata?). Le gambe si presentano più scure e con una patina più grassa (come se ci fosse più sporco stratificato) che sul piano superiore e sul frontale. La struttura presenta diversi fori di tarlo scuri senza tracce di polvere di legno.
Cosa mi consigliate di fare in merito ad un eventuale trattamento antitarlo, considerato che siamo a fine marzo?
Vorrei ripulire soprattutto le gambe senza intaccare la patina in modo da ravvivare le sfumature del legno ottenendo un effetto naturale a cera: come posso procedere?
Terza e fondamentale domanda: secondo voi, una principiante come me può imbarcarsi in una operazione del genere (antitarlo + pulitura) o è meglio rivolgersi ad un resaturatore e, in tal caso, che cifra mi devo aspettare che venga richiesta?
Grazie per l'attenzione
Angela
:-*
Ciao, sinceramente dalle foto non mi sembra una finitura a cera ma a gommalacca...(potrebbe essere anche vernice nitro anche se non mi sembra...purtroppo anni addietro alcuni falsi o furbi restauratori la usavano al posto di..!!!!La potresti riconoscere dalla polvere da carteggiatura, dal suo odore, dal fatto che in prossimità di crepe o sollevamenti di impiallacciatura non hai una semplice linea di rottura della "vernice", ma vedi delle zone biancastre quasi...etc!Se è realmente gommalacca ti sconsiglio di intervenire, anche perchè il difficile è rilucidare sopra la vecchia vernice!Per pulirla, se potesse bastare, puoi provare, SU ZONE NASCOSTE E IN AREE MINUSCOLE con alccol a smuovere lo sporco e la vernice sottostante;anche se non sono tutti daccordo, c'è chi usa alcool +acqua ragia o essenza+olio paglierino (un polish, pulente-"rinfrescante") o delle variabili di questa!
Se fosse cera si toglie con essenza o acqua ragia o i pulitori che puoi trovare già pronti in commercio!!!
Come antitarlo io ormai uso il Linfoil diluito con acqua ragia al 50% 😉
Spero cmq ti arrivino anche altri pareri e consigli, così da avere le idee più chiare....ciao ciao
Io consiglierei olio di lino cotto ( o linfoil) e petrolio lampante: 50 a 50. Leggera pagliettatura con paglietta fine.
Stoppinatura con gommalacca a finire. ma bisogna saperlo fare!
In alternativa alla stoppinatura si può intervenire con stoppinatura con cera Manila (colorlegno): è più semplice ed i risultati sono ottimi.
pierpaolomasoni
mille grazie per le tempestive risposte! devo però chiedervi dei chiarimenti:1) il linfoil devo inocularlo con la siringa e poi ....? 2)il polish essenza/olio quali effetti negativi può dare, cosa devo aspettarmi?3) io ho la sensazione che le gambe siano patinate a cera ed il corpo superiore a gommalacca !?! sono ancora un pò indecisa...
Giustoooooo: io l'estate scorsa ho usato il sistema proposto da Pierpaolo su un'intera camera...prima spaglittatura con linfo (stupidamente l'ho usato puro...) poi ho rilucidato sopra...uno spettacolo veramente!!
Quando ti ho risposto all'inizio non mi è nemmeno venuto in mente che avevo avuto lo stesso problema e di come l'avevo risolto a suo tempo... ;D ;D
Allora, usare un polish (accoppiato sempre alla paglietta!!!)come ti ho scritto io è una cosa che molti fanno, anche se i vari pulitori andrebbero usati singolarmente!!Cosa devi aspettarti?Bè una rimozione dello sporco e una parziale rimozione-livellamento dello strato superficiale della finitura, che và poi ripresa!
Come ti suggerisce Pierpaolo è un ottimo metodo...l'ho usato!!Praticamente l'olio unito all'azione meccanica della paglietta, porta via lo sporco, evita che lo sfegamento segni troppo la superficie e ridona tono al legno....poi si rilucida sopra!!
Una domanda per Pierpaolo:
é la prima volta che ti sento abbinare all'olio di lino cotto, il petrolio lampante (un anziano che ho conosciuto usava questo mix come antitarlo....)...come mai?Nel senso, c'è una ragione precisa questa volta o è un'alternativa al linfo??Grazie
Ancora:
cosa intendi Pierpaolo con stoppinatura con cera manila???Luidatura a cera tirata con tampone imbevuto di alcool?!?!?!?oppure cera stoppinata con gommalacca (sò che alcuni lo fanno anche se c'è il rischio che la finitura duri molto poco....)...o altro??grazie
Olio di lino cotto e petrolio è uno dei metodo...del nonno. Il petrolio scioglie gran parte dello sporco, penetra nelle fibre, agisce da antitarlo nel senso che li ammazza (dove arriva, e, credo, da un cattivo sapore al legno). L'olio consolida (il che significa una fatica boia per le mascelle di quelle povere creaturine) e ravviva la tinta del legno.
Usare il linfo è soltanto dare un prodotto più completo. Se pensiamo alla sua composizione (olio di lino, olio di tung ed una resina) ce ne rendiamo conto. L'olio di tung è quell'olio di legno che ritroviamo in molte antiche ricette; la resine serve per dare durezza e corpo. Vernici del genere erano usate comunemente sino all'ottocento come fondo per la lucidatura finale, sia che fosse fatta con una cera, sia con una resina (non dimentichiamo che la gommalacca si è diffusa in Europa soltanto dal 1830; prima si usava sandracca, o elemi, o una delle altre numerose resine). Col termine vernice veniva indicata la sandracca, già in epoca greca.
In quanto alla cera Manila, si tratta di una cera che viene data con la tecnica della stoppinatura. Da un effetto lucidissimo con poco corpo. Dobbiamo toglierci dalla mente che per lucidatura si intenda la stoppinatura a gommalacca. Una volta, voglio dire sino all'ottocento, le stoppinature venivano effettuate con altre resine o emulsioni di cere e resine. Spesso l'artigiano si specializzava nell'uso di una sola vernice che modificava di volta in volta a seconda dell'effetto finale richiesto. Per esempio nel linfo puoi aggiungere un po di cera d'api per avere un ottimo fondo per l'inceratura finale: questa era la preparazione classica per la cera. Una buona razionaliozzazione della bottega artigiana consiste anche nella riduzione e semplificazione dei prodotti.
pierpaolomasoni
Grazie sinceramente, ogni tuo intervento è un arricchimento personale!
Marco
Scusa Pierpaolo
ho guardato il catalogo colorlegno e ci sono due tipi di cera manila 88x (a finire e a tampone) immagino che tu parli della seconda.
La domanda è:" Come si applica?" In genere quando si usa la cera su di un fondo preparato con più mani di gommalacca si spaglietta 0000 prima dell'applicazione; stesso procedimento anche per la cera manila, oppure la si applica sulla verniciatura a gommalacca ....lucida?
Fulvio
Parlo della seconda. Si può applicare sul fondo di gommalacca spagliettato, ma ribadisco che questa è una tecnica moderna. Prova sul fondo di linfo, magari con una modesta aggiunta di cera d'api, come facevano una volta. La tecnica di applicazione è simile a quella della gommalacca.
pierpaolomasoni
Grazie Pierpaolo
preciso e puntuale come sempre.
Ma cosa intendi per "....tecnica moderna"? Che si tratta di un prodotto non adatto ad essere applicato ad un mobile antico nel rispetto della regola, non sempre condivisa, che occorerebbe utilizzare ove possibile gli stessi materiali originari, oppure che non è stata sufficientemente testata.
Te lo chiedo perchè ho giusto una comoda pronta che aspetta la spagliettatura e la ceratura a finire. E siccome abito pochi Km dalla fabbrica della Colorlegno sono indeciso sul che fare, anche perchè la novità che proponi mi intriga assai.
Spero di ricevere una tua risposta prima possibile.
Voglio dire che la gommalacca era già conosciuta dai romani, ma era carissima, ed usata non per verniciare mobili, ma in culinaria, per creare la glassa, ecc...
Nelle ricette per vernici per la liuteria a volte è presente associata ad altre resine, ma ho l'impressione che tali ricette fossero molto poco usate. Comunque il suo prezzo è sempre stato elevatissimo sino al 1830. In quegli anni sono incominciate le importazioni massicce di tale resina. I prezzi sono drasticamente diminuiti. In quel periodo il gusto portava ad amare vernici filmanti, e la gommalacca si prestava molto a ciò. Quindi si è incominciato ad usarla sia a stoppino che a pennello.
Prima di tale periodo si stoppinava con altre resine. Soprattutto i mobili, per questioni economiche. Basta analizzare l'etimologia del termine vernice: deriva dal greco berenix: berenice, regina egiziana (famiglia dei Tolomei; se ben ricordo, 400 a.c.). In quel periodo vi erano almeno 4 città a suo nome, ma le due importanti erano l'odierna Bengasi, porto sul Mediterraneo e quella sul mar Rosso. A nord di quest'ultima si estraeva la sandracca. Ed era il principale porto d'arrivo dall'oriente. Arrivava oppio e resine, che venivano trasportate e nord, all'altra Berenix, e, da qui, all'Europa. Già i greci per berenix intendevano sia la sandracca che la vernice.
Dal medioevo in poi la confusione sulle varie resine era totale sia per l'ignoranza ed una non catalogazione, sia per le disonestà dei commercianti. Quello che è certo è che la gommalacca era pochissimo usata a causa del suo prezzo elevatissimo.
Va inoltre rilevato che la gommalacca se data a pennello perde le qualità di idrorepellenza che possiede se data a stoppino. Gli antichi non l'avrebbero mai usata così. Come già detto, usavano vernici a base di olio di lino mescolato con un a resina, il più delle volte sandracca o elemi. E poi stoppinavano o inceravano. Vi sono manoscritti quali quello del monaco Teophilus Presbither del 1100 che descrivono la tecnica di fabbricazione di tali vernici; tecnica che è rimasta invariata per secoli, sino allo Zann che nel 1805 in un suo manuale ripete paroparo ciò che descrisse il Teophilus.
è soltanto nell'ottocento che sono state rivoluzionate le concezioni della verniciatura, con la creazione dei primi polimeri cellulosici ecc...
per oggi ho annoiato abbastanza
pierpaolomasoni
Ben arrivata Angela!!!
Solo ora posso darti il benvenuto,causa impegni di lavoro!
Hai visto che prontezza e seria professonalità nel nostro Forum?
Sono certa che riuscirai a capire e ad approfondire parecchie cose in fatto di restauro,Maestri e professionisti sono sempre a nostra disposizione con gentilezza e amichevole generosità che non mi stancherò MAI di considerare e di apprezzare.
Ora che sei una di noi,ti accorgerai presto della "dipendendenza"che crea questo forum ;D 😀
ti ho avvisata !!!!
Ciao,Manu' (freaks)