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Buongiorno a tutti,
vorrei un aiuto per chiarire un dubbio sulla resistenza della gommalacca.
Devo finire un tavolino con una scacchiera lastronata. Finisco sempre i miei mobili con solo gommalacca o con ceratura finale, (sono molto restio ad usare acrilici o poliuretano),
questa volta però ho il dubbio che il continuo movimento degli scacchi possa a lungo danneggiare la gommalacca. Voi cosa ne pensate? Ho letto diversi post dove si parla di linfoil, questa finitura è più resistente ai graffi?. Se no che altra finitura mi consigliereste?
Grazie di cuore.
Il problema che citi è comune a quasi tutte le resine: creano una cristallizzazione alquanto fragile. Un modo per aumentare la resistenza consiste nell'usare al posto dell'olio paglierino dell'olio di lino.
Io consiglierei di dare un fondo col linfoil per almeno due volte, spagliettandolo accuratamente ogni volta. Dovresti ottenere un fondo molto liscio e già quasi lucido.
A questo punto una leggera stoppinatura con gommalacca dovrebbe bastare.
pierpaolomasoni
Poteresti anche lucidare con semplice gommalacca riempiendo solo il poro, senza creare spessori sulla superficie (come dovrebbe essere una buona lucidatura a tampone). Un buon encaustico con carnauba, come finitura, renderebbe la superficie sufficientemente resistente all'usura.
carlo
Ciao, ti hsanno già risposto due maestri..io ti riporto la mia esperienza!!Circa due anni fà ho restaurato un tavolo da gioco del '700, fantastico, e a piano aperto (già, perchè poteva richiudersi e ribaltarsi...così da avere un'altra forma e un'altro gioco intarsiato....) aveva una scacchiera tra l'altro moooolto rovinata!
Io sinceramente ho usato un fondo di olio di lino, all'epoca non conoscevo il linfo, ho aspettato alcuni giorni, ho spagliettato e poi ho lucidato a tampone!!!Ho rivisto il tavolo 3 settimane fà....lucidatura perfetta e nessuna "screpolatura"!!!Logico che nel tempo il legno si muove, anche perchè le tessere sono di due legni diversi....ma questo è inevitabile, a meno che non ricorri a incollaggi sconsiderati che cmq creeranno altri problemi nel tempo!!!!ciao ciao
L'olio di lino, se dato a regola d'arte, dopo la polimerizzazione forma un reticolo elastico, e, quindi, non screpola. Quando poi si tratta di lastronature o tessere, penetrando nelle fessurazioni tende ad incollare in modo non rigido.
pierpaolomasoni
Perfetto...meglio ancora!!! ;D ;D
Una curiosità:
usando olio di lino nella lucidatura a tampone, durante...., mi accorgo che nelle ultime passate, quando devo portare via l'olio e lasciare la superficie liscia e perfettamente lucida, fatico un pò rispetto a quando usavo il paglierino!!! ???Perchè???
Mi spiego, è come se continuando a passare mi portassi sempre dietro delle tracce d'olio (e ne uso veramente poco..), anche cambiando spesso tela e usando quasi alcool puro.....e poi mi sembra che siano percettibili i segni delle passate del tampone, mentre questo non mi succedeva prima!!!Alla fine riesco ad ottenere un ottimo risultato però non capisco il perchè di queste "complicazioni".....sbaglio qualcosa io???
Grazie
Penso sia dovuto al fatto che l'olio di lino asciugando diventa appiccicoso. Prova s sospendere il lavoro per qualche ora. Comunque la stoppinatrice è Aporia.
pierpaolomasoni
Aporiaaaaaa...... ;D puoi aiutarmi a capire??!?!?!? 😀 😀
Eccomi! Io non ho riscontrato problemi: prova a finire con solo alcool e tampone paraticamente asciutto. Ultimissima passata, a tampone asciutto, in lungo (tecnica proibitissima nella stoppinatura ma con l'olio di lino cotto e gl funziona). Infine, ti posso dire che la verniciatura è più elastica e quindi dura molto di più.
Ciao e grazie a tutti per le risposte,
Marco75, per fondo con olio di lino intendi una passata a pennello? Abbondante, leggera? E dopo si continua ad usare l'olio durante la stoppinatura come di consueto? Ho sempre usato l'olio paglierino e quelle rarissime volte che ho usato l'olio di lino ho avuto qualche difficoltà forse sbagliavo qualcosa.
Pierpaolomasoni, come si da l'olio di lino a regola d'arte?
Ciao e grazie-
Anzitutto consiglierei un'olioresina, per esempio il linfoil, soprattutto perchè contiene un essicativo. Se usi olio i tempi di attesa si allungano. Devi darlo come una normale verniciatura, abbondante, aspettare che si assorba; dopo 10 minuti passi uno straccio per togliere le eccedenze. Il giorno dopo paglietti e lo ridai. Stessa trafila sino a che non ottieni un fondo liscio e lucido (di solito bastano due passate. A questo punto basterà una stoppinata leggera.
pierpaolomasoni
Quoto quanto dice Pierpaolo..anche perchè io sono stato "stuzzicato" da lui a fare come ti suggerisce!!! ;D ;D
@Aporia:..quando dici"...Ultimissima passata, a tampone asciutto, in lungo (tecnica proibitissima nella stoppinatura ma con l'olio di lino cotto e gl funziona)"..... INTENDI passate lungo la venatura del legno??!!cioè senza girare e compagnia bella???
Grazie mille....
Anch'io non capisco il "proibitissimo".... sarà perchè non ho mai capito le "proibizioni"!!!
A me avevano insegnato a dare le ultime stoppinate con solo alcol quasi asciutto nel senso della venatura. Ma come ho già detto, penso che non vi sia una regola canonica.
pierpaolomasoni
E qui casca l'asino! Una stoppinatura per essere perfetta e non avere neanche una microriga o un microalone dev'essere finita in cerchio quasi solo sfiorando la superficie. Le proibizioni a volte non sono inutili, perchè possono far risparmiare tempo e..tendini! Con l'uso dell'olio di lino si rischiano meno le righe e gli aloni scompaiono più velocemente, quindi si può finire in lungo (in genere lungo la venatura ma non è detto). Anch'io ci provo sempre a sconfessare le proibizioni: a volte si ha ragione!