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Ciao a tutti, sapete indicarmi un modo non troppo invasivo per recuperare il piano di un piccolo tavolo in noce massello, purtroppo svergolato??grazie
Marco, senza foto è difficile, in genere bisogna vedere prima quali sono le cause che lo hanno portato a svirgolare , se sono distacchi dal castello, oppure altre motvazioni strutturali, allora basta ripristinare il vecchio assemblaggio e usare dei tutori con morsetti per riportarlo alla ragione, se invece si tratta di difetti delle assi che lo compongono bisogna intervenire diversamente, ma per consigliarti le immagini sono indispensabili...Carlo è un maestro " pe ste cose "
ciao pin8cchio, scusa, hai ragione!!!oggi posto foto....cmq PURTROPPO, è un piano girevole, non può essere fissato alle traverse perimetrali del Tavolo!!Mi spiego, è un tavolinetto piccolo, ma il piano è doppio, sono due "tavole" incernierate in modo tale che possano chiudersi o aprirsi a libro!!Il piano sottostante, può girare su un perno in modo tale da disporsi a 90° e lasciare spazio al suo gemello !!Oggi posto foto....
ciao marco finalmente sono "forse" riuscito a risolvere i problemi che nn mi permettevanio di collegarmi al forum e sopratutto a partecipare nelle discussioni.
mi è piaciuto il termine - svergolato- e quindi cerco di darti un aiuto.
se per esempio ho un coperchio di un cassone che si è piegato imbarcandosi verso l'alto smonto il coperchio e mettendo LE CORNA del piano verso il basso appoggio il coperchio in terra e tenendo il pavimento bagnat0 il legno assorbendo umidita' tende a tornare nella posizione di partenza cioe' si raddrizza.
questo succede perche' essendo stato esposto nei due suoi lati ad un diverso tasso di umidita' è andato verso il secco in questo caso verso il soffitto della stanza.
ho provato spesso questo sistema e funziona.
nn avendo visto il tuo piano nn so se quello che ti ho scritto puo' esserti di aiuto ma spero di si.
poi puoi pensare a piano raddrizzato di mettere - se possibile dei tutori che concettualmente tengan o diritto il tuo piano.
un saluto giorgio
Grazie a tutti e scusate per il ritardo con cui scrivo;....ottimo il tuo consiglio, Giorgio, mi è capitato di sfruttare questa "caratteristica" del legno e funziona!!!Non in questo caso, un piano in noce massello di soli 20mm, con due traversi sulle estremità, fatte in origine proprio per arginare questo problema.....niente dei rimedi poco invasivi ha funzionato!!!
Allora ho preso il coraggio a 4mani, perchè il piano doveva tornare il più dritto possibile, anche perchè doveva all'inearsi all'altro....ho fatto quello che si faceva una volta!!!Prima ho bagnato bene il piano, per sotto, poi l'ho morsettato, regolando progressivamente la pressione dei morsetti; dopo due giorni ho tolto tutto e il piano aveva recuperato in parte la sua forma originale!!!A questo punto ho praticato 5 scassi passanti e perpendicolati alla venatura del legno, profondi 15mm e ho incollato 5 traversine di rovere....tutto morsettato per 2 giorni!!!perfetto...il piano è dritto, non si è spaccato e la cliente è contenta!!!!
Qualcuno dirà a ragione che avrei potuto evitare questo, che il piano potrebbe tendere a svergolarsi ancora...ma come???l'ho snervato...e cmq non sapevo cos'altro fare!!!!Grazie a tutti....posto delle foto...
......
a me sembra un gran bel risultato. Bravo!
Grazie mille!!!!! 🙂 🙂
Salve .sono fabio64, nuovo utente.....per sistemare a dovere quel piano si doveva pressare, se possibile anche a caldo.Il risultato sarebbe stato perfetto e duraturo.ciao.
Pressare a caldo?forse...però mi viene un dubbio...se una tavola si deforma ci sono diverse cause scatenanti, tra cui una "naturale" tendenza, dovuta magari al tipo di taglio, all'ambiente etc.....come fà una "pressata a caldo" (passatemi la frase) a garantire un risultato duraturo??gli antichi in moltissimi casi usavano il procedimento che ho usato io....; il piano che ho raddrizzato non è fissato alle traverse del tavolo...sarebbero da fare delle prove e vedere nel tempo...ma questa è un'altra storia! 😉
non credo che una pressatura a Caldo avrebbe risolto definitivamente un problema che era di per se strutturale, forse avrebbe risolto momentaneamente il problema che sicuramente si sarebbe riproposto nel tempo, di solito quando si costruisce a nuovo le assi che compongono il piano se ricavate da lo stesso tavolone vengono assemblate a specchio per evitarne la deformazione che di norma non dovrebbe avvenire, e poi una pressa a caldo la trovi solo in una falegnameria e per giunta attrezzata per grandi formati, certo non è l'intervento "non troppo invasivo" che avevi richiesto, ma è stata secondo me una buona soluzione, certo un po pesantuccia, ma ha risolto il problema per cui bravo
Grazie pin8cchio, quoto quello che dici, pure sul fatto dell'intervento pesantuccio, ma non vedevo altre soluzione...!!
La pressatura a caldo rende le fibre del legno più tenere, ed esercitando una pressione di 150 kg per cm quadro si ottiene un'ottimo risultato per un lungo periodo, indefinibile però, ma la mia esperienza lo colloca in alcuni decenni.
Ricordo che per "sagomare " il legno veniva , e viene ancora oggi usata l'immersione dello stesso in acqua bollente .
Per quanto riguarda la misura delle presse a disposizione la loro grandezza non è vincolante.
Ciao a tutti...
Mi trovo d'accordo con Marco e Pinocchio. Se il piano si è imbarcato vi sono dei motivi dovuti il più delle volte all'andamento delle fibre, alla vicinanza di nodi, magari al taglio delle tavole non fatto a regola d'arte. In questi casi, se non puoi ancorare saldamente le tavole, l'unico sistema per neutralizzare le cause dell'inconveniente è di interrompere l'andamento delle fibre e bloccare il tutto.
pierpaolomasoni