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problemi olio di lino

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(@antony)
Post: 295
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Topic starter
 

Caio a tutti sto cercando di fare dei lavoretti finendoli dopo averli mordenzati con olio di lino.... ho diluito l'olio con acquaragia e ho fatto più passate pagliettando tra l'una e l'altra... il risultato non è molto soddisfacente nel senso che avrei voluto avere più lucentezza... come posso raggiungere un risultato migliore?

 
Pubblicato : 01/10/2012 5:13 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Le vernici prima del 900 erano formate da olio di lino cotto e da resine. La resina ha il senso di far indurire l’olio che altrimenti resta troppo elastico, e conferire con facilità brillantezza. Con solo olio puoi raggiungere una eccellente brillantezza, ma il procedimento risulta piuttosto lungo. Lo devi diluire soltanto alla prima passata; per le altre devi darlo puro e lasciare che asciughi bene ( l’optimum sarebbe di fare come i vecchi liutai: lasciare l’oggetto al sole: i raggi uv provocano la polimerizzazione dell’olio), poi devi agire energicamente con la paglietta: calcola che devi levigare il legno. Normalmente se non vi sono venature profonde bastano due o tre passate. Dalla seconda passata l’olio lo si può dare con uno stoppino. Comunque, ripeto: sarebbe bene che mescolata all’olio vi fosse una resina: tutto sarebbe molto più facile. Al limite puoi rifinire con una buona cera. Ho citato più volte la Cera Manila della Colorlegno, che, stoppinata, da una lucentezza simile alla gl., solo più vellutata.

 
Pubblicato : 01/10/2012 6:27 pm
(@p1950m)
Post: 280
Reputable Member
 

in qualche post passato, mi pare di aver letto di mescolare nelle passate successive olio di lino cotto con cera d'api e/o carnauba.
mi interesserebbe conoscere in che quantità per avere un bell'effetto di lucido "morbido"
grazie
ciao

 
Pubblicato : 04/10/2012 9:38 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

È praticamente impossibile rispondere ad una domanda così generica. Le proporzioni variano a seconda di tutta una serie di variabili che vanno dal tipo di legno alle cere usate. Penso che sia proprio a questo stadio del lavoro che entra in gioco la sensibilità e l’esperienza dell’artigiano. Se devi intervenire su una superficie assorbente devi aumentare la quantità dell’olio; al contrario se la superficie assorbe poco. In quest’ultimo caso devi pensare che l’olio ha soprattutto un compito di aggancio della cera ed una funzione di suo consolidamento. Per esempio, se devo incerare dei travi del 6, che di solito sono molto assorbenti, aggiungo olio sino a che la cera acquista una consistenza tipo vernice un po’ densa; se devo intervenire su un mobile ne metto molto meno.

 
Pubblicato : 04/10/2012 10:46 pm
(@p1950m)
Post: 280
Reputable Member
 

farò delle prove sul retro
grazie
ciao

 
Pubblicato : 05/10/2012 8:30 pm
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