caro pietrov,

logica vorrebbe che i lavori di falegnameria si facessero prima degli altri interventi allo scopo di accorciare anche i tempi di lavorazione (non dover dunque rimuovere lo sporco per due volte o non rischiare di macchiare il legno con le colle che si utilizzeranno).

Vero è pure che spesso molti difetti da correggere emergono proprio nella fase di pulizia, vuoi perché ti permette un'analisi più minuziosa di tutte le parti del mobile, vuoi perché alcuni pezzi non reggono magari al solvente che utilizzerai o più semplicemente ti si rompono sotto le mani mentre lavori.

Dunque, il mio consiglio è di procedere sempre per gradi, con cautela e dalla parte che ti consentirà di avere una visione più completa di ciò che devi fare. Inizia, magari a rimuovere la vecchia cera con stracci puliti e essenza di trementina. Pulisci bene tutto e osserva ogni dettaglio. Prendi nota di ogni singolo difetto e poi ragiona sulle possibili soluzioni. Non ce n'è mai una sola.

Fatto questo deciderai se è il caso di sverniciare o meno.

ciao e complimenti per il nuovo acquisto

ciao a tutti, anch'io credo che il miglior modo di affrontare questo lavoro sia quello descritto da stefan. detto questo volevo parlare della triplice: io la uso quando un mobile lucidato a gommalacca ha perso il suo splendore, quando valutato il tutto si può riprendere la lucidatura senza sverniciatura, ma, cosa essenziale la gommalacca deve essere presente su tutto il mobile, ovvero non ci devono essere parti di legno senza gommalacca perchè se no l'olio in quei punti inevitabilmente macchia il legno e quando poi si va a coprire quelle zone con altra gommalacca allora l'olio comincia a riaffiorare in quanto non è ancora ascutto. perciò io faccio così: se voglio recuperare un mobile senza sverniciarlo e in alcune zone la gommalacca non c'è allora vado prima a riempire quelle zone con 2-3 passate di gommalacca e una volta asciugata passo la triplice, fatta a secondo dello sporco da togliere e poi man mano vado avanti normalmente. ciao max

In chimica non esiste lo sporco! La triplice non ha nesssun senso. Sullagl deterirata è sufficiente seppiare e rilucidare. La prima passata solo ad alcool rimuove polvere ed eventuali grassi (spray siliconici compresi!). Perchè complicare un lavoro così semplice usando il petrolio, l'olio paglierino (di provenienza misteriosa) e la trementina se non vi è cera?

Ok domani inizio con il togliere la cera superficiale con del essenza di tementina(anche se non ho ben capito perchè c'è della cera spora la gl)cosi vedo se escono altri difetti,per la pulitura della schiena pensavo di limitarmi ad una semplice spolverata.
🙂

La cera viene spesso data sopra la gommalacca (sbagliato o giusto che sia). In fase di finitura talvolta accade perché con il fondo di gommalacca si ridà l'effetto bagnato allo stucco armonizzandolo con il resto del mobile, oppure per colmare piccole imperfezioni, oppure perché si teme che alcuni solventi o sostanze oleose o grasse  presenti nella cera possano macchiare il legno. Altre volte, suppongo, la cera si accumula perché invece di rilucidare a gommalacca si ritiene più veloce seppiare e dare la cera.

Nel tuo caso potrebbe tuttavia essere un vantaggio. La rimozione della cera con essenza di trementina non rovina l'eventuale fondo di gl. Per cui puoi decidere liberamente come finire il mobile (di nuovo cera oppure lucidatura a tampone). Ma questo è solo l'ultimo intervento. Nel mezzo, mi sembra, hai una gran quantità di cose da fare.

La schiena: potresti anche ravvivarla con un po' di olioresina, ovviamente dopo aver verificato che sia tutto in ordine (fessurazioni varie, tarli, etc.). Alcuni restauratori passano le schiene con bitume di giudea, altri con l'alcool sporco della gommalacca, che conservano gelosamente. Ma su questi ulltimi casi penso che si potrebbe discutere a lungo e dubito siano interventi molto corretti.

ciao

Ok ho tolto la ceratura superficialeutilizzando l'essenza di trementina ,e ho trovato un infinità di mancanze(me la sono presa la gatta da pelare) la finitura che è emersa è a GL, non mi sembra messa malissimo,le cose che mi preoccupano di più sono le innumerevoli crepe sul impiallacciatura e una macchia piuttosto evidente sul piano.
La macchia prima della pulizia al tatto era appiccicosa,ora non lo è più e si è sbiadita leggermente (allego foto) dite sia possibile eliminarla completamente ?

Allora, ti dico la mia sulla macchia; ma è solo un parere personale, pertanto aspetta anche altri interventi.

Non credo che sia possibile rimuoverla (bisognerebbe innanzitutto stabilire di cosa si tratta) senza sverniciare.
Detto ciò, mi sembra che ti si aprano una serie di opzioni:

I) provi ad agire sulla macchia in maniera più energica: paglietta fina e trementina, straccio e evtl. paglietta con petrolio lampante, acquaragia dearomatizzata, etc.
II) consideri la macchia parte integrante della patina e della storia del tuo mobile, e te la tieni così com'è;
III) cerchi di scurire il resto del piano così da rendere la macchia meno visibile;
IV) provi (ma qui siamo già nel campo della sverniciatura) a spagliettare con alcool leggermente diluito con acqua, e a pulire con un panno, ovviamente su tutto il piano per non creare dislivelli.
V) svernici solo il piano con uno sverniciatore e se la macchia persiste provi ad eliminarla con dell'acido ossalico.

se qualcun'altro ha altre soluzioni percorribili attendi, ti arriveranno
ciao

....intervieni con ammoniaca e acqua ossigenata sulla macchia (scelta sconsigliata!)

Grazie per la risposta.
In effetti non vorrei intervenire troppo pesantemente,ho provato ha spagliettare un pò e qualcosa è migliorato,al massimo insisto ancora un pò e vediamo coasa esce.
Un altro problema che ho riscontrato dopo la pulizia ,sono le screpolature dell'impiallacciature,non sono rotture vere è proprie,è come se il rivestimento fosse talmente secco che tende a creparsi,cosa posso fare per migliorare la situazione e consolidare il tutto?
Grazie di nuovo
ciao
🙂

Complimenti, davvero un bel cassettone ;). E' molto semplice ma nel contempo di buon gusto e sembra avere anche una bella patina.
Per quanto riguarda il valore, io lo pagherei 450-500¤ nello stato attuale (se l'hai pagato di + non ti amareggiare purtroppo sono un ex commerciante, dico purtroppo perchè ora sono , diciamo così in standby e non sto operando nel settore a causa di un corso di laurea triennale che mi tiene piuttosto impegnato...), poi restaurato correttamente, considerando che è un 2 cassetti e mezzo, a occhio e croce di metà ottocento, di origine nord-Italia (il piedino mi farebbe pensare a uno stile Emiliano) sano e con un bel disegno direi che il valore andrebbe almeno a triplicarsi (ribadisco che questa è solo una mia opinione basata su alcuni (meravigliosi)  anni di lavoro effettuati nel campo del restauro e piccolo piccolissimo antiquariato).
Ciao Tullio

Ciao Tulio scusa se ti rispondo solo ora  :)direi che hai fatto centro,in effetti il prezzo è indicativamente quello ed il mobile è Emiliano  e dovremmo esserci anche come datazione .
Buona fortuna per il corso di laurea  😉