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prima patina??

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(@stefan)
Post: 213
Estimable Member
Topic starter
 

Salve a tutti,

spesso nel leggere inserzioni che pubblicizzano mobili antichi o 'quasi', si legge che l'essenza è di prima patina.
Qualcuno mi può spiegare esattamente cosa s'intende con questo termine? E' veramente un elemento che conferisce maggior pregio al mobile? E, infine, come si distingue una patina autentica da una artefatta?

Sono un po' confuso al riguardo, ma grazie in anticipo per le eventuali risposte.

 
Pubblicato : 13/11/2006 3:01 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

per mobile in prima patina si intende un mobile che non è mai stato riverniciato, e che, quindi, è autentico nella sua  integralità.
certamente per un antiquario serio è un titolo di merito acquistare solo mobili che non siano stati rimaneggiati. oltretutto evita rischi di falsificazioni (in teoria).
come capire è più problematico, e lo è ancora di più spiegarlo, e di più spiegarlo in poche parole.
posso citare il mio maestro, che aveva cominciato a lavorare a cinque anni, che era diventato famoso presso gli antiquari di tutto il mondo, e che era, ormai posso dirlo, un grande falsario.
lui, un mobile, per giudicarlo, doveva guardarlo, poi doveva toccarlo. se lo passava tutto con quelle sue mani consumate dallo sverniciatore e dal lavoro. e quando ebbi a chiedergli il motivo di queste sue palpazioni che mi sembravano quasi oscene, mi rispose che un mobile è come una donna. magari è bellissima, ma per capire se non è rifatta, devi toccarla. aneddoti a parte, l'esperienza da sansibilità al tatto ed allo sguardo. un mobile in patina è serico, morbido, la mano e lo sguardo vi scorrono dolcemente, armonicamente.
persino per la gommalacca si può arrivare ad una datazione "visiva e tattile".
è una sensibilità che si acquista con l'esperienza, e con un po di tecnica.
forse per capire bisognerebbe conoscere anche i metodi della falsificazione.
senzaltro distinguere una patina autentica da una creata ad arte da un falsario è molto complicato, e spesso ci si deve aiutare con una infinità di altri indizi che vanno dall'usura dei vari elementi, alla lavorazione dell'insieme e dei particolari, soprattutto di quelli non visibili. bisogna pensare che creare una patina è un lavoro lungo e complicato; si tratta di fare in pochi giorni ciò che la natura ha fatto in secoli, anzi, non di fare, ma di imitare. quindi: usura; deposito di agenti chimici; di nuovo usura; deposito di materiale organico ecc......
inoltre, bisogna calcolare che se un oggetto viene restaurato a regola d'arte e, quindi subisce una pulitura rispettosa della patina, e poi viene riverniciato, diventa quasi impossibile capire che vi è stato effettuato un intervento.
tutto questo per arrivare a dire che la frase "in prima patina" ò una corbelleria da commercianti. un legno è in patina, o non lo è.
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 14/11/2006 6:04 pm
(@stefan)
Post: 213
Estimable Member
Topic starter
 

Grazie pierpaolomasoni, è stata una bella spiegazione. Certo che il tuo maestro doveva essere una persona speciale, è bello l'affetto con cui lo hai descritto.
E poi c'è la questione del tatto e del contatto con il legno; prima di iniziare una piccola riparazione o una pulitura fa acquistare intimità con il mobile.

A presto

 
Pubblicato : 15/11/2006 9:39 am
(@aporia)
Post: 833
Prominent Member
 

Concordo con la spiegazione tecnica sulla patina ma scusate se sposto l'attenzione su un problema che riguarda in modo marginale la questione. La mia domanda è questa: cosa ne direbbero i signori uomini se venissero paragonati ad un mobile? o meglio, vista la sensibilità (e di questa che si parla, no?), ad un ciocco di legna da ardere?
Sono paragoni che ho sentito mille volte e mille volte ho reagito.
Possibile che nel 2006 ci sia ancora chi ripropone certe tiritele maleducate? Passino gli uomini d'antiquariato ma gli altri........
Possibile che non riusciate a sostenere un discorso in modo professionale senza paragoni da osteria?
Scusate lo sfogo ma speravo che le cose fossero cambiate da quando ero un'apprendista!

 
Pubblicato : 23/11/2006 1:12 pm
(@stefan)
Post: 213
Estimable Member
Topic starter
 

Mi spiace aporia se ti sei sentito offeso. E sicuramente frutto di un fraintendimento. L'intimità era da intendere in senso 'affettivo'. Accarezzare un oggetto, in particolare un oggetto antico e, possibilmente bello, risponde ad un esigenza legata al sentire tattile. Il toccare qualcosa che piace penso sia un impulso istintivo. Del resto, non viene forse frenata questa istintualità - direi abbastanza diffusa - dai cartelli "vietato toccare" che si trovano quando qualcosa di pregiato è esposto al pubblico.

Credo che il senso fosse questo,... se qualcuno vi ha letto altro è una questione sua.

 
Pubblicato : 24/11/2006 11:30 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

nessuno qua ha mai paragonato le donne ad un mobile. sammai è esattamente il contrario.
effettivamente il citato mio maestro era un furente maschilista (sosteneva, per esempio, di essersi sposato soltanto per avere qualcuno che gli lavasse le mutande).
io mi sono limitato a riportare un aneddoto che mi sembrava esplicativo, ma se Aporia preferisce, potrei anche invertire i sessi dell'aneddoto; io non mi sentirei offeso, e nemmeno i miei colleghi maschietti, credo, visto che ormai molti si liftano e si siliconano forse più delle femmonucce.
pierpaolomasoni

 
Pubblicato : 24/11/2006 5:43 pm
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