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Salve a tutti! Sono una dilettantissima restauratrice di mobili (dopo un paio di corsi di restauro serali ;)) e con enorme sollievo ho trovato questo sito navigando... 😀
Ho una situazione piuttosto critica da risolvere :-[ (mi sa tanto che ho fatto un pasticcio >:( ) e spero tanto che qualcuno di voi "sgamati nel settore" riesca a darmi qualche brillante consiglio su come risolvere l'impasse ::)
Allora: mobile buffet dei primi decenni del secolo scorso in stile seicentesco, tinto finto ebano (quelli piuttosto barocchi, pieni di elementi scolpiti nel legno, per capirsi). Allora, ho cominciato a risistemare la parte inferiore del mobile (una specie di cassettone): ho ripulito, tolto i vecchi residui di cera, e applicato l'antitarlo, senza pero' toccare lo strato di vernice superficiale perche' ho pensato che riportare a grezzo un mobile cosi' elaborato dal punto di vista degli intagli sarebbe stato follia pura. Poi ho dato una passata di impregnante noce scuro e sopra una mano di impregnante trasparente ad effetto cera (Walser Univer). In questo modo l'aspetto del mobile, che era davvero spento, e' migliorato sensibilmente ed il tutto ha riacquistato lucentezza.
Poi son passata all'alzata e alle mensole di appoggio... e qui casca l'asino :((( (anzi, e' cascato un asinone da un quintale ;)). In particolare le mensole di appoggio sono piene di fori di tarli e i buchi sono molto antiestetici, in quanto ovviamente sono chiari (mentre il mobile e' finto ebano). Al che, dovrei ora chiudere i buchi... che faccio? :- stucco per legno? ma se metto stucco poi mi tocca grattare i ripiani e il colore salta via... cera????? quando la do? prima di finire con l'impregnante oppure dopo?
Insomma, non so veramente che pesci pigliare.
Grazie a chiunque voglia avanzare un suggerimento... :'(
tanto per iniziare otturerei un pò di smiley, e più che prendere pesci ti consigli di prendere la colla di pesce per consolidare le mensole d'appoggio, riempiendo , "con la cosi detta "colletta " i fori uno ad uno aiutandoti con una siringa per cavalli, fatto ciò facendo attenzione a non lasciare residui di colla, che opportunatamente rimuoverai con una pezza inumidita con acqua molto calda, bene ora puoi procedere con due sistemi:
1) utilizzare uno stick a cera semi duro color ebano, che riscldato in prossimita del buco, farai si che la goccia vada a riempirlo, per poi rimuovere l'eccesso con un panno di lana "lavoro lungo e risultato sufficente"
altrimenti;
2) utilizzi stucco detto francese sempre di color nero, se non lo trovi pronto compralo noce scuro ed utilizza le terre per colorarlo , per stuccare devi utilizzare un panno, io utilizzo le mie dita, fai penetrare in profondita lo stucco in ogni buco, ed appena appassisce un pò devi rimuoverlo con uno straccio umido sfregando leggermente, cosi da non rovinare la finitura già esistente, finito il lavoro provvederai a ritoccare con un pennellino buco per buco, o puoi effettuare maxy passata di cera da per tutto. questo lavoro risulta veloce e discreto,
ci sono anche altri metodi ed altri prodotti, per risolvere il tuo problemino!!!, ma per iniziare va bene cosi'!!! 😉
hola amico della cicuta, ancora in pista dopo i bagordi natalizi?, problemi sui fori ne ho anche io, ho per le mani oltre alla poltroncina del post sedia anni 20 anche un bel tavolo sempre dello stesso periodo, quattro gambe in massello piuttosto robuste, non tornite, ma sagomate, che sorreggono una struttura perimetrale sempre in massello raccordata a longheroni che fanno da supporto ad un piano non molto spesso con una impiallacciatura inserita al centro di una cornice perimetrale in massello . Stessa abitazione e stessi amichetti che hanno banchettato da parte a parte delle gambe del tavolo e sulla struttura perimetrale esterna, io ho siringato ogni foro con antitarlo dopo averli soffiati uno per uno con aria compressa(anche se continuava a cadere cascola anche il giorno dopo) ho spennellato all'esterno e chiuso con pellicola le parti trattate per provare a gasare le bestiacce, dopo volevo passare olio di lino crudo e stuccare con delle cere in stik i fori, prima di stoppinare come la vedi ?
saluti.
Buon di' Socrate... grazie per le dritte. Per cominciare, ho cominciato ad otturare gli smiles, cosa che si e' rivelata abbastanza facile.
Passando al procedimento descritto io c'e' una cosa che non capisco ancora: l'impregnante lo do prima o dopo avere otturato i buchi?
Per quanto riguarda lo stucco francese,
a) per ritoccare con penellino intendesi "ritoccare il colore"?
b) maxi passata di cera... con un mobile cosi' intagliato e' veramente il caso? per pulir via i residui di cera vecchia dal legno son diventata scema... non e' per niente facile da lucidare, quel coso... oppure passo la cera solo sulle superfici lisce?
GRAZIE MILLE 🙂
hola fratello!! visto che hai avuto la pazienza di siringare buco a buco con dell'antitarlo , puoi farlo ancora una volta con un consolidante che preferisci, la scelta è ampia, puoi dal polaroid alla colletta con colla animali alla vinilica diluitissima al tuo olio di lino fino ad un impasto di gesso alabastrino, per poi passare alle resine epossidica, e con molta immaginazione anche molto di più,l'importante e che consolidi.........altresi, stoppinare con gommalacca su l'olio, per me risulta una lucidatura torbida, meticcia per me si fà o tutto in un modo o tutto in un altro!!!
per te, cara lou020604 le cose che non hai afferrato, mi sembrano più di una!!! ;D, ovviamente l'impregnante va passato dopo la stuccatura, ed in questo caso non ti occorre neanche ritoccare con il pennellino, visto che è di color noce, comunque ritoccare con pennellino intendesi dare corpo allo stucco visto che assorbe molto più del legno, rimarrebbe opaco, situazione che tu supererai dando piccole goccie di impregnante preventivamente, solo sullo stucco......fin qui ci siamo??? per l'inceratura totale, devi sapere che la cera ben passata è l'ideale per i mobili intagliati, ovviamente se saputa passare , quindi attieniti a due trucchetti per ottenere un buona lucidatura a cera
1) passare poca cera, evitando di fare maldestri accumoli
2) aspettare che appassisca e ciò si nota quando la superficie diventa opaca, n.b. i tempi differiscono da cera a cera dipende da la sua composizione...
3) sulle superfici liscie tirare la cera ad arte strofinando strofinando , per gli intagli aiutati dapprima con una spazzola a setole dure e poi rifinisci con spazzola a setole morbide, per velocizzare ci sono in commercio anche quelle rotative applicabili al trapano, per un effetto più rifinito ci sono anche dei tamponcini di cotone, sempre da montare su trapano, per concludere tutto il discorso e valido a patto che tu abbia rifinito il fondo in maniera impeccabile, quindi dopo l'impregnante, una bella passatina di paglietta 0000 passata accuratamente, facendo attenzione a non scoprire il legno sotto, a meno che tu, voglia fare un mobile al decape!!!! che dio c'è la mandi buona1!! ;D
mille ringraziamenti a socrate per la paziente spiegazione... Ora mi rimane (SOLO :o) mettermi all'opera 🙁
Non vorrei risultare polemico ma certe affermazioni mi fanno accapponare la pelle.
Vi è una grande differenza fra un consolidante ed un altro: il paraloid.... ne esistono vari tipi, e non so a quale si alluda, ma sono tutti plastificanti, anche se con caratteristiche diverse e mirate a vari risultati: non lasciano traspirare il legno e possono dare problemi di colorazione; le resine epossidiche danno consolidamenti forti e colorazione "effetto bagnato"; la colletta con colla animale (di quali bestie parliamo?) costituisce un consolidante debole, piuttosto elastico, abbastanza sensibile all'umidità ed anch'essa può dare problemi di colorazione; le colle viniliche (anche in questo caso sono critico verso l'approssimazione) rientrano quale più, quale meno, nella categoria dei plastificanti. Non escludo a priori un consolidante piuttosto che un altro; la scelta deve essere effettuata a seconda delle circostanze.
In quanto al mobile di Lou, visto che ha deciso di rifinirlo con un impregnante (da quello che dice presumo si tratti di un impregnante che tecnicamente si definisce a basso livello secco per via del basso contenuto di resina), le stuccature le farei dopo l'impregnazione con cera solida, e prima dell'inceratura finale: mi sembra la cosa più semplice e veloce. Avendo già impregnato ha la colorazione finale e basta stuccare con la stessa tinta, senza impazzire col pennellino, ed eventuali piccole sbordature può correggerle incerando.
Posso concordare sulla cera, ma visto che per la protezione si è scelto un prodotto filologicamente non corretto, perchè non continuare così e non usare una cera liquida, moderna ma veloce da dare: basta agire con una spazzola da scarpe ed il giuoco è fatto!
Quando si tratta di stoppinare, consiglierei di chiudere i buchi a metà del procedimento: in questo modo si ha un fondo che respinge lo stucco che viene poi stoppinato.
pierpaolomasoni
hu hu hu (???!!!). Buon giorno e... grazie per i consigli... tutto chiaro (abbastanza) fino ad arrivare all'ultima frase... BUIO PESTO sul significato... profondo... Non e' che potrebbe gentilmente... estendere il concetto per quanto riguarda la stoppinatura?.
GRAZIE MILLE
E' semplice. Se hai un fondo che risulta repellente nei confronti dello stucco, le eventuali sbrodolature di stucco sono facilmente eliminabili. Dunque, se si tratta di rifinire con gommalacca, dopo qualche passata si può stuccare (parlo di stucco a base gesso), e poi pagliettare delicatamente, e poi rifinire con stoppinatura.
pierpaolomasoni
Precisazione da rompi...: se usi la paglietta lo stucco "si scava" mentre con una carta fine (180) riesci a livellarlo perfettamente.