Benvenuto nel Forum

Accedi o Registrati per poter inserire domande o rispondere agli amici della Comunity.

Per qualsiasi problema scrivi a: inforestauro@virgilio.it

Notifiche
Cancella tutti

restauro cassapanca

77 Post
12 Utenti
0 Reactions
43.5 K Visualizzazioni
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

http://books.google.it/books?id=O0RMAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false
Si tratta di un’operetta minore, superficiale e poco affidabile. Per esempio sostiene che nella cottura dell’olio viene aggiunto litargirio come essiccativo. In quell’epoca lo si era abbandonato da tempo perché provocava annerimento della vernice. Parla della gl.(in modo un po’ fantasioso), ma, come già detto, lo fa perché fra i nobili era scoppiata la moda delle cineserie. E non accenna alla stoppinatura. Non vedo cosa confuti di ciò che sostengo. In quanto a don Mezzanzanica mi pare di ricordare che risalga alla seconda metà dell’800.
In quanto alle mie posizioni o non mi hai capito o mi sono spiegato male. Una decina di anni fa ho pubblicato “Le antiche vernici per il legno”: puoi consultarlo e costatare.

 
Pubblicato : 02/03/2013 8:48 pm
(@boris97)
Post: 421
Reputable Member
 

don Mezzanzanica è il figlio del Mezzanzanica attivo e prediletto nella bottega del Maggiolini stesso per questo è della seconda metà dell'800.ha raccolto tutto il sapere del padre per scrivere la biografia del maggiolini.
comunque basta ,mi arrendo fate come volete raccontatevela come volete fateci anche il bagno nel linfoil si arriva a sostenere tutto ed il suo contrario pur di avere ragione,una ragione che a me personalmente non interessa.

 
Pubblicato : 03/03/2013 2:03 am
(@pomacciolo)
Post: 351
Reputable Member
 

eppure in rete si trova perfino il pdf dovrebbe averlo letto, non so per curiosita'...

Boris forse hai ragione... ma chissene..... 🙂

 
Pubblicato : 03/03/2013 2:24 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Come già detto non è da tutti capire. Albert Camus nel suo Mito di Sisifo, ebbe a dire che il genio consiste nel conoscere i propri limiti e saperli non superare. Consiglierei a C. di tentare per una volta di essere geniale; penso che avrebbe la riconoscenza di molti. È ovvio che un testo può essere visto sotto molti aspetti. In questo caso il testo citato è importante nel dimostrare le tendenze dell’epoca nel campo delle vernici ( il diffuso uso delle oleoresine e la nascente moda delle cineserie con conseguenti vernici lucide filmanti), ma se lo analizziamo sotto l’aspetto chimico-scientifico risulta scadente. Trovo comunque encomiabile l’attenzione che la povera C. impiega nel leggere e rileggere i miei post ( e anche patetico), anche se ciò è volto non alla conoscenza, ma solo per i soliti beceri e sterili attacchi personali. Ed anche l’altro che si arrampica sui vetri pur di darmi contro…POMY! È ovvio che se cito toluene e dicloropropano devo dire genericamente che sono “piuttosto tossici”, ma il primo lo è molto, mentre il secondo lo è molto poco!
Io proporrei piuttosto di aprire una sezione intitolata IL PUNGIBALL masoni o, se preferite nasone, ma vorrei anche che l’esimia ci spiegasse che differenza riscontra tra la sandracca e la resina alchidica.
Certo che alla poverina nessuno permetterebbe mai di porre mano su Oggetti restaurati da me (anche perché secondo la legge non ne ha né le competenze, né i titoli),
vi auguro buona domenica; io per oggi ho finito con le cretinate.

 
Pubblicato : 03/03/2013 11:11 am
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

Che pxxxe!!! allora la tecnica Masoniana si è ben capita!!! qualcuno  potrebbe spiegare come restaurare un comodino  in modo alternativo al Masonipensiero??? evitando guerre inutili?

Grazie a tutti!!!

 
Pubblicato : 04/03/2013 10:07 am
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

nonostante p1950m abbia dimostrato che si puo fare un intervento eccellente solo con olio di lino cotto e cera, sembra nn abbia sortito effetto su quasi nessuno, perche' olio di lino e nn olioresina?   

ODDIO.. perchè?... cosi nn formi un plasticone sul mobile, non metti sostanze di sintesi, spendi decisamente meno, ti eviti una puzza odiosa..... ecc ecc--

La mia domanda voleva essere uno spunto per un confronto, perche olio di lino e non linfoil non era un rimprovero ma voler capire le possibili differenze! ad esempio l'olio di lino rispetto al linfoil risulta meno nocivo sarebbe stata una buona risposta.

 
Pubblicato : 04/03/2013 3:01 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Hai ragione, mio caro Doncamillo, ma qua vi è qualcuno che vuole fare polemica fine a se stessa, non discutere, né capire.  La divina C. non risponderà mai alla tua domanda, che le è già stata formulata da più parti in passato, perché sarebbe costretta ad ammettere di essere uno di quei tanti rigattieri senza arte né parte che non fanno altro che, dopo aver letto un manuale del restauro spedito in omaggio su internet,  inguacchiare ogni cosa con gl. (peraltro sceglie rigorosamente la più scadente pensando che “naturale è meglio”) e con questo pensano di potersi fregiare del titolo di restauratore. Purtroppo viviamo in un paese che ha la specialità di buttare le proprie ricchezze. Ciò è evidente nel settore dell’artigianato del legno. In Italia chiunque può aprire una bottega di restauro e massacrare mobili a proprio piacimento. Purtroppo ciò ultimamente avviene anche nell’ambito dei Beni Culturali. Dobbiamo ringraziare gli ultimi ministri che sono riusciti a svilire quelle che erano competenze d’eccellenza che ci davano prestigio in tutto il mondo. In compenso sono riusciti egregiamente ad incentivare il sistema delle tangenti! Ultimamente la maggior parte dei restauri vengono affidati a ditte edili che con molta buona volontà riescono a provocare crolli come quello di Pompei (ed è solo un esempio fra i tanti che vengono taciuti), o come è avvenuto a Sibari, dove la criminale cementificazione di un torrente ha provocato l’allagamento della zona archeologica.
Anche per le botteghe di restauro, come avviene in molti altri settori, occorrerebbe una normativa, e corsi di aggiornamento, come nei paesi civili, dove ai nostri due trol sarebbe proibito perpetrare altri scempi.
Battute come quella appena sentita, che se un artigiano vuole una vernice di tipo antico non ha che da farsela, possono muoverci al riso, ma se ci pensi è deprimente sapere che vi sono “restauratori” che non hanno capito niente delle vecchie vernici, nemmeno quando qualcuno come BLO, con encomiabile pazienza, glielo ha spiegato! O altri che dicono di usare l’olio di tung, e con ciò è evidente che non è vero e che parlano solo per blagare. La  tua ultima citazione da pomy è un’altra perla. La sua presunzione lo porta a sfidare secoli di storia: lui ha capito tutto, mentre i nostri valenti artigiani per secoli non hanno capito nulla.
Sarebbe interessante sapere da questo grande artigiano quale olio di tung usa, se crudo o cotto, e con quali modalità! Ma è chiaro che nemmeno da lui avremo una risposta, in base al principio che se dici una castroneria è meglio non rimarcarla!

 
Pubblicato : 10/03/2013 6:00 pm
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

Vorrei capire una cosa, trattare l'interno dei mobili con solo olio di lino, quindi evitando linfoil e trementina, dato che gli interni sono riparati da luce ed altri agenti degratanti,  dato che la puzza lnfo/trementina impiega molto a sparire, e non vorrei inquinare il contenuto alimentare del mobile... quali secondo voi sono i vantaggi/svantaggi?

Sarebbero gradite opinioni tecniche, e non il tiro al bersaglio.

Grazie a tutti.

 
Pubblicato : 11/03/2013 10:00 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

La resina ha il senso di conferire all’olio più resistenza. Penso che per l’interno vada bene anche il solo olio. Però non credo che puzzi meno. Penso che l’odore del linfo sia dato soprattutto dall’olio, che sparisce ad essicazione avvenuta; quello della trementina sparisce con la sua evaporazione. Dico “penso” perché il mio naso non sente più gli odori: l’ultima volta che sono stato da un otorino mi sono sentito dire che sarebbe stato meglio se per tutta la vita avessi sniffato coca anziché strani solventi! Comunque anche usando solo l’olio devi diluirlo con qualche solvente.
Oppure puoi provare l’Oilecler della Newchemical: l’olio è diluito in alcol e certamente ha meno odore. Io in passato l’ho provato e mi sono trovato bene. Sono molto gentili e danno un’ottima assistenza tecnica.
http://www.newchemical.it/

 
Pubblicato : 11/03/2013 12:36 pm
(@marco75)
Post: 416
Reputable Member
 

Basta con questo teatrino sul Linfoil, non se ne può più!! Ho postato un sito di una ditta che produce oleoresine e simili e nessuno ha commentato...ci sono decine di ditte che producono analoghi del linfoil, alcune usando resine naturali altre usando resine di sintesi! Resta una verità, che le oleoresine sono molto di più del solo olio di lino e in amito professionale le stanno riscoprendo e valorizzando ovunque! Leggete il programma di questo convegno a Napoli:

http://www.unisob.na.it/eventi/eventi.htm?vr=1&id=10773

"...- Interventi di consolidamento, prevenzione e conservazione del legno con uso di oleoresine impregnanti ..."

 
Pubblicato : 12/03/2013 11:03 pm
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Hai ragione Marco: quasi tutte le ditte produttrici di vernici hanno in catalogo una olioresina, ma commercialmente non viene spinta; non sto ora ad addentrarmi sui motivi che sono parecchi. Io forse sono monotematico, e ne ho spiegato i motivi più volte: fondamentalmente chi lavora è costretto a specializzarsi nell’uso di una serie limitata di prodotti…. E poi la Geal è una delle poche ditte che ha puntato molto sulle olioresine e sui prodotti tradizionali, a differenza di altre ditte che hanno concentrato la ricerca su prodotti “moderni”. Uno dei relatori della conferenza che citi, per esempio, è un certo Alfredo Granato, mio caro amico, chimico della Bel chimica srl. Tale ditta è stata fondata dalla Geal; in pratica è la sezione che si occupa della ricerca. Se telefoni all’ufficio tecnico della Geal un caso su quattro ti risponde lui.
E poi devi ammettere che spesso cito anche altri prodotti analoghi; l’ho fatto anche ieri citando la New chemical; parlo spesso della Durga, ecc.  Non citerò certo le ditte che, pur producendo anche olioresine, non le spingono preferendo vernici moderne veloci e non filologicamente corrette: di quelle, se vuoi, ti posso fare i nomi in privato.

 
Pubblicato : 12/03/2013 11:56 pm
(@marco75)
Post: 416
Reputable Member
 

Ciao Pierpaolo, forse mi sono espresso male ma il mio intervento non era "contro" il fatto che tu in particolare parli del Linfoil, ma "contro" chi non capisce che il Linfoil è "semplicemente" una oleoresina come  altre prodotte da altrettante aziende e che non è uguale al semplice olio di lino!!! Io non ti biasimo se parlando di oleoresine lo citi spesso; è normale, come dici tu, che ognuno di noi si specializzi e impari a sfruttare al meglio determinati prodotti.
IO sono "pro" Linfo e in generale "pro" oleoresine...; il sito che ho postato era proprio per supportare  la valenza e le proprietà di questa classe di prodotti.
Se poi qualcuno proprio non digerisce che la Geal usi una resina di sintesi...ci stà ovviamente, ma questa è un'altra storia!!
Finisco con una riflessione: qualcuno parla in modo ironico di Masonipensiero e via dicendo...questo per me è molto triste! Pierpaolo Masoni secondo me, aldilà del prodotto che per familiarità di utilizzo probabilmente nomina più spesso, porta avanti l'idea di un restauro filologico e scientifico; quello che dice e che propone lo si può trovare in numerosi testi antichi...e allora...perchè trasformare sempre ogni post in una diatriba sterile?

 
Pubblicato : 13/03/2013 12:49 am
(@pierpaolomasoni)
Post: 2128
Noble Member
 

Tutto ok Marco, ma sono tanto abituato ad essere aggredito in questo forum che spesso scambio un fiore per una bomba a mano. a questo punto mi pare doveroso fare una riflessione sulle resine.
Chi si interessa della storia delle vernici non può non notare che l’uso di una resina piuttosto che un’altra è sempre stato in base a fattori sociopolitici: prezzo e facilità di reperimento. Nel periodo che va dal 500 a.c. al 500 d.c. la resina più usata era la sandracca (in greco berenix; con tale termine si indicava sia la sandracca, sia la vernice, tanto che è rimasto: berenix, berenice, veronice, vernice) perché veniva estratta sulle rive del Mar Rosso. Nel medioevo gli olandesi hanno avuto il predominio in tale settore, ed hanno molto usato la elemi. Parliamo di fabbriche i cui prodotti venivano venduti in tutt’Europa. Dal 1000 sino a tutto il 1700 la resina più usata è stata l’ambra. Si estraeva sulle rive del mare del Nord, ed anche sull’Appennino tosco emiliano. Testi del 7 parlano della Vernice d’ambra di Venezia dicendo che si trovava in tutte le mesticherie italiane. Insomma, le resine sono sempre state scelte non tanto per le loro qualità, ma piuttosto per il loro prezzo. Altro problema di tali prodotti è dato dalla discontinuità qualitativa: capita che se raffinate o raccolte in modi diversi cambia anche la qualità, a volte in modo eclatante, esattamente come cambia la qualità dei vini, o del miele. In definitiva le vernici confezionate con una resina od un’altra non differiscono molto: certamente con l’ambra risultano più brillanti e resistenti che con la sandracca, ma ciò può essere compensato da metodi di stesura. Che l’artigiano si possa confezionare da sé le vernici di tipo antico è impensabile! Ne sanno qualcosa i liutai che si dilettano nella sperimentazione, che ogni tanto riescono a realizzare una vernice fantastica ma non riescono a ripeterla!
Oggi abbiamo la fortuna di avere una chimica così sviluppata da permetterci continuità qualitativa dei prodotti. Vorrei che i detrattori delle moderne olioresine ci dicessero che differenze trovano tra le resine naturali e quelle sintetiche, altrimenti è solo un blaterare sterile, un po’ come chi sostiene di usare il mitico olio di tung. A parte il fatto che se usato puro cavilla (lo si può aggiungere all’olio sino ad un massimo del 15%), ma di che olio parliamo?
Quello estratto dall’aleuteria fordii, dall’aleuteria montana, dalla cordata, dalla moluccana o dalla trisperma?
Tutti vengono commercializzati con lo stesso nome, ma hanno caratteristiche organolettiche molto diverse; solo un produttore di vernici che compra sul luogo di produzione può sapere cosa compra!
Il povero artigiano del 500 non poteva confezionarsi le vernici da solo: doveva affidarsi ai grossi produttori. Non capisco perché il povero artigiano del 2000 dovrebbe fare altrimenti. E che resine e che oli dovrebbe usare? Ma questa è una delle tante domande alle quali i nostri amici disturbatori non risponderanno mai.
privandoci di un sicuro divertimento.

 
Pubblicato : 13/03/2013 5:45 pm
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

La resina ha il senso di conferire all’olio più resistenza. Penso che per l’interno vada bene anche il solo olio. Però non credo che puzzi meno. Penso che l’odore del linfo sia dato soprattutto dall’olio, che sparisce ad essicazione avvenuta; quello della trementina sparisce con la sua evaporazione. Dico “penso” perché il mio naso non sente più gli odori: l’ultima volta che sono stato da un otorino mi sono sentito dire che sarebbe stato meglio se per tutta la vita avessi sniffato coca anziché strani solventi! Comunque anche usando solo l’olio devi diluirlo con qualche solvente.
Oppure puoi provare l’Oilecler della Newchemical: l’olio è diluito in alcol e certamente ha meno odore. Io in passato l’ho provato e mi sono trovato bene. Sono molto gentili e danno un’ottima assistenza tecnica.
http://www.newchemical.it/

Effettivamente la puzza è data piu che altro dalla trementina, l'olio di questa azienda si diluisce in alcol, quali sono i pro e i contro?
Grazie.

 
Pubblicato : 22/03/2013 9:36 am
(@fdoncamillo)
Post: 255
Reputable Member
 

Caro amico non ti rispondo per una questione di dignità, ci sono ampie discussioni sull'argomento in questo forum, non si impara a restaurare così le alternative al linfoil sono migliaia per ogni esigenza, nei beni culturali di cui si sciacqua la bocca Masoni citandole spesso non sanno neanche cos'è il linfoil, è una cosa sua e di chi gestisce questo forum che gli da il beneplacito per comportarsi così, una altra cosa caro Pierpaolo non mi conosci come fai a dire certe cose, come fai ad affermare che genere di esperienza ho senza conoscermi. Potrei dire le stesse cose di te.

Gli interni ad esempio non vanno trattati in particolare con l'olio di lino e qualsiasi altro prodotto è lavoro inutile.

Perchè non serve trattare gli interni?

 
Pubblicato : 22/03/2013 9:37 am
Pagina 4 / 6
Condividi:
Translate »