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olio d'oliva

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(@antony)
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Ho sentito dire che è possibile verniciare anche con l olio d oliva... è possibile qualcono  ha provato?

 
Pubblicato : 29/09/2011 11:40 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
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Nelle vernici si usano oli essicativi. L'olio d'oliva non essica. Nel 1937 venne istituita una commissione governativa con lo scopo di stabilire quali oli potessero essere usati per la fabbricazione delle vernici. Mi pare che ne vennero indicati un centinaio, da quello di lino, di noce, arachidi, girasole, pomodoro ecc., per arrivare a quelli di pesce (balena...). Resta il fatto che gli oli da soli non offrono una completa protezione al legno e, quindi, richiedono l'aggiunta di una resina o naturale o di sintesi. Il problema è che le resine naturali per mescolarsi all'olio devono essere pirogenate, portate cioè a fusione e mescolate con l'olio a caldo. è per questo che gli artigiani non si sono mai fabbricati le vernici.

 
Pubblicato : 30/09/2011 12:09 pm
(@antony)
Post: 295
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Grazie Pierpaolo  😀

 
Pubblicato : 30/09/2011 2:10 pm
(@pomacciolo)
Post: 351
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. Il problema è che le resine naturali per mescolarsi all'olio devono essere pirogenate, portate cioè a fusione e mescolate con l'olio a caldo. è per questo che gli artigiani non si sono mai fabbricati le vernici.

un po di coerenza quanto meno. Gli artigiani e i liutai soprattutto, da 250 anni  fanno le vernici, eccome.

 
Pubblicato : 01/10/2011 2:13 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Di liutai ne conosco più di quanti tu possa immaginare; a questo proposito ti rimando ad un sito che potrebbe interessarti:
http://www.iror.it/articoli/zahn.htm

 
Pubblicato : 01/10/2011 7:47 pm
(@pomacciolo)
Post: 351
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immagino immagino. speriamo non siano gli stessi che conosco io.
possiamo allargare ancora di piu la nostra pseudocultura leggendo questo :

http://www.chitarraedintorni.eu/costruzione_gommalacca_storia.htm

 
Pubblicato : 02/10/2011 12:41 am
(@antony)
Post: 295
Reputable Member
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bella storia... e anche il sito carino per noi chitarristi non lo conoscevo.... 😉

 
Pubblicato : 02/10/2011 4:14 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

A questo punto mi pare un dialogo fra sordi. Il Canevari nel suo preciso articolo dice esattamente quello che sostengo!
"1685, Johann Zahn fornisce alcune indicazioni pratiche su come preparare una vernice ad alcool che lasciano intendere quanto si trattasse di una materia abbastanza poco nota"
"Tingry (Ginevra, 1803) le assegnano un ruolo abbastanza marginale e non menzionano minimamente la tecnica a tampone."
"1807 un numero del periodico Annales des Arts et des Manufactures pubblica una nota su una nuova tecnica di verniciatura introdotta da un ebanista di Vienna e per questo denominata vernis viennois."
In liuteria non escludo che la gommalacca possa dare buoni risultati, ma quando si parla di violini  essa è sempre stata scartata perchè non resiste al sudore.  Vi è una leggenda che attribuisce la bontà degli Stradivari alla vernice che conterrebbe gommalacca. Le analisi chimiche condotte su quegli strumenti ne escludono la presenza; risulta piuttosto chr si tratta di una vernice olioresinosa. Stradivari, Guarnieri e soci hanno potuto ottenere strumenti impareggiabili grazie alla loro maestria ed a legni che la nostra civiltà non avrà più: in quel periodo si usciva da una piccola glaciazione e gli alberi che si erano salvati oltre ad essere i migliori avevano un legno eccezionale.

Sta di fatto che anche secondo ciò che ci dice il Canevari stoppinare un mobile del '700 è anacronistico, senza contare il fatto chel un semplice artigiano (90 casi su 100 analfabeta) non aveva gli strumenti per ricercare e procurarsi resine quasi introvabili e carissime; a ciò aggiungi il fatto che la gommalacca e le altre resine date a pennello danno risultati tecnici scadenti. Il Watin citato dal Canevari, nel suo Art du peintre cita Una "vernice veneziana" diffusissima in Italia (olio si lino e sandracca); nel Regno di Sardegna era molto usata la Vernicetta Piemontese che è stata prodotta sino ai primi del 900 (standolio di lino e non so quale resina); per non parlare del Megilp prodotto dagli olandesi sino al secolo scorso e copiato in tutto il mondo chiamandolo con storpiature di tale nome (olio di lino, elemi e trementina).
Quest'ultimo è stato usato per tutto il 900, mescolato con un 30% di cera d'api, come turapori prima dell'inceratura; in alternativa si usava olio di lino.

 
Pubblicato : 02/10/2011 12:36 pm
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