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salve a tutti qualcuno mi saprebbe dire :)come si fa a riconoscere un mobile in patina? scusate la mia ignoranza ma per me son tutti uguali
L’argomento patina è complesso e sotto certi aspetti complicato. La patina è paragonabile alla pelle umana: una protezione che i materiali, sia essi lignei o lapidei, si danno. In passato il falegname rifinendo i mobili tentava di avviarne la creazione usando non la carta vetrata, ma la rasiera, e vernici traspiranti ed impregnanti. Riconoscere una patina: è possibile più facilmente col tatto che con la vista. La patina conferisce al legno un’aspetto serico ed una piacevolezza al tatto che un legno nuovo non può avere; lo stesso effetto di solito lo si ha anche visivamente, ma in modo meno marcato. La patina da un effetto idrorepellente; insomma, cerca di difendere il legno dalle aggressioni esterne.
Mi pare importante, dal momento che in passato qualcuno in questo forum ha detto a tal proposito delle emerite corbellerie, che in presenza di vernici filmanti, la patina si forma sul legno, sotto la vernice. Anche sopra la vernice tenderà a formarsi una certa qual patina, ma molto meno, ed assai meno importante. L’esempio lo si può fare per i mobili stoppinati: la patina del legno si forma sotto la stoppinatura.
In linea di massima la patina ha le stesse caratteristiche di resistenza della pelle umana: resiste bene a quasi tutti i solventi, discretamente agli acidi; per nulla ai prodotti basici.
La sua composizione può essere analizzata sia a livello chimico che fisico. È composta da sostanze che col tempo fuoriescono dal legno, e da altre che vi si depositano dall’esterno. La sua formazione, così lenta nel tempo, fa sì che assuma tutte le caratteristiche che il legno richiede per la propria protezione. Teoricamente un mobile del 700 in patina non avrebbe nemmeno bisogno di essere protetto da nessuna vernice.
Meglio di qualunque spiegazione sarebbe di entrare nella bottega di un buon antiquario e mettersi a toccare i mobili: quando ci si imbatterà in qualche rattoppo moderno sarà facile capire.
grazie Pierpaolo penso di aver capito pero' credo che anche toccandoli non riuscirei a riconoscerli io pensavo che una persona esperta lo riconoscesse dal colore ma in effetti non puo essere perche solitamente sono vernicciati >:(
Gufo, credimi, fra il legno in patina e quello spatinato vi è la stessa differenza che puoi cogliere accarezzando il viso di un bimbo e quello di un adolescente pieno di acne.
Guarda la patina ce l'ha anche il marmo, forse è piu semplice capire la differenza perché un poco piu evidente.
Prova a sfiorare un piano in marmo "nuovo" e uno antico. Pensa a una statua in marmo dell'antica roma o del rinascimento e pensa a un piano lavabo di un bagno moderno. Stesso marmo eh. Credo che li riconosceresti...il marmo antico è quasi caldo al tocco e sembra morbido, qllo moderno è piu freddo e dà l'impressione di essere piu duro e ...vabbè ovvio che è un paragone estremo il mio ma ragionare per estremi è utile per capire dove guardare. Almeno a me succede così... 😉
Cmq quoto pierpaolo condivido tutto
ok grazie delle vostre risposte proverò a farmi un giro in qualche negozio di antiquariato , comunque al tatto si riconosce solo se e pulito o anche quando e lucidato?
In uno dei miei primi interventi in questo forum destai le ire di Aporia perchè riportai una frase di quello che considero il mio maestro: i mobili sono come le donne: non basta guardarli per capire il loro valore; bisogna anche toccarli.
Continuando sul tono maschilista, se una donna, o un essere umano, è pitturata, o liftata, o siliconata, ecc.. al tatto lo capisci, nonostante trucco e trucchi vari.
Scherzi a parte, anche le verniciature a stoppino, come già detto, tendono a patinare, ed anche le laccature.
capito ...grazie tante Pierpaolo sempre gentilissimo e disponibile , proverò a farmi qualche giro in qualche negozio di antiquariato anche se credo che per capirci qualcosa bisognerebbe avere al proprio fianco qualche intenditore
CHE MERAVIGLIA, solo toccando i mobili ci si accorge della loro patina, paccato per chi non ha le mani non potra' mai stabilirlo, glielo dovrenno raccontare.
Sfido a bendarsi e a toccare due mobili uno dell'Ikea lucidato per bene e patinato con cera e l'altro in patina naturale.... poi mi direte!
Qualcuno in questo forum aveva detto che ci sono dei maestri che sanno ricreare la patina, o ricordo male?
Mhà...e dove l'hai letto che SOLO toccando i mobili ci si accorge della loro patina? Io non lo leggo da nessuna parte eh...piuttosto mi sembra che si sia parlato dell'utilità del tatto oltre OVVIAMENTE alla vista.
Poi che ci siano i falsari no mi sembra una gran novità e cmq che c'entra? Per ricreare una patina ci vuole tanto di ql tempo e di ql mestiere che farlo sui mobiletti ottocento spesso è antieconomico e se viene fatto viene fatto per nascondere magagne ma non per commerciare dei falsi...per l'alto antiquariato è un altro discorso ma farlo è parecchio rischioso eh...e direi anche piuttosto raro.
Saluti
Secondo me l'intervento di gufo deve essere inteso da un altro punto di vista.. e cioè come riconoscere un mobile non in patina bensì in "prima patina"?
Ritengo infatti che tutti i mobili antichi abbiano la loro personalissima patina... tranne quelli che hanno avuto la sventura di trovare un artigiano che ha pensato bene non solo di sverniciarli ma anche di portare via 2-3 mm di legno superficiale...
Invece il vero interrogativo da porsi è piuttosto quello di capire se vi è la possibilità di stabilire se "ad occhio" un mobile, per esempio del '700, abbia conservato la sua patina originale oppure no.
A questo punto ritengo che ci si debba porre anche una ulteriore domanda.. esistono mobili antichi (intendendo con questo mobili dai 150 anni in su di età) che abbiano conservato in buono stato la loro patina originale?
Io ritengo che nessuna lucidatura, per quanto accurata, resiste per un tempo cosi lungo, soprattutto in condizioni di normale utilizzo.
In più dobbiamo tenere presente che non esisteva in passato il rispetto, talvolta sacrale, che si ha oggi nei confronti dei mobili antichi.
Con ciò vogli dire che, generalmente, i mobili, anche i più preziosi, venivano effettivamente usati e non relegati al ruolo di oggetti puramente decorativi; anche perché un mobile del 700 è antico per noi, ma era un mobile ovviamente moderno per i contemporanei di Luigi XV.
Cito da "Restauro e manutenzione dei mobili antichi" di John Rodd: "è ovvio che qualunque mobile sopravvissuto per oltre un centinaio d'anni sarà stato trattato con una grande varietà di cere e creme contenenti vari ingredienti tra i quali birra inacidita, lacca a tampone, olio di oliva ed aceto, tutti citati in vecchie ricette.
Tali rilucidature divennero addirittura frequentissime nei primi decenni del '900.
Divenne consuetudine ospitare lucidatori itineranti che effettuavano queste "rinfrescatine" a domicilio quasi annualmente (un pò come succede anche ai giorni nostri).
In tali circostanze, per risparmiare tempo, alcuni utilizzavano copiosamente aniline ed altre sostanze al fine di «mascherare i difetti, le macchie e le fioriture delle precedenti lucidature, ricoprendo il tutto con spessi strati di lucido, col risultato che a distanza di anni i mobili finivano per essere ricoperti da una crosta più o meno indecente".
Altra domanda che sorge spontanea ... può essere considerato "in prima patina" un mobile che pur non essendo stato mai sverniciato ha però subito nel corso degli anni queste "rinfrescatine"
Secondo me se dobbiamo attenerci al vero significato del termine "prima patina" la risposta è no.
Quindi quando sento venditori od esperti che ricorrono con molta facilità a questo termine io personalmente rimango sempre molto perrplesso.
oltre alla patina esterna che è un mondo, c'è anche la patina interna. Se guardi la schiena i fondi dei cassetti, dove toccano i cassetti vedi i colori del tempo , la naturale ossidazione del legno chiara scura , dove ha preso piu luce...internamente la vedi. per questo i mobili si guardano piu dentro che fuori, piu dietro che davanti. Uno dei primi allarmi è vedere l'interno di un mobile con il tarlo lungo e il colore relativamente fresco, le schiene mordenzate, mai! i fianchi dei cassetti mordenzati, orrore... ti impediscono di vedere e magari anche di toccare.
Si tratta di un argomento molto complesso, difficile da trattare con la necessaria sintesi che richiede il forum.
Sono ovviamente d’accordo sul fatto che ogni mobile abbia la sua personalissima patina; dissento sui 2-3 mm. da eliminare per portarla via: basta un prodotto basico per comprometterla, o una seppiatura.
Altro motivo di dissenso nasce dalla mia affermazione secondo la quale la patina sul legno si forma indipendentemente dalla vernice, che collide nettamente con quella del Rodd. Il fatto è che tutti i materiali vernicianti citati dal Rodd, oli, cere ecc. sono estremamente caduchi. Voglio dire che gli oli possono avere una durata di una decina d’anni; idem per le cere e per le varie resine che, a seconda del legante, a volte durano ancora meno. Parte di tali materiali nel tempo si polverizzano e si disperdono nell’ambiente, un’altra parte minima verrà inglobata nel legno contribuendo a formare la famosa patina. È vero che soprattutto nei primi decenni del 900 molti mobili venivano inguacchiati con vernici lucide (capita ancora sistematicamente nella maggior parte delle nostre botteghe!), ma è anche vero che “la buona massaia” manteneva i mobili con oli nutritivi o periodiche incerature che nulla tolgono alla patina del mobile, che oltre ad avere una natura chimica, ne ha una anche prettamente fisica data dall’invecchiamento delle fibre, dalla loro contrazione, dal consumarsi della lignina ecc. Questo è uno dei problemi che deve affrontare il buon falsario: invecchiare fisicamente il legno (ed è molto più complicato dell’invecchiamento chimico).
Sino a poche generazioni fa la cultura della conservazione, che noi con l’avvento dell’industrializzazione abbiamo perso, era ben presente nei falegnami come nelle casalinghe. Noi forse ora abbiamo “un rispetto talvolta sacrale” (ne ho molti dubbi) nei confronti dei mobili antichi, ma è fuor di dubbio che abbiamo perso la cultura della conservazione. Sono convinto che una casalinga di duecento anni fa molto spesso farebbe molto meglio di noi restauratori!
È fondamentale tener presente il senso della patina: proteggere il legno. Ovviamente a seconda delle condizioni di stress a cui è sottoposto il materiale, la patina avrà caratteristiche diverse, proprio, come già detto, la pelle umana: quella di un pescatore sarà certo diversa da quella di un impiegato. Ma il senso è sempre lo stesso: proteggere, conferire una più o meno marcata idrorepellenza e la giusta traspirazione che permetterà equilibrio idrico e chimico.
L'esame degli interni e della schiena è certamente importante, anzi direi che è tra le prime cose da farsi...ma che io sappia per patina si intende altro eh...
Il discorso "prima patina" io lo interpreto così: mobili che non hanno mai subìto interventi così radicali da compromettere la patina (ossia tutti quegli interventi che riaprono i pori del legno come l'abuso di sverniciatore ci insegna). Non credo ci si possa riferire a mobili che conservano la loro prima e orginale finitura per il semplice fatto che non esistono! La patina è data anche e forse soprattutto dagli interventi umani di finiture e lucidature nel corso dei secoli...tanto piu si sono usate sostanze idonee tanto migliore sarà la patina, tanto minore sarà stata l'esposizione diretta ai raggi uv e migliore sarà la patina stesso dicasi per la stabilità di temperatura e umidità. Quindi l'espressione "in prima patina" io la riferisco ai mobili che sono sempre stati dentro le case, ben curati e accuditi. Non tanto ai mobili sfasciati che si trovano dai raccoglitori che pur conservando anche loro una patina non è certo una prima patina. Pero anche li un bravo restauratore potrebbe farli sembrare in prima patina se non troppo rovinati ed in ql caso può essere difficile accorgersi.
Invece quando si vedono quei bei mobili luigi filippo lucidi che accecano, brillantati a mestiere...di solito sono sempre spatinati chissà perché...
RIpeto che io nn sono contro la stoppinatura e anzi mi piace quando è fatta a mestiere e soprattutto "a proposito" ma troppo spesso ho il dispiacere di vederla abbinata all'uso smodato di sverniciatore e olio paglierino (per ravvivare il legno eh...hahah) e di conseguenza a mobili stuprati e spatinati...ma qui entriamo in un campo minato palesemente OT...
L'esame degli interni e della schiena è certamente importante, anzi direi che è tra le prime cose da farsi...ma che io sappia per patina si intende altro eh...
lo so il discorso patine interne è un po troppo complesso, e non tutti sanno cos'è....
Gli sverniciatori, almeno di non usare soda caustica, non intaccano la patina tantomeno l'olio paglierino.