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ho necessità di ossidare delle lastre di rame da 6/10, vorrei ottenere la classica ossidazione verde, qualcuno ha esperienza in merito?
Grazie
alcol e sale qualcosa fa.
(un pataccaro usava zolfo bagnato e calore di una fiamma, un altro acqua ossigenata.. per sentito dire eh! )
ciao
ho necessità di ossidare delle lastre di rame da 6/10, vorrei ottenere la classica ossidazione verde, qualcuno ha esperienza in merito?
Grazie
acido solforico. Fai delle prove per stabilire la diluizione in acqua che ti dia i risultati migliori.
acido solforico. Fai delle prove per stabilire la diluizione in acqua che ti dia i risultati migliori.
ma l'acido non fa solo una specie di brunitura/anticatura? mi pareva che non desse nessuna sfumatura verde, ma forse ricordo male.
ciao
Roba da non credere, io che do una informazione a te; è proprio vero che questo mondo va a rovescio.
Allora Pinocchio ecco come ho fatto più volte per invecchiare rame e ottone.
Ti occorre del comune acido muriatico, non va bene quello del supermercato, ha una concertazione troppo bassa, in mesticheria puoi trovarne al 30%, va benissimo.
Poi ti prepari una ..camera a gas. In pratica ti ci vuole un contenitore chiuso da dove i vapori dell'acido non escono. Se l'oggetto è piccolo va bene anche una scatoletta di plastica; in passato ho usato di tutto anche scatole da scarpe chiuse con il nastro.
Nella camera metti l'oggetto da invecchiare e una contenitore (un vasetto da capperi tanto per intenderci) rigorosamente aperto e con dentro l'acido.
A questo punto aspetti un bel po' di giorni, dipende dalle dimensioni della camera, dell'oggetto, dalla concentrazione dell'acido e dall'entità dell'invecchiamento.
Il bello di questo sistema è che l'acido, ovviamente volatilizza in parte e si condensa sulla superficie del metallo da trattare formando minute goccioline. Queste ultime poco a poco asciugano e ..intaccano il metallo in modo disomogeneo, proprio come avrebbe fatto il tempo. In pratica in 15 giorni puoi simulare un secolo e mezzo.
Se però l'oggetto è piccolo ed hai fretta puoi metterlo in barattolo di vetro dove avrai versato l'acido tenendolo però sollevato dal fondo in modo che non venga a contatto con questo, ad esempio io uso una vecchia tazza da te capovolta come sostegno. Anche in questo caso devi chiudere tutto ermeticamente. Altro vantaggio puoi controllare attraverso il vetro come si evolve la situazione.
aieieieieieie wow!!
Grande fulvio.
le dimensioni non le conosco ancora ma diciamo che posso attrezzarmi per qesta sorta di camera stagna, in realtà non sono però piccoli pezzi, sono superfici lisce piuttosto estese, poi magari vi posto il lavoro finito, in realtà sono delle vere e prorpie sculture che faranno parte di un sistema di illuminazione. Documento l'evoluzione e ti posto le foto grazie
Sono veramente contento di esserti stato utile, almeno spero.
Mi viene in mente di ricordarti, ma forse è superfluo, che se gli oggetti sono molto grandi, analogamente dovrà essere maggiore la superficie e la quantità di acido in evaporazione. Quindi non dovrai preoccuparti solo del volume, ma della supericie libera evaporante. Insomma a parità di volume non ci vuole un cindro ma una bacinella.
Non so se sono riuscito a spiegarmi bene, semmai contattami.
posso chiederti se l'hai sperimentato personalmente?
grazie.
Roba da non credere, io che do una informazione a te; è proprio vero che questo mondo va a rovescio.
Allora Pinocchio ecco come ho fatto più volte per invecchiare rame e ottone.
Ti occorre del comune acido muriatico, non va bene quello del supermercato, ha una concertazione troppo bassa, in mesticheria puoi trovarne al 30%, va benissimo.
Poi ti prepari una ..camera a gas. In pratica ti ci vuole un contenitore chiuso da dove i vapori dell'acido non escono. Se l'oggetto è piccolo va bene anche una scatoletta di plastica; in passato ho usato di tutto anche scatole da scarpe chiuse con il nastro.
Nella camera metti l'oggetto da invecchiare e una contenitore (un vasetto da capperi tanto per intenderci) rigorosamente aperto e con dentro l'acido.
A questo punto aspetti un bel po' di giorni, dipende dalle dimensioni della camera, dell'oggetto, dalla concentrazione dell'acido e dall'entità dell'invecchiamento.
Il bello di questo sistema è che l'acido, ovviamente volatilizza in parte e si condensa sulla superficie del metallo da trattare formando minute goccioline. Queste ultime poco a poco asciugano e ..intaccano il metallo in modo disomogeneo, proprio come avrebbe fatto il tempo. In pratica in 15 giorni puoi simulare un secolo e mezzo.
Se però l'oggetto è piccolo ed hai fretta puoi metterlo in barattolo di vetro dove avrai versato l'acido tenendolo però sollevato dal fondo in modo che non venga a contatto con questo, ad esempio io uso una vecchia tazza da te capovolta come sostegno. Anche in questo caso devi chiudere tutto ermeticamente. Altro vantaggio puoi controllare attraverso il vetro come si evolve la situazione.
Certo, mi pareve di averlo detto chiaramente.
L'ho sperimentato più volte, l'elemento positivo di questa procedura sta nella relativa lentezza, in questo modo puoi controllare (interrompendo e magari riprendendo) il procedimento.
Tieni presente che la reazione sul rame è (ovviamente ) diversa da quella sull'ottone. Se poi vuoi anticare delle riproduzioni ricorda che spesso queste sono trattate con una vernice patinante per conferire un aspetto falsamente anticato. In questi casi occorre rimuovere mediante abrasione la succitata patina.
Infine consentimi una nota per così dire ...deontologica. Io sono solo un hobbista e ho applicato su mobili che non commerciavo l'invecchiamento artificiale solo quando era impossibile reperire un pezzo originale; nel caso che ad operare sia un professionista immagino che vada valutato questo aspetto in maniera opportuna.
Grazie Fulvio, ero curioso perche' avevo l'impressione che l'acido muriatico avesse invece un'azione disossidante potente (in immersione sicuramente: lo porta a nuovo di zecca), mentre avevo capito che volesse ottenere l'invecchiamento e magari anche la formazione di verderame (per il qualche credo funzioni discretamente l'alcol e il sale, ma ho visto il risultato, non l'ho sperimentato personalmente, quindi non posso garantire).
Per l'aspetto deontologico, certo piu' che giusto. io, un paio di suggerimenti li ho sentiti citare in un forum da un tale che ha amici, come dire.. non proprio alla luce del sole, in poche parole pataccari 😉 .
Certo, mi pareve di averlo detto chiaramente.
L'ho sperimentato più volte, l'elemento positivo di questa procedura sta nella relativa lentezza, in questo modo puoi controllare (interrompendo e magari riprendendo) il procedimento.
Tieni presente che la reazione sul rame è (ovviamente ) diversa da quella sull'ottone. Se poi vuoi anticare delle riproduzioni ricorda che spesso queste sono trattate con una vernice patinante per conferire un aspetto falsamente anticato. In questi casi occorre rimuovere mediante abrasione la succitata patina.
Infine consentimi una nota per così dire ...deontologica. Io sono solo un hobbista e ho applicato su mobili che non commerciavo l'invecchiamento artificiale solo quando era impossibile reperire un pezzo originale; nel caso che ad operare sia un professionista immagino che vada valutato questo aspetto in maniera opportuna.
sono elementi nuovi che non debbono essere trattatie mi piacerebbe avessero segni di ossidazione verde, perdonatemi se ho inserito questo post all'interno della rubrica, in realtà non si tratta di restauro come in precedenza asserivo. tra qualche giorno inizio la procedura che non mancherò di aggiornare.
saluti