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Ecco il cassettino ieri mattina
E qui stamattina dopo l'ultima passata leggera di olioresina fatta ieri pomeriggio
Ho notato che le screpolature si sono ulteriormente attenuate.
Il lucido è asciutto e sottile. Sono pienamente soddisfatto.
Ho notato invece qualche disomogeneità di assorbimento sugli altri cassetti (grandi) dove la radica sembra aver assorbito di piu in alcuni punti e meno in altri dando origine a un lucido non uniforme non ostante sia già alla 3 mano... appena posso documenterò...
Saluti
Dov'è la differenza sono identici, cambiando i fattori ma il risultato non cambia, bravo barca66lovere ;D ;D
Oppure si cela dietro qualche moderatore travestito, chissà ::) bella mossa di marketing ;D
Cassiopea ,forse non hai ancora capito che tutte le tue dissertazioni sulla presunta identità di Mahalo, sul se PPM sponsorizzi o meno un prodotto, su presunti complotti e sul marketing , NON INTERESSANO A NESSUNO.
Gli utenti hanno capacità di discernimento e soprattutto guardano ai CONTENUTI, a prescindere da tutto il resto.
Evidentemente nei cassetti grandi ci sono alcuni punti in cui la GL è più rovinata ( microporosa ) e, quindi, assorbe di più , forse assorbe anche il legno sottostante.
Nel dare la prossima mano dalla uniformemente sul cassetto , dopo 10 minuti, col tampone o un pennello asciutto sposta l'olioresina dai punti in cui non è stata del tutto assorbita a quelli che sono più aridi, poi asporta dopo 10 minuti. Alla fine si dovrebbe uniformare.
Tra una mano e l'altra aspetterei almeno 2 giorni.
Il procedimento suggerito da BLO è giusto; aggiungerei che l’olioresina va lavorata molto con lo stoppino.
Altro suggerimento: converrebbe scattare le foto sempre dalla stessa angolazione e con la stessa luce: solo così si possono cogliere le differenze.
Concordo.
Tutto giusto. Insisterò di piu tamponando l'olioresina e attenderò un po di piu prima di valutare il risultato.
Grazie mille dei consigli!
Anche l'osservazione sulle foto mi sembra piu che sensata quindi provvederò...in modo da fornire uno strumento di valutazione piu obiettivo possibile (nei limiti della manualità di ciascuno di noi e dei casi da trattare ovviamente), io le differenze le vedo bene ;D
Grazie ancora! Ciao!
Ho avuto modo di dedicarmi un poco e ho proceduto nello stesso modo (prima mano per pulire con paglietta fine e olioresina diluita al 70% poi al 50 e poi puro) anche sul resto del secretaire...fodere e interni compresi.
Le foto che seguono sono del fianco sx PRIMA E DOPO
PRIMA
E DOPO
Qui la ribalta
Cmq le mie aspettative sono state confermate e per certi versi anche superate.
Proverò anche quelli della durga per curiosità e perché mi pare siano un poco piu "verdi".
Saluti.
Buon giorno. È molto tempo Che ne scrivo ne leggo questo forum Oggi facendolo mi sono trovato tirato in ballo da chi pensa che mi nasconda dietro un nuovo nick per interloquire con lui Volevo solo rassicurarlo che non è mia abitudine fare questo Anche perché semplicemente non ho assolutamente niente da condividere con lui e meno che meno con i suoi modi di interagire con le persone in questo forum Porgo un saluto ai vecchi naviganti Ed un probabile a rileggerci Buon anno.p.s. ho letto con piacere il nuovo regolamento.mi fa piacere che sia stato sottolineato come ci si dovrebbe rapportare in casa d altri e nel rispetto delle altrui idee ed esperienze.
Ah meno male...mi stavano venendo crisi di identità...hihi... 😉
ho riletto il post.quello che nn capisco ,trattando questo forum di restauro, è come si possa NON pensare che i prodotti tra loro possano essere complementari al fine di realizzare un risultato.
nn mi sembra che l'uso dei peggiori sverniciatori o solventi che credo tanti qui abbiano usato sia mai stato definito "filologicamente scorretto"
nel restauro si è un po' orafi e un po' maniscalchi..ci si aiuta un po' con le mani e un po' con i piedi.
dimostrazione ne è che nella stoppinatura si usano vari olii ed ognuno ha la sua esperienza.
chi è scorretto? il paglierino,la vaselina il lino ??
si tratta di cogliere e sperimentare.
salut
Tocchi un argomento complesso sul quale studiosi del restauro si sono accapigliati e continuano ad accapigliarsi. Un atteggiamento “filologicamente corretto” vorrebbe che l’Oggetto originariamente rifinito a gl. sia rifinito con lo stesso materiale. Ma l’artigiano quale olio aveva usato? Normalmente un restauratore non può permettersi di fare analisi chimiche costosissime ed a volte inutili. Altro aspetto della questione è dato dal senso del restauro, uno dei cui aspetti importanti è la conservazione. Se esiste una tecnica o un materiale che permette una buona conservazione, ben venga: non vedo motivi che spingano al suo rifiuto.
L’olio di lino è un’ottima soluzione per salvare la vernice originaria poiché la consolida e non ne altera le caratteristiche. Senza contare che non si tratta di un prodotto rivoluzionario, ma, piuttosto, tradizionale che l’artigiano di un secolo fa con tutta probabilità avrebbe usato. Senza dubbio si tratta di un intervento non invasivo e comunque meno invasivo di una seppiatura che asporta vernice che dovrà essere reintegrata con vernice nuova. Premettendo che ogni intervento fa storia a sé, direi che le polemiche sorte siano pretestuose e sterili.
bello il risultato.
comunque per i neofiti consiglierei vivamente di leggersi con la massima attenzione la scheda tecnica prima dell'uso www.geal-chim.it/ss/1201210331502120ita.pdf
ciao a tutti
mario
Si tratta non della scheda tecnica, ma della scheda di sicurezza, che certamente andrebbe consultata prima dell’uso di qualunque prodotto, sia dai neofiti che dai professionisti.