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approfitto del fatto che adesso riesco a spedire per chiedervi un altra cosa
visitando il sito geal ho visto che hanno prodotto il linfo "esterno"
volevo sapere se qualcuno di voi l'aveva gia' usato appunto in esterno e con quali risultati
poi se il linfuori è la migliore finitura da abbinare e con che tempistica.
io leggo le scede tecniche della geal ma mi piace sempre avere un confronto.
grazie giorgio
Ciao, il Linfuori lo usi su base Linfoil, perchè come dicono in Geal meglio un base solvente unito a un base acqua (il linfuori)!!Asciugato il linfoil, dai una leggera spagliettata e poi passi il Linfuori che lasci asciugare completamente...senza passare la superficie con un panno come si fà per il linfo!!!Ottimo prodotto, bel risultato!!!Sulla durata non sò....ce lo dirà il tempo!! ;D
Il nuovo prodotto della geal non va confuso col linfuori, che è in base acqua. Si tratta di linfo con una quantità superiore di olio di legno, che si deteriora meno nel tempo.
pierpaolomasoni
la geal produce il linfoil esterno, come dice pierpaolo, tarato per l'esterno nelle componenti, e il linfuori, finitura da dare almeno 12 ore dopo, con anche le cere a protezione dalle intemperie. Usati di recente su un portone in larice, ottimo risultato.
ah, ebbene sì, almeno per l'esterno mi sono convertito al linfoil... anch'io.
grazie paolo lucaepatty e marco
provero' questo sulle mie ante.
per caso avete anche verificato la capacita' del linfo di proteggere la coloritura eventuale del legno??
vi chiedo..se io tratto del legno con il linfo poi posso andare con la cera , o con la gommalacca per esempio- in interni- ma volevo sapere se avete gia' sperimentato la compatibilita' del linfo con altri prodotti piu' da esterno....tipo un flatting come finitura o altre vernici sintetiche....è una mia curiosita'
grazie giorgio
linfoil è incompatibile con le altre vernici da legno, però quello da esterno è tintabile con idrotop, sempre geal.
ciao lucaepatty
come possiamo conciliare allora il fatto che nel post "protezione vernice a solvente" si parli di olio di lino o linfo come tale protezione.....come ho chiesto io nel caso in cui si dovesse rinnovare il "flatting" di turno che precedentemente avevamo mantenuto con una passata di linfo o olio di lino cosa succederebbe?????
non trovi che ci sia qualche cosa che non torna o sono io che ho capito male?
grazie giorgio
il perche' di questa domanda è questo:
se io ho un mobile da rilucidare che ha come fondo o finitura una vernice mettiamo nitro io posso pagliettare e poi posso andare sopra con una mano di gommalacca e poi rifinire a cera.
nel pagliettare alcune parti di verniciatura sono talmente rovinate che quasi sono inesistenti "COTTE" decido allora di dare una passata con il linfo che la' dove trova la vernice mancante mi va anche a nutrire e ravvivare la lastra.
passo accuratamente uno straccio e il giorno dopo passo la gommalacca che se nn avessi passato il linfo attaccherebbe senza problemi.....allora dico su una vernice tipo la nitro in interno o il flatting in esterno il linfo mi crea una pellicola che mi da' problemi o no nel momento poi io debba dare sopra il linfo stesso una VERNICE o gommalacca ????'
;D ;D ;D
spero si possa comprendere quello che voglio dire....se no andro' avvanti cercando di spiegarmi meglio
grazie giorgio
innanzitutto il mio post era sulla domanda a proposito del linfoil esterno, e te l'ho data attingendo dalla scheda tecnica, che trovi anche qui http://www.geal-chim.it/st/1901235750297_ita.pdf
Per quanto riguarda l'esempio ultimo del mobile, ti consiglierei di sverniciare e riverniciare, invece di sovrapporre troppe vernici diverse.
Non ho ben capito la domanda di Barca; comunque faccio qualche precisazione:
le vernici chiamate flatting non sono altro che olioresine realizzate con formulazioni diverse. Si possono avere un numero pressochè infinito di combinazioni. basti pensare alle diverse proporzioni di olio e resina, al fatto che si può usare uno standolio o un olio soffiato......
su un flatting è possibile dare una olioresina; gli unici inconvenienti io li ho avuti con quella della New chemical prevention che è sciolta in un alcol e mi ha dato qualche fenomeno di incompatibilità con certe cere.
anche sulle nitro in linea do massima è possibile dare il linfo, come su quasi tutti gli smalti esauriti. Si tratta sempre di fare un provino
pierpaolomasoni
ciao perlucaepatty....sono stato io a divagare e a mischiare le cose perche' nella pratica la mia curiosita' era ed è sapere rispetto al linfo la sua compatibilita' con altre vernici usandolo in alcuni casi non su legno grezzo ma su uno gia' trattato con una vernice e poi in un passaggio successivo "ripassato" con un altra vernice a finire..
per pierpaolo...hai afferrato dalla mia domanda quello che volevo sapere cosa che un po' ho rispiegato sopra.
quello che mi piace è sapere in base ad esperienze altrui la compatibilita' tra vernici diverse per avere sempre di piu' una visuale ampia
un saluto giorgio
;D ;D ;D ;D ;D ;D
Re: Metodi "nuovi"....risultati eccellenti!!!
« Risposta #6 inserito:: 30 Aprile 2009, 12:45:41 pm »
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confermo. Se è possibile io evito anche di colorare il legno. Il linfo da effetto bagnato, ed il legno è bello nella sua tinta naturale.
Ti do un piccolo segreto di bottega, anche se non mi pare che riguardi il tuo caso. Quando ci si trova di fronte a vernici che si sbiancano (di soliti si tratta di vernici scadenti o gommalacca esausta) e non si vuole procedere ad una sverniciatura, si può usare il linfo al 50% con acquaragia scaldato a bagnomaria. Riesce a penetrare sotto la vecchia vernice e a ritonalizzarla.
pierpaolomasoni
nella mia domanda c'era il voler sapere quello che tu hai specificato descrivendo questo segreto di bottega che è molto chiaro cioe' la capacita' del linfoil di rigenerare una vernice un po' esausta .
ti chiedo : quanto caldo? e...ci vogliono particolari accortezze nello svolgere questa operazione ???
grazie ;D ;D ;D ;D ;D 😀
va scaldato a bagnomaria. ATTENZIONE AGLI INCENDI
scaldata la vernice si fluidifica e penetra meglio.
pierpaolomasoni
io ho il fornelletto elettrico quindi no fiamma viva ma dimmi pierpaolo...visto che piu' volte si è sottolineata la capacita' autocombustiva degli stracci intrisi di linfo od olio di lino il linfo a bagnomaria che si scalda non da' controindicazioni vero ??? ??? ???
e a proposito ti richiedo ma caldo quanto....e poi il procedimento è uguale a quando lo si usa su legno grezzo - cioe' pennellata e dopo una mezz'ora si asciuga l'eccesso o i tempi di attesa in questo caso sono piu' lunghi - corti ??? ???
scusa se ti stufo ma linfo e sue caratteristiche-usi mi piacciono ed interessano troppo ;D ;D
cioa giorgio
eviterei il fornello, anche se elettrico. Per caldo voglio dire che ci puoi intingere un dito senza ritrovartelo bollito. In quanto ai tempi non vi sono regole; quando gli sbiancamenti sono spariti aspetta ancora qualche minuto e poi pulisci.
I nostri vecchi per eliminare sbiancamenti su gommalacca data a pennello, per esempio nell'interno di mobili, usavano anche il petrolio caldo. Penso che il calore ammorbidisca la vernice ed aumenta la penetrazione. Questi sono i segreti delle vecchie casalinghe!
pierpaolomasoni