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periodo di sfarfall...
 
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periodo di sfarfallamento?????

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(@fulvio)
Post: 354
Reputable Member
 

Cari amici
Torno per un attimo sul tema antitarlo e tossicità, ma prima di tutto debbo ringraziare pierpaolomasoni per la sua competenza e disponibilità e anche per dirgli che sono assolutamente in linea con la sua attenzione verso i prodotti chimici. Siccome mi sono spaventato un po’, e mi secca l’idea di dover buttare il mobiletto che sto restaurando con tanta passione ho cercato di documentarmi meglio sulla permetrina.
Allora pare si tratti di una sostanza di sintesi omologa alla piretrina (quella naturale per intenderci utilizzata in alcuni insetticidi domestici).
Ma la scoperta più interessante è che questo composto è diffusamente utilizzato come presidio medico chirurgico nella cura di pediculosi, scabbia ecc, oltre che nella prevenzione della malaria (inibendo il contatto con gli insetti in generale e con l’anopheles in particolare che è il vettore del morbo).
Addirittura viene consigliata dalle ASL per coloro che si recano in viaggio in località a rischio e si trovano in commercio indumenti trattati con questo piretroide.
Trova impiego in zootecnia e anche in agricoltura dove viene impiegata nella  disinfestazione di diversi tipi di colture, anche alimentari, ergo ce la mangiamo.
Pare che il suo largo impiego dipenda sia dalla sua bassa tossicità (ovviamente in relazione al dosaggio e al tempo di esposizione) sia dal sufficientemente rapido periodo di biodegradazione che renderebbe la molecola inattiva entro tempi relativamente brevi (naturalmente si parla di situazioni dove questa viene assunta dall’organismo, non quando se ne sta a….riposo nelle fibre lignee). Secondo l’OMS le sue principali controindicazioni sono di natura allergica sia per contatto che per inalazione.
Mi scuso per averla fatta lunga, ma ho pensato di dare un modestissimo contributo alla discussione.
Debbo però fare una domanda a pierpaolomasoni: Tu mi dici che “la gommalacca non serve da isolante, soprattutto se data a pennello, perché acquista porosità”.
OK. Siccome nonostante l’età sono un principiante, sono perfettamente consapevole che sono in grado di applicare la gommalacca solo con il pennello, ma se applico le canoniche 4 o 5 mani, secondo lo schema consolidato di spagliettare, riverniciare riducendo la concentrazione ecc, e chiudo il tutto con la classica ceratura siamo proprio sicuri che il mobiletto non rimanga …isolato dal film di vernice?
Ecco questo proprio non l’ho capito
Scusa Pierpaolo ma ti ritiro in ballo
Grazie di esistere a tutti

 
Pubblicato : 29/11/2007 10:41 am
(@aporia)
Post: 833
Prominent Member
 

Concordo con l'analisi delle case: molti scapperebbero a gambe levate dalla propria se solo sapessero! Quindi niente allarmismi: veleno più, veleno meno....Non è il caso di buttare niente, basta lasciare all'aria aperta l'oggetto per il maggior tempo possibile (gli effetti da sbalzo termoigronometrico sono compresi!). Per quel che riguarda la trementina non è vero che è cangerogena tout court: è l'essudato del Larix Decidua, che io uso per curare le malattie respiratorie! Quello che può essere cancerogeno è il solvente con cui viene diluita. Non ho mai detto che idrocarburo significhi estratto dal petrolio! Volevo solo sottolineare come dietro a definizioni generiche si possano nascondere molte cose tutt'altro che naturali o innocue. Purtroppo, se non sbaglio, le schede di sicurezza non si trovano sul sito quindi si compra  a scatola chiusa. Sulla Permetrina il discorso è molto complesso e non è possibile farlo in questa sede, ma posso solo dire che la "pubblicità" fattale da un importante istituto non mi è sembrata così seria: i rimedi buoni per tutte le stagioni e per tutti i mali del mondo si sono spesso rivelati delle montature su cui qualcuno ha speculato parecchio.

 
Pubblicato : 29/11/2007 12:14 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Ripeto, non sono un chimico e, quindi posso anche incorrere in errori macroscopici, ma appartengo a quella generazione alla quale non si poneva il problema delle tossicità. Per anni abbiamo lavorato con le mani a bagno di sverniciatori che oggi sono considerati micidiali. Dopo due giorni la pelle cadeva, e quella successiva era più resistente, e andava bene così!!!!
A vent'anni ero un fotografo di successo; passavo i giorni in sala di posa e le notti in camera oscura. Ad un certo punto mi sono ritrovato con una stranissima ed incomprensibile affezione agli occhi (su base allergica) che minacciava di rendermi cieco. Cause sconosciute nonostante analisi di tutti i tipi. Soltanto dopo una decina d'anni ho scoperto su una rivista medica statunitense che si era appurato grazie alle statistiche che un certo sviluppo fotografico provocava tale affezione. So che ora tale prodotto è stato ritirato dal commercio. Ci sono voluti una trentina d'anni e non so quanti ciechi.
Mi chiedo quanti progressi abbia fatto la ricerca scientifica e quanta buona fede vi sia in certe analisi.
La formaldeide è stata dichiarata cancerogena dalla comunità europea già da anni: i nostri ospedali ne fanno ancora un largo uso per le pulizie generiche; mi risulta che il ministero per la salute si sia limitato ad emanare una circolare che ne raccomandava un uso parco!!!
Mi risulta anche che la piretrina non sia innocua.
In quanto al comodino posso dirmi daccordo con Aporia
darei della cera, piuttosto che la gommalacca, o il mio ossessivo linfo: la loro corposità è senzaltro più compatta.
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 29/11/2007 8:05 pm
 sasa
(@sasa)
Post: 35
Eminent Member
Topic starter
 

salve,
Io non ce la faccio proprio a rinunciare al mio mobile contaminato dalla permetrina.
Mi sento perseguitato da un senso di colpa.
La mia decisione sarebbe quella di lasciarlo in garage per almeno 1 mese.
dopo il tempo di "quarantena" posso trattarlo con olio di lino ?
grazie

 
Pubblicato : 30/11/2007 11:49 pm
(@fulvio)
Post: 354
Reputable Member
 

Riprendo il dicorso sulla permetrina per cercare di chiarirmi e aiutare a chiarire il problema posto da sasà.
La permetrina ha una volatilità bassa ma non nulla. La sua densità (una volta a scuola la chiamavano impropriamente peso specifico) è di poco superiore a quella dell'acqua ed ha il punto fusione a circa 34°C.
Questo vuol dire che il prodotto a temperatura ambiente non dovrebbe evaporare, non mi risulta, vista la struttura della molecola che possa sublimare (come la naftalina tanto per intederci) quindi a mio avviso c'è da stare moderatamente tranquilli. Moderatamente perchè in certi momenti la temperatura dell'ambiente può avvicinarsi alla temperatura di fusione, ma soprattutto non è chiaro (e non lo so) se il solvente che la veicola in qualche modo reagisce (seppur in minima parte) con la molecola formando un composto più volatile. A lume di naso sarei quindi ottimista.
Quindi terrei il mobile all'aria aperta per un po' fino a quando il solvente, lui si volatile, se ne è andato, ma non so dire se occore un mese o una settimana, di sicuro io un mese non aspetterò.

 
Pubblicato : 01/12/2007 5:38 pm
 sasa
(@sasa)
Post: 35
Eminent Member
Topic starter
 

salve 🙂

non sono un esperto e non mi addentro nel merito, tantomeno
sono qui a fare l'apologia alla permetrina o alle vernici etc.
Visto la scetticità esternata da esperti sulla permetrina, ne prendo atto e sarò piu prudente in futuro
Ora volevo sapere se sul mobiletto trattato con permetrina,che  secondo la testimonianza di chi l'ha usato non è una panacea e non immunizza il legno dagli attacchi di xilofagi in modo definitivo, posso trattarlo con le olioresine? come si fa ?
non ho capito bene i prodotti da acquistare e come procedere?

Ho in caso uno scrittoio in noce quasi d'epoca, lo spolvero e lucido con cera d'api della Pronto sull'etichetta c'è scritto che contiene tensioattivi e idrocarburi alifatici.
ora p osso trattarlo con le olioresine???

grazie 🙂 🙂

 
Pubblicato : 01/12/2007 7:04 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Ho, qualche giorno fa, pubblicato un articolo su come si usano le olioresine (ti ci rimanda il primo post della lista). Le puoi usare praticamente su tutte le verniciature.
Spesso conviene usarle mescolandole con un po di cera (io mescolo il linfoil con il linfoluce). L'importante è darne poco, e se usi questa mescola, strofinare con uno straccio dopo dieci minuti, quando il prodotto incomincia a rapprendersi. Il solvente scioglie le vecchie cere esauste e lo sporco che resteranno sullo straccio (che non deve essere troppo morbido, nè peloso; un vecchio lunzuolo o delle calze di cotone vanno benissimo). L'olio va a consolidare la vecchia vernice e a mascherare molte imperfezioni, e la cera lucida e patina il tutto.
L'importante è uscire dalla logica delle vernici filmanti e rientrare nel concetto di impregnazione. Si potrebbe dire che queste vernici sono impregnanti ad alto residuo secco (quelli che ci danno i colorifici quando chiediamo un impregnante sono a basso residuo secco, cioè contengono una minima quantità di resina).
Probabilmente ti conviene aggiungere anche un po di acquaragia o di linfosolv: corri meno rischi di dare troppa vernice (errore frequente); eventualmente si tratta di ripetere l'operazione dopo una quindicina di giorni: occorre tener presente che questi prodotti essicano velocemente, ma per avere una completa stabilizzazione devono catalizzarsi, e ciò avviene in una quindicina di giorni.
Fra qualche giorno probabilmente il buon Giuseppe riuscirà ad aggiungere un link funzionante che rimanderà al sito Geal. Per ora puoi telefonare (mi pare di aver postato il numero nella sezione materiali, controllerò) e chiedere quale sia il rivenditore della tua zona.
buon divertimento
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 02/12/2007 10:34 am
(@idalexio)
Post: 2
New Member
 

Ciao Sasa,

gli animaletti che descrivi ho già avuto il dispiacere di incontrarli e mi avevano infestato un materasso. Sono certamente xilofagi, ma non saprei dirti la specie. Comunque, occhio: perché mordono come dannati (non solo il legno).
Se l'infestazione come mi sembra di capire è massiccia io opterei per una soluzione radicale. Prendi il mobiletto portalo sul terrazzo o in cantina, impregnalo di permetrina ed imbustalo per settimane. Questa prima fase ammazzerà probabilmente gli insetti già formati. Per uova e larve farei iniezioni di veleno in ogni buco di sfarfallamento (l'antitarlo è un veleno, non scordarlo. Fa male anche a noi umani). In seguito, seguirei i suggerimenti antitarlo di Masoni, a base di olii o olioresine.

Spero di esserti stato utile,
Stefano

 
Pubblicato : 08/02/2008 8:52 pm
(@idalexio)
Post: 2
New Member
 

Ciao Sasa,

gli animaletti che descrivi ho già avuto il dispiacere di incontrarli e mi avevano infestato un materasso. Sono certamente xilofagi, ma non saprei dirti la specie. Comunque, occhio: perché mordono come dannati (non solo il legno).
Se l'infestazione come mi sembra di capire è massiccia io opterei per una soluzione radicale. Prendi il mobiletto portalo sul terrazzo o in cantina, impregnalo di permetrina ed imbustalo per settimane. Questa prima fase ammazzerà probabilmente gli insetti già formati. Per uova e larve farei iniezioni di veleno in ogni buco di sfarfallamento (l'antitarlo è un veleno, non scordarlo. Fa male anche a noi umani). In seguito, seguirei i suggerimenti antitarlo di Masoni, a base di olii o olioresine.

Spero di esserti stato utile,
Stefano

Gli animaletti si chiamano Scleroderma Domesticum, della famiglia dei betilidi, lunghi circa 3 mm e dotati di un pungiglione posteriore simile a quello delle vespe, anzi, loro stessi sono delle piccole vespe senza ali che di notte escono dai vecchi buchi dei tarli, nei quali dimorano deponendo le uova nelle larve dei tarli ( tant'è che alcuni antiquari ne invocano la presenza nei loro negozi proprio per liberarsi dei tarli ed è vero , ma non sanno che gli sclerodermi sono l'undicesima piaga d'Egitto!) per salire su divani e letti provocando molteplici e dolorosissime punture. Sto attuando una strategia per liberarmene, ma devo aspettare la primavera, periodo indicato per "epurazioni" di questo tipo. Mi auguro di no, ma se qualcuno avesse ancorea lo stesso problema o lo avesse risolto mi contatti per scambiarci idee e strategie. Ciao a tutti!

 
Pubblicato : 08/02/2008 9:02 pm
(@piercasu)
Post: 11
Active Member
 

Saluto e ringrazio tutti gli esperti che scrivono sul forum, in particolare chi svolge questo lavoro come prima professione e mette la propria esperienza a disposizione di noi appassionati assetati di conoscenze.Grazie per le vostre parole e suggerimenti che con piacere ho piu' volte sperimentato ed adottato.Ma la cosa più bella che fate e quella di sfatare
e distruggere  l' odioso mito del restauratore quale misterioso conoscitore di segreti irrivelabili,
di segretissime ricette e intrugli vari, di cui essere gelosi e  non divulgare.
Dimostrate invece come questo mestiere possa invece essere  conoscenza derivata da impegno, passione,studio.
E' la prima volta che mi inserisco in una discussione, per cui era d' obligo questo ringraziamento.
Vengo dunque al motivo che mi ha spinto a scrivere.
Ho trovato in commercio un flacone concentrato di '' permetrina'' da 100ml della ditta ''phase''
nelle istruzioni d'  uso dicono possa essere disciolto in qualsiasi diluente tipo  petrolio, acquaraggia,
ecc...in ragione di 100 ml per 5 litri di sostanza diluente.
ho sempre cercato di evitare l'uso di tali veleni se non per i casi piu' disperati.
la mia domanda è la seguente:
Sempre nei casi disperati,
potrei usarlo con l'olio di lino o il linfo diluiti in acqua ragia o trementina?
E cioè 100ml di concentrato di permetrina 2,5 linfo,2,5 acqua ragia

 
Pubblicato : 16/02/2008 1:13 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Penso di si, daltronde basta fare una prova. Ma mi chiedo il motivo di un tale intruglio! Se in casa hai un gatto non ne sarà certo contento, a meno che non abbia manie suicide; ed anche a te non so quanto faccia bene, anche se non passi il tempo ad accarezzare ed abbracciare i tuoi mobili.
Per quei diabolici insetti, parassiti dei tarli, mi pere che sia sufficiente otturare i buchi dei tarli con della cera. Inoltre un certo effetto biocida ce l'ha già anche il linfo.
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 16/02/2008 5:55 pm
(@piercasu)
Post: 11
Active Member
 

pierpaolo,
ti ringrazio per la risposta che conoscendoti attraverso il forum, immaginavo gia' quale fosse.
Pero' ripeto si tratta proprio di un caso disperato,una credenzina per la quale un amico mi ha chiesto un trattamento antitarlo con un prodotto specifico.
Pensavo che unendo il linfo diluito con la trementina al concentrato di permetrina e trattando il mobile avrei unito l' azione dell' insetticida a quella sicuramente piu' salutare del linfo risparmiando l' uso di una buona quantita' di acquaragia e trovandomi con un primo fondo di linfo sul quale proseguire la finitura .
grazie ancora

 
Pubblicato : 17/02/2008 1:05 pm
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