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Parlando di restauro di portoni... si faceva conto sul fatto che molti dopo l'impregnazione ravvivano il colore con olii (penso tendano ad usare l olio paglierino) e che questo sia sbagliato perchè l olio con effetto del sole riscalda in maniera elevata producendo danni sulla verniciatura... ora mi chiedevo questo è vero; o è importante solo che l olio venga asportato bene dopo averlo dato? questo discorso può essere fatto anche per le oleoresine? altro interrogativo: se si usa una oleoresina per trattare i portoni essa non si comporterà come ad esempio il più comune olio di lino e cioè penetrerà a fondo nel legno e quindi sarà difficile una futura asportazione? in tal caso non risulta essere migliore un impregnante che anche se si "sfoglia" potrà essere più facilmente eliminato e ridato?
Antony secondo me fai un po' di confusione tra impregnante e flatting.. di solito è quest'ultimo che dopo tempo sfoglia ingiallendo. L'impregnante si limita a penetrare nelle fibre e può essere sintetico o naturale (come un olio).
Se trattassi un portone solo con impregnante, anche sintetico, sicuramente non sfoglierebbe, visto che non crea la pellicola, piuttosto sbiadirebbe (soprattutto in basso a causa dell'azione degli agenti atmosferici), e comunque utilizzando solo impregnante non si otterrebbe mai quell'effetto finito necessario quando bisogna consegnare un buon lavoro. L'importante è affidarsi a buoni prodotti e valutare l'utilizzo prevalente del portone, se più o meno esposto. Il flatting comunque, sui portoni, si può utilizzare seguendo i consigli del produttore e dopo 2 o 3 mani di impregnante (se colorato contiene anche filtri antiscolorimento), l'importante è utilizzare prodotti compatibili fra loro e rispettare i tempi di applicazione. Non ho interesse a fare alcun tipo di pubblicità, ma data la natura del forum ti dico che in passato mi sono trovato bene con la sayerlack
Tullio concordo con te su alcune cose ma non su altre... il flatting secondo me è consigliabile come finitura solo in portoni non esposti troppo agli agenti atmosferici.. a meno che non esistano flatting migliori rispetto a quelli che conosco io.. magari quelli utilizzati nelle imbarcazioni non trovabili in ferramenta.. per quanto riguarda gli impregnanti non quelli naturali essi non sfogliano come il flatting, ma basta prendere una comune tavola di abete passarci l impregnante poi lasciarla all aperto e vedrai che col tempo la vernice tenderà a staccarsi... quindi si arriverà allo stesso risultato del flatting più o meno 🙂
Sì, anche secondo me vi è un po di confusione.
Flatting è un termine generico che si può tradurre col termine olioresina, quindi uno o più oli essicativi con una o più resine. A seconda del tipo di olio, del tipo di resina e della proporzione fra questi elementi si ottengono risultati diversi, praticamente una gamma infinita di vernici. Quelli che oggi vengono denominati comunemente impregnanti sono costruiti con gli stessi criteri, ma oltre che essere totalmenti sintetici, hanno un basso contenuto di resina (vengono definiti vernici a basso contenuto secco). L'olio paglierino non è essicativo; ciò comporta il fatto che continua a viaggiare nel legno, o penetrando e, quindi sparendo dalla superficie, o fuoriuscendo.
Se si usa un olio essicativo, questo asciuga in breve, e poi, nell'arco di una quindicina di giorni, polimerizza creando un reticolo protettivo. L'azione dei raggi uv che ha provocato la polimerizzazione, col tempo da luogo al fenomeno inverso, cioè spolimerizza il prodotto, cioè l'olio tende a sparire. Se si vuole riverniciare basta ridare la vernice.
Lo so che anche le altre oleoresine possono esere considerate flatting, ma penso si sia capito il tipo di vernice a cui mi riferivo.... quella che sul barattolo porta proprio il nome di Flatting..... 😉
salute a tutti.
settimana scorsa ho "rinverdito" i portoncini in mercantile del borgo pio. sono a poche decine di metri dal mare, un lavoro o tre anni fa, ho dovuto solo si casi è veramente ok, pagliettare leggermente per eliminare polvere e sporco e ridare a pennello la mia benedetta olioresina. Non è la panacea ma in questo ed altri casi è veramente ok. i flatting sono complicati, ultimamente anche in nautica la tendenza sta virando, e comunque è sempre più orientata su vernici filmanti bicomponete.
un caro saluto a tutti
Ohila Pinocchio, qual buon vento.
Ma dove eri finito!
Salve a tutti, nessuno di voi a considerato la possibilità di utilizzare un impregnante all'acqua, visto che quello sarà il futuro, è a basso impatto ambientale ed è anche poco nocivo per chi lo utilizza, logicamente non su infissi d'epoca, è molto resistene non sfoglia, in questo forum siete rimasti un po indietro 🙂 è solo un suggerimento il mio, nessuna intenzione di dare lezioni di sorta 🙂 perché fermarsi ai soli derivati del petrolio...... 🙂
SALUTI!!
figurati... gli impregnanti all'acqua sono nocivi ugualmente... ormai si tende ad usare solo quelli.... comunque non vi è tanta differenza anzi quello che vedi sfogliato è impregnante all'acqua.... P.S. Alcune volte messi a confronto vanno meglio quelli normali e non quelli all'acqua
Dici, credo di no la mia esperienza non mi dice questo, io vivo nel sud italia dove il sole in estate spacca le pietre, ho gli infissi di casa trattati da me con impregnante all'acqua, dopo sei anni sono ancora nuovi, sono fatti con resine non derivanti dal petrolio, posso postare anche delle foto a riprova di quello che dico, credo che tu parli per supposizione e non per esperienza diretta, l'impregnante all'acqua non sfoglia assolutamente perchè non forma pellicole, anzi, non crea nessuna barriera è consente al legno di respirare cosa che non fa il flatting.... 🙂
la miopia è peggiorata, mi accorgo ora degli errori di digitazione del mio commento precedente.
ho ormai un'esperienza quinquennale sul decorso delle olioresine, a differenza delle vernici all'acqua possono essere nebulizzate, stracciate, tamponate ecc ecc, se proprio non volete usare un prodotto di fabbrica usate dell'olio di lino, un processo molto lungo ma di sicuro effetto. I portoni di cui vi parlavo(ne troverete riferimento nei post d'annata) sono a due passi dal mare, significa escursione termica, salsedine e sabbia, basso costo e lunga durata, ma questa è solo la mia esperienza.
X l'amico fulvio: Professò, la terra iberica mi ha espulso, gli amici spagnoli hanno deciso che non potevano più pagare un restauratore italiano e così in piena autarchia hanno deciso di mettere mano a casa batalò senza di me, ancora un caro saluto
E' lo credo bene che ti hanno espulso ahahahahah!!!
Chissà chi dei due ha tratto vantaggio da questa cosa, forse la Spagna? Booooh!!!! ;D ;D ;D
Mah!!! Ognuno a le sue convinzioni....è sbagliato invece rimanerci attaccati è non lasciare libera la mente ad accogliere il nuovo, un restauratore degno di questo nome è in continua ricerca di cose nuove, ed è pronto a sperimentare tutto, voi invece siete invece molto chiusi nelle vostre idee, conviti che quella sia l'unica strada percorribile, peccato, peggio per voi ;D
SALUTI A TUTTI!!
scusa se mi intrometto ma quella piu attaccata alle sue idee mi sembri te! 🙂 hai mai seriamnte provato le olioresine??? io come te sperimento di continuo, occhio critico e prove prove e prove nel tempo...sinceramente questi prodotti all'acqua li uso sul nuovo e basta!!! per non parlare della facilita di utilizzo delle olioresine e della loro naturale "plasmabilità"!! ciao ;D
Per Cassiopea: io non sono un chimico, ma per le mie ricerche e per il lavoro di restauro mi trovo ad avere contatti costanti con gli uffici tecnici di parecchie ditte che fabbricano vernici, e ti assicuro che questi chimici sono unanimi nel sostenere che le vernici all'acqua sono dannose quanto quelle ai solventi; in più aggiungi che l'operatore, pensando che non siano nocive, non usa le adeguate protezioni.
Personalmente aggiungerei che in quanto ad effetto cromatico sono pessime.
Gli impregnanti non devono filmare, ma soltanto impregnare, cioà penetrare nel legno.
Se filmano significa che sono troppo densi. Essendo composti da una resina ( di solito alchidica)e da un veicolo (un derivato del petrolio), in pratica non hanno un legante che le faccia aggrappare al legno, quindi tendono a staccarsi: ripeto il loro senso è di penetrare nel legno. Sui legni resinosi non vanno molto bene perchè non assorbono e tendono a filmare.
Un caro saluto a Pinocchio