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mobiletto antico

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(@antony)
Post: 295
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Topic starter
 

ciao... volevo sapere come dover iniziare con questo mobiletto.... ho provato a spagliettare con alcol e in questo modo si tolgono le macchie nere ma si elimina anche la gommalacca quindi anche la patinatura o sbaglio?? .... cosa si deve fare? pulire in questo modo  e poi passare dinuovo la gommalacca oppure c è un metodo che consente di pulire le macchie senza rimuovere la gommalacca



 
Pubblicato : 11/06/2011 12:44 am
(@fulvio)
Post: 354
Reputable Member
 

Da quello che vedo dovrai fare anche interventi di falegnameria, io lascerei perdere il recupero in patina; quindi via la gl, poi olio ecc. insomma il protocollo standard.

 
Pubblicato : 11/06/2011 7:33 am
(@pomacciolo)
Post: 351
Reputable Member
 

meno male che nn c'è un solo modo per restaurare, anche se usi uno sverniciatoe in gel (consigliato per questi lavori) non togli la cosiddetta patina che è irrilevante su questi pezzi del 900, dopo aver sverniciato vedrai il legno con il suo bel colore naturale, caldo se successivamente lo impregni di olio lo uccidi.

vedi tu...

almeno su questi mobiletti di poco valore fate degli esperimenti senza friggerli con l'olio santo e poi vedete le differenze.

 
Pubblicato : 12/06/2011 10:58 am
(@fulvio)
Post: 354
Reputable Member
 

Caro Pomacciolo
vivaddio c'è libertà di pensiero e per fortuna non solo di quello.
Però, siccome non è la prima volta che mi pare di cogliere una nota polemica, mi permetto, sommessamente, di rispendere.
Innanzi tutto, non credo che nessuno intenda "impregnare" con olio di lino un mobile; applicare una mano leggera di olio, asciugando le eccedenze ecc, (insomma con tutti i crismi), è una procedura assolutamente benefica per il manufatto;  sul sito (oltre che sulla letteratura specifica) potrai trovare ampia documentazione in merito.
Siccome il sottoscritto non può certo ascriversi al ruolo di maestro di chicchessia, anzi, mantengo sempre presente il socratico insegnamento della coscienza del non sapere, mi permetto di dare quei pochi consigli sul poco che so, contando sulla certezza di una procedura consolidata e certa.
Anche se il manufatto non è  di valore antiquariale,  (come nel caso in questione), il nostro amico farebbe bene, a mio avviso, ad applicare tutte le procedure opportune, farà esperienza, sbaglierà rischiando poco (come è successo anche a me) e avrà maturato un bagaglio di competenze che gli torneranno comunque utili.
Sperimentare e provare ha un senso se lo si fa sempre e comunque con rigore, non dimenticando mai, regola omnia, di non abbandonare lo studio.

 
Pubblicato : 12/06/2011 11:58 am
(@antony)
Post: 295
Reputable Member
Topic starter
 

non penso che i mobili di valore siano solo quelli con treccento o più  anni di vita addosso visto quanto costano aggi i manufatti in legno.... il mobiletto in questione non so di che legno è fatto  ma sarà di buona fattura dato che pesa un casino... insomma non è di quelli che si trovano così per strada... oltre al valore affettivo.... a sverniciarlo del tutto non ci penso proprio dato che non mi pare ce ne sia bisogno.... Quindi se ben guardate la mia domanda era un'altra.......

 
Pubblicato : 12/06/2011 10:01 pm
(@fulvio)
Post: 354
Reputable Member
 

Certo Antony, la tua domanda era un'altra.
Ma il forum è anche un luogo di incontro e di confronto, libero e civile, di idee.
Quindi per una volta mi scuserai se si parla anche di .....approccio  al restauro.
Cordialmente
Fulvio

 
Pubblicato : 12/06/2011 10:20 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Sulla patina sono stati scritti un'infinità di volumi, quindi non mi dilungherò. Vorrei solo far presente che l'eliminazione di una verniciatura, magari con sverniciatore, non comporta necessariamente l'eliminazione della patina. In secondo luogo la patina è importante anche per il legno nuovo; ben lo sapevano i nostri avi che usavano sistemi di levigatura per tentare di crearla sui loro manufatti!
In quanto alla verniciatura, chi lo dice che l'originale di questo mobiletto sia gommalacca? Dalle raggrumazioni che si intuiscono dalle foto si direbbe piuttosto una olioresina. Non dimentichiamo che le olioresine erano praticamente le uniche vernici conosciute lell'antichità e soppiantate dai moderni polimeri! Il problema era piuttosto dato dal tipo di olio usato: da quelli vegetali (da ogni seme si estrae olio, persino dai pomodori) a quelli di vari pesci, ed alcuni erano veramente scadenti, tendevano col tempo a raggrumarsi o addirittura erano poco essicativi.
Infine contesto il giudicare il valore di un manufatto e comportarsi nel restauro di conseguenza: se guidico il pezzo di poco conto lo restauro male. E' un modo di pensare presuntuoso e dozzinale. Con questa mentalità si sono distrutte opere d'arte importantissime. Ogni manufatto umano ha un valore immenso dal momento che è testimonianza unica ed irripetibile di azioni e vite: la nostra storia.

 
Pubblicato : 13/06/2011 10:21 am
(@fulvio)
Post: 354
Reputable Member
 

Sottoscrivo assolutamente.

 
Pubblicato : 13/06/2011 1:55 pm
(@antony)
Post: 295
Reputable Member
Topic starter
 

certo che ci si può confrontare e ne sono ben felice anzi..... 😀 per rispondere a pierpaolo masoni: ho pensato fosse gommalacca perchè pulendo un pezzo del  mobiletto nella parte rotta i grumi neri presenti si eliminavano  però il mobile si skiariva poi ho  passato della gommalacca sul punto trattato e ha preso il colore originale... però sicuramente hai ragione tu....la mia era un' ipotesi da inesperto...
per il resto sono daccordo con tutto quello che hai detto.... però.... mollami qualche consiglio su come aggire..... 😀  😀

 
Pubblicato : 13/06/2011 4:32 pm
(@pomacciolo)
Post: 351
Reputable Member
 

GIA PARLARE DI MANUFATTO E NON DI MOBILE LA DICE LUNGA SU TUTTO, IL MIO INTERVENTO NON SERVIVA A FAR ROVINARE IL MOBILE (ANZI) VOLEVO OPERARE UN DISCERNIMENTO E FAR CAPIRE A CHI è IPNOTIZZATO CHE ESISTONO ALTRI MODI CHE IL SOLO OLIO SINTETICO E PARAFFINA  SUI MOBILI.

 
Pubblicato : 14/06/2011 9:11 pm
(@fulvio)
Post: 354
Reputable Member
 

Legere enim et non intelligere neglegere est

 
Pubblicato : 15/06/2011 9:24 am
(@pomacciolo)
Post: 351
Reputable Member
 

Nil est dictu facilius.

 
Pubblicato : 15/06/2011 7:16 pm
(@fulvio)
Post: 354
Reputable Member
 

Da Catone a Terenzio, un po' forzato ma ci può stare.
Anche se Terenzio è arrivato....un po' dopo.
In ogni caso, leggi attentamente sia me che Pierpaolo con lo spirito giusto, " .....gli occhi vedono quello che la mente vuole...."
P.S.
Complimenti per il latino, dove hai fatto il liceo?

 
Pubblicato : 15/06/2011 8:54 pm
(@pomacciolo)
Post: 351
Reputable Member
 

niente ostentazioni di cultura..... meglio parlare di legno e di resine naturali (magari non di quelle di sintesi)

 
Pubblicato : 16/06/2011 10:45 am
(@fulvio)
Post: 354
Reputable Member
 

Caro Pomacciolo
non intendevo ostentare alcunchè, solo che mi hai ...risvegliato dal sonno.
Allora:
- sono oltremodo in accordo con te, mai e poi mai prodotti di sintesi (salvo qualche eccezione dalla quale non si può prescindere quando la situazione è disperata, come nel caso del Paraloid)
- sempre e solo (se possibile) inserti coevi ove necessario
- sempre e solo prodotti riconducibili a quanto era in uso al momento della realizzazione del manufatto, dalle colle, alle oleoresine, alle lacche ecc.
Sul sito troverai un mio post recente dove chiedevo un'idea per una servante del 1860, ovviamente risolverò nel modo classico; ma sai qual'è il mio problema, trovare legno coevo per realizzare l'inserto sul fondo. E ti giuro che prima di arrendermi a comprare una tavola in segheria ci provo e ci riprovo, a costo di andare a frugare nelle .........discariche
Questo è il mio approccio filologico da appassionato e innamorato dei mobili antichi e del restauro, questo ho appreso dai maestri di questo forum, che da un po'si fanno vivi sempre più raramente, ma comunque efficacemente.
E adesso credo proprio che ci siamo capiti.
La prossima volta parliamo solo di mobili.

 
Pubblicato : 16/06/2011 3:16 pm
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